Consigliando, consigliando
CORSIVI
Ma sarà vero fatto grave? Il presidente avrebbe voluto saperlo prima di concedere la parola. Se ne scusano Sallustio e la Sasso e poi partono all'attacco. Il primo accusa il Coni, concessionario a tempo, di aver sub-concesso la palestra a un parente della consigliera Minuto. Poveretta quest'ultima: ora anche cercare di dare un futuro sicuro al parentado (come un po' succedeva a Napoli) è oggetto di polemiche. Viva la magnanimità, signora Minuto.
Dopo è il turno della Sasso che va giù pesante: pare che Tammacco abbia fatto i trucchi per appaltarsi un impegno con l'Amministrazione. Il sindaco si interroga sulla gravità del fatto.
“Il progetto Adonat fa capo ad uno o più assessorati?” – chiede uno. Cenno eloquente di Magarelli col muso: “Boh !”.
C'è qualcosa di strano: si attende un'ora prima di avviare la seduta e, incominciati i lavori, allo scoccare del primo quarto di ora già si è alle interpellanze e alle “interregazioni”, come le chiama Pino Amato. Piergiovanni vorrebbe una risposta dall'assessore alla Socialità, il quale però è assente e allora si offre Magarelli: “Posso leggere io la risposta?”. Mentre Sallustio interpella Visaggio “opinando nell'opinabile” i colleghi paiono per niente coinvolti e si concentrano sui propri affari. Chissà, forse se il tono di Visaggio fosse meno anestetizzante potrebbero prestare maggior ascolto; De Bari addirittura si siede tra le poltrone destinate al pubblico.
L'uno di ottobre, altra seduta, durante la lettura da parte di Uva di una relazione che per la prima volta è breve sul serio (ma già qualche consigliere pareva dare segni di nausea) arriva, in ritardo, Fiorentini. E pensa bene di sbrigare qualche faccenda privata prima di sedere sullo scanno che gli compete: e dai, un consulto con De Nicolò comodamente assiso sulle poltrone a sinistra della Minuto; e dai, uno scambio di battute con un signore alle spalle del presidente; e dai ancora due risate con Giancola. Giunge Di Giovanni, il quale va immediatamente da Amato con un foglio in mano: non sarà la giustifica?
Si tratta del Piano Regolatore e quasi tutti son coinvolti nell'approfondimento dei rilievi planimetrici: i più impacciati sgualciscono le enormi carte all'atto della ripiegatura; un paio di loro desistono.
Dobbiamo una precisazione in riferimento allo scorso “Consigliando”: non era Secondino ad indossare polo a strisce e occhiali da sole quasi che fosse rientrato appena qualche minuto prima dalla spiaggia, ma Rafanelli. A Cesare quel che è di Cesare. Eugenio Tatulli