Recupero Password
By pass: nove condanne (primo grado). Palmiotti, cadute le accuse
15 novembre 2012

La sentenza di primo grado dell’inchiesta «By pass» ha suscitato numerose perplessità. Ma la pena comminata a Michele Palmiotti, assessore del Comune di Molfetta alle Attività Produttive, all’epoca dei fatti presidente della Molfetta Multiservizi, ha cancellato de facto le accuse pendenti dopo l’operazione del 6 ottobre 2005 quando, arrestate 11 persone, furono accertati numerosi illeciti, tra cui estorsioni, ricettazioni e furti, che in alcuni casi avrebbero potuto anche assumere la forma dell’associazione a delinquere. Il PM dott. Giuseppe Maralfa, sostituto procuratore della Repubblica di Trani, ad aprile aveva richiesto 6 mesi di reclusione per Palmiotti con l’accusa di presunto reato di voto di scambio, accertato durante un interrogatorio di garanzia (cui seguì la remissione in libertà) dopo l’arrestato di ritorno da un viaggio istituzionale in Australia, ma ora caduto per prescrizione. Inoltre, secondo il Tribunale di Trani, Palmiotti non è punibile per il presunto favoreggiamento a beneficio di Saverio Piccinini, già noto alle Forze dell’Ordine e tra i condannati, per la sua successiva ritrattazione (le sue dichiarazioni avrebbero eluso le indagini sulla ricettazione del mezzo della Multiservizi e sulla relativa estorsione per la restituzione). In pratica, Palmiotti è stato riconosciuto colpevole di «omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale» per il furto del furgone della municipalizzata e poi condannato a 100 euro di multa, condonata con l’indulto. Per le altre condanne il Tribunale collegiale di Trani, presieduto dalla dott.ssa Cesarea Carone, ha assunto posizioni più decise rispetto alle richieste del Pm che aveva chiesto 4 condanne e quattro assoluzioni. A vario titolo e al netto delle assoluzioni da alcuni capi d’accusa, il Tribunale ha condannato: Michele La Forgia, 61enne, a 9 anni di reclusione; Saverio Piccininni, 48enne, a 4 anni di reclusione e 1.200 euro di multa; Ambrogio Airoldi, 33 enne, Giovanbattista de Gennaro, 33enne, e Michele Castriotta, 58enne, a 3 anni e 8 mesi di reclusione, con una multa di 1.200 euro; Angela Altizio, 55enne, e Domenico La Forgia, 38enne, a 3 anni e 6 mesi oltre a 1.200 euro di multa. Il 35enne Sergio de Pinto, per il quale il Pm aveva chiesto l’assoluzione (prescrizione), è stato, invece, condannato a 4 mesi di reclusione e 600 euro di multa per il reato di ricettazione, condonata per effetto dell’indulto. Sono stai assolti, su richiesta del PM Maralfa, il 35enne Antonio di Natale, il 29enne Massimo Iannelli e il 32enne Antonio Magarelli. Entro 90 giorni il deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado. CRONISTORIA DELL’INDAGINE Le indagini erano partite dall’attività sospetta di una carrozzeria di Molfetta, usata come base logistica per un’«organizzazione criminale» dedita all’estorsione dai proprietari degli automezzi ai quali era promessa la restituzione della vettura o del camion in cambio di denaro (cosiddetto «cavallo di ritorno»). Secondo le indagini condotte, si trattava di una vera e propria banda che era riuscita a trarre nella sua rete anche la Molfetta Multiservizi Spa, che avrebbe pagato un “pizzo” di 800 euro senza denunciare l’estorsione (questo il reato di omessa denunciato per cui è stato condannato Palmiotti). Allo stesso tempo, emerse anche il presunto voto di scambio, nonostante Palmiotti abbia sempre negato (promessa di un posto di lavoro per la moglie di Piccininni in cambio di voti elettorali): accusa poi decaduta. Come vertici dell’organizzazione sono stati individuati Piccininni, detenuto in semilibertà, e La Forgia. Furono accertate estorsioni nei confronti di 8 imprenditori edili, proprietari di cantieri a Molfetta, circa 20 episodi di «cavalli di ritorno», anche numerosi casi di furti e ricettazione di autovetture, mezzi e attrezzature da lavoro. La merce di provenienza furtiva, non destinata al «cavallo di ritorno», era consegnata alla carrozzeria di La Forgia che fungeva, come detto, da base operativa dell’organizzazione.

Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet