Concluso il progetto “Affidarsi” della scuola "Valente" patrocinato dal Comune
Il percorso formativo è stato coordinato dalla psicologa Claudia Aufieri, responsabile del Centro Aggregativo per le famiglie “Liberitutti”, e si è sviluppato attraverso attività ludiche e strumenti didattici
MOLFETTA -Si conclude domani il progetto “Affidarsi”, il percorso formativo teso alla promozione della cultura dell'accoglienza e dell'affido familiare. Patrocinata dall'assessorato ai Servizi Socio-Educativi del Comune di Molfetta, l'iniziativa quest'anno ha coinvolto gli alunni delle classi terze e quarte dell'istituto scolastico “Valente” (V Circolo Didattico “Rosaria Scardigno”) nell'ambito di una serie di incontri scuola-famiglia cui hanno preso parte anche gli insegnanti e i genitori degli alunni.
Domani, 4 giugno, alle ore 18.00, presso la sede del V Circolo Didattico si terrà l'appuntamento finale del progetto “Affidarsi” con la partecipazione del dirigente scolastico, Nicoletta Paparella, del sindaco Antonio Azzollini e dell'assessore ai Servizi Socio-Educativi, Luigi Roselli. Saranno presentati gli elaborati realizzati dagli alunni sul tema della famiglia e dell'accoglienza. È prevista anche la testimonianza diretta da parte di una famiglia affidataria che racconterà la propria esperienza.
Il percorso formativo è stato coordinato dalla psicologa Claudia Aufieri (responsabile del Centro Aggregativo per le famiglie “Liberitutti”) e si è sviluppato attraverso attività ludiche e strumenti didattici (giochi di gruppo, disegni e altro). Obiettivo: avvicinare i bambini alle tematiche dell'accoglienza partendo dalla conoscenza dei loro bisogni e dei loro diritti. Contestualmente, i genitori hanno preso parte a iniziative di sensibilizzazione e conoscenza di questo strumento sociale fondamentale per il benessere di molti bambini disagiati.
«L'affido rappresenta una risorsa privilegiata per i bambini che vivono in contesti familiari difficili in quanto offre loro una risposta adeguata alle esigenze di crescita e di affetto» dichiara l'assessore Roselli. «Soprattutto, l'affido familiare rappresenta una valida alternativa alla istituzionalizzazione del bambino. Ecco perché la piena conoscenza di questo strumento sociale e una politica di sensibilizzazione del problema diventano fattori fondamentali per un'adeguata cultura della prevenzione del disagio minorile.»