Caserma capitaneria, il Partito Democratico di Molfetta chiede chiarimenti
MOLFETTA -Il Partito Democratico di Molfetta torna all'attacco dell'amministrazione comunale di Molfetta e in particolare del sindaco Azzollini sulla questione della nuova caserma della Capitaneria di porto. Il Pd in un'interrogazione consiliare chiede cosa Azzollini intende fare di fronte a un lungo e oneroso contenzioso con la ditta appaltatrice e il ministero delle Infrastrutture, ora che i lavori, dopo che le ordinanze di sospensione del sindaco, erano state rigettate dal Tar.
Nel frattempo sembra – la formula dubitativa è d'obbligo con un'amministrazione comunale che non riesce a comunicare con la stampa e l'opinione pubblica, al di là dei proclami dell'ufficio propaganda – che sia stata fatta un'altra ordinanza di sospensione dei lavori (sempre a spese delle tasche dei cittadini), col rischio che anche questa venga annullata (Nella foto: lo stato attuale dei lavori).
Ecco l'interrogazione del Partito Democratico:
«I sottoscritti Giacomo Salvemini, Giovanni Abbattista, Giuseppe de Candia e Saverio Patimo, nella qualità di consiglieri comunali premesso che con nota n. 28427 in data 20 maggio 2008 il Sindaco del Comune di Molfetta, con riferimento alla “Nuova Caserma della Capitaneria di Porto di Molfetta”, in corso di costruzione, comunicava al Ministro delle Infrastrutture che “la collocazione del manufatto e quindi la futura costruzione vanifica l'ipotesi di Piano Regolatore Generale che prevede un asse viario sgombro da ostacoli visivi tra la Banchina San Domenico (centro città) e la Basilica Madonna dei Martiri”, facendo presente che l'esperienza basata sugli errori commessi nel passato, “induce alla convinzione che la costruzione della nuova capitaneria di porto di Molfetta, ubicata in quella posizione, stravolge irrimediabilmente, per il futuro, l'assetto viario-urbanistico-turistico del lungomare di ponente, dalla città vecchia alla basilica della Madonna dei Martiri deturpando definitivamente il paesaggio”.
che con ordinanza n. 48731 del 10.9.2008 il Sindaco del Comune di Molfetta ordinava la sospensione dei lavori di costruzione della capitaneria di porto “sino all'esito della conferenza di servizi indetta per il 24 settembre 2008 e poi rinviata al 26 settembre 2008;
che nella conferenza di servizi tenutasi in data 26.9.2008 alla quale partecipavano il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, la Regione Puglia, il Comitato Misto Paritetico per la Puglia, la Direzione Marittima, la Capitaneria di Porto di Molfetta, l'Agenzia del Demanio, l'Avvocatura Distrettuale, la Sovrintendenza ai beni architettonici, il Provveditorato alle OO.PP., il Sindaco del Comune di Molfetta illustrava alle amministrazioni intervenute i contenuti della proposta di nuova localizzazione della Nuova Capitaneria di Porto;
che le amministrazioni intervenute nella conferenza di servizi esprimevano tutte pareri sostanzialmente contrari e in particolare:
la Direzione Marittima di Bari e la Capitaneria di Porto di Molfetta rilevavano l'ineludibile necessità di ottenere, per la Capitaneria, la nuova sede nei tempi previsti dall'attuale contratto di appalto o comunque in tempi rapidi;
il Provveditorato Generale per le infrastrutture Ferroviarie, Portuali e Aeroportuali sottolineava che accedere alla proposta del Sindaco avrebbe comportato la risoluzione dell'attuale contratto di appalto e che la realizzazione dell'opera su sito diverso avrebbe dovuto essere subordinata al rifinanziamento del nuovo progetto da parte del Ministero “tenendo conto dei costi che saranno “intervenuti e fatte salve le eventuali responsabilità contabili al riguardo”;
la Soprintendenza per i Beni AA.AA.AA.SS. per la Puglia confermava “le valutazioni espresse da questo Ufficio nella precedente corrispondenza relativa alla questione in oggetto” (con ciò intendendo dire che – mentre l'attuale localizzazione aveva ottenuto l'assenso – circa la nuova (e le relative conseguenze, che di seguito saranno puntualizzate) essa Soprintendenza si sarebbe dovuta nuovamente esprimere;
l'Assessorato Regionale all'Urbanistica restava in attesa di ricevere elaborati scritto-grafici circa la proposta sindacale, sottolineando che “dovranno essere evidenziati i rapporti dell'intervento proposto con lo strumento urbanistico Generale vigente e con le previsioni dello specifico Piano Regolatore del Porto. Si specifica che l'intervento costituisce variante alle previsioni del Piano Regolatore del Porto e pertanto necessita l'attivazione dell'iter procedurale dovuto per legge”;
l'Avvocatura dello Stato sottolineava – tramite parere acquisito agli atti – i rilevantissimi danni che sarebbero derivati dall'accoglimento della proposta sindacale, danni il cui ammontare non poteva neanche essere quantificato puntualmente;
che, intanto, con ordinanza sindacale n. 53063 del 1.10.2008 ai sensi dell'art. 54 D.Lgs 267/2000 veniva ordinata la prosecuzione della sospensione dei lavori di costruzione del fabbricato destinato a capitaneria di porto;
che detto provvedimento veniva impugnato dal Ministero delle Infrastrutture e sospeso con decreto inaudita altera parte n. 591/08;
che successivamente con ulteriore ordinanza contingibile ed urgente ai sensi dell'art. 54 D.Lgs 267/2000 n. 61942 del 3.11.2008 veniva ancora ordinata la sospensione dei lavori di costruzione della capitaneria sino al 31.1.2009 “rinviando a tale data una nuova valutazione alla luce degli sviluppi del procedimento di cui all'esperito modulo conferenziale”;
che anche detto provvedimento, gravato dinanzi al TAR Puglia, con ordinanza n. 710 del 3.12.2008 veniva sospeso nell'efficacia a motivo della palese illegittimità dell'ordinanza resa al di fuori degli schemi eccezionali di cui all'art. 54 D.Lgs 267/2000;
che il Ministero delle Infrastrutture richiedeva la condanna del Comune di Molfetta al risarcimento dei danni;
che le ordinanze contingibili ed urgenti sopra citate venivano impugnate dinanzi al TAR Puglia con diversi ricorsi anche dalla ditta aggiudicatrice COSVER S.r.l. con richiesta in danno dell'amministrazione comunale di risarcimento dei danni subiti per effetto delle illegittime sospensioni dei lavori;
che le ordinanze sopra citate venivano emanate e, quindi, reiterate sebbene le opposizioni avessero in più occasioni stigmatizzato l'illegittimità palese degli atti ed il pericolo di esporre la comunità ad una sicura azione di danni;
che, a dispetto dei pareri negativi espressi dalle varie amministrazioni nella conferenza di servizi del 26.9.2008, con determinazione dirigenziale Settore LL.PP. n. 263 del 3.11.2008 veniva affidato all'arch. Giambattista del Rosso ed al Prof. Franco Losurdo di redigere rispettivamente al primo l'analisi e lo studio valutativo dell'impatto paesaggistico e relazione paesaggistica ed al secondo l'analisi socio – economico – ambientale della nuova caserma della Capitaneria di porto;
che con successiva delibera n. 202 del 28.11.2008 la G.M. prendeva atto dello studio valutativo dell'impatto paesaggistico, socio- economico e ambientale della costruenda caserma, così come eseguita dai tecnici incaricati, i cui contenti dovevano costituire presupposto per l'amministrazione comunale per invitare gli enti interessati a rivedere il parere, a suo tempo espresso, in merito all'attuale localizzazione della capitaneria;
che i lavori della capitaneria sono ripresi alacremente e negli ultimi giorni risulta edificato il secondo piano della Capitaneria senza che l'amministrazione abbia dato alcuna notizia in ordine agli eventuali sviluppi della conferenza di servizi, nè alle determinazioni che intende eventualmente adottare a seguito dell'importante sviluppo dei lavori edificativi;
tanto premesso i sottoscritti consiglieri, ai sensi dell'art. 43 del Regolamento interno del consiglio comunale
C H I E D O N O
1) se a seguito della conferenza di servizi tenutasi in data 26.9.2009 si siano svolti ulteriori incontri con le diverse amministrazioni coinvolte nel procedimento, e/o se vi siano stati comunque sviluppi ulteriori del modulo conferenziale di cui non sia stata data notizia alla città:
2) se alla luce degli eventuali sviluppi del modulo conferenziale vi siano determinazioni o strategie dell'amministrazione alla luce della prosecuzione dei lavori e del conseguente aumento dell'ammontare dei costi da sopportare a titolo di risarcimento danni nell'ipotesi in cui si dovesse addivenire allo spostamento del manufatto;
3) se diversamente l'amministrazione ritenga oggi inattuabile il proposito di allocare diversamente il manufatto;
4) se, nell'ipotesi in cui la dislocazione del manufatto non sia possibile, l'amministrazione intenda adottare misure per ripristinare il rispetto delle previsioni del PRGC che prevedono un asse viario sgombro da ostacoli visivi tra la Banchina S. Domenico e Basilica Madonna dei Martiri oggi impedito dalla realizzazione della Capitaneria di Porto così come riconosciuto dallo stesso Sindaco di Molfetta con la nota prot. n. 28427 del 20.5.2008 e con la nota prot. n. 45792 del 21.8.2008.
Si chiede che alla presente interrogazione venga data risposta scritta ed orale».