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Bufera in Consiglio Comunale a Molfetta In Aula scoppia il putiferio per una battutaccia di Pino Amato rivolta ad Annalisa Altomare che reagisce duramente
01 settembre 2006

MOLFETTA - Ci tocca cominciare dalla fine la cronaca del secondo Consiglio Comunale dell'era – Antonio Azzollini, tenutosi nella serata di ieri ma cui mai avremmo voluto assistere per lo spettacolo indegno e vergognoso che è stato offerto, offensivo della dignità stessa delle istituzioni democratiche di questa città. I fatti: nel corso delle dichiarazioni di voto sul primo punto all'ordine del giorno (e cioè gli indirizzi espressi dal Consiglio per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune in Enti, Aziende ed Istituzioni da esso detenute o partecipate) e dopo un dibattito serrato ma certamente costruttivo tra maggioranza e opposizione che aveva prodotto un confronto che, pur nella diversità di opinioni, appariva finalmente all'altezza di un consesso così autorevole, il consigliere comunale dei Popolari per Molfetta Pino Amato (nella foto, durante la riunione del consiglio), prendeva la parola, interrompendo bruscamente l'intervento della consigliera comunale Annalisa Altomare, e si lasciava andare ad una battutaccia dal tenore greve e volgare, certamente offensiva della femminilità della consigliera che stava parlando la quale reagiva duramente chiedendo a gran voce, nel putiferio scoppiato, le scuse del consigliere Amato ed un intervento del presidente del Consiglio Comunale, Nicola Camporeale (FI) che vista la situazione assolutamente ingestibile venutasi a creare, sospendeva opportunamente la seduta. Nel frattempo il consigliere comunale di centrosinistra, Lillino Di Gioia, nel bailamme generale, prendeva le difese di Annalisa Altomare affrontando a brutto muso lo stesso Amato che, seduto sul suo scranno, continuava ad urlare improperi indirizzati alla sua collega. Il tutto dinnanzi al sindaco Antonio Azzollini che assisteva alla scena con una espressione cinerea e visibilmente contrariata. Dopo dieci minuti di provvidenziale sospensione, utili per svelenire il clima, i consiglieri comunali di centrosinistra non rientravano in Aula al fine di testimoniare, da un lato, la solidarietà nei confronti della consigliera Altomare fatta oggetto di battute da trivio da parte del consigliere Amato e, dall'altro, tutto il loro sdegno per l'indecoroso spettacolo andato in scena, in polemica, tra l'altro, anche con il Presidente del Consiglio Comunale, Nicola Camporeale, che, ben lungi dal censurare il comportamento del consigliere Amato che ha determinato l'inqualificabile episodio, si è limitato, in un breve intervento alla ripresa dei lavori, a lavarsi “pilatescamente” le mani richiamando tutti i consiglieri al doveroso “rispetto per le istituzioni”, quando, evidentemente, ci sarebbe stato bisogno di ben altre e dure parole. Ma, non contento della mirabile prova offerta di sé, il consigliere Amato ha avuto l'ardire di intervenire nuovamente per dichiarare di essere stato lui “la vittima di una aggressione da parte del consigliere di Di Gioia” e per spiegare che il tutto era nato da un “equivoco” dal momento che la consigliera Altomare (ed, evidentemente, assieme a lei tutti gli altri consiglieri, di maggioranza e di opposizione, che le hanno testimoniato la loro solidarietà oltre che il folto pubblico presente) non aveva ben inteso il senso di quella sua frase…che non si poteva prestare a molte interpretazioni. A noi non resta che segnalare come questi episodi testimonino la regressione sul piano etico e civile che la politica sta registrando in questa città anche a causa di personaggi che, con i loro modi, comportamenti, trascorsi ed atteggiamenti, minano pesantemente la credibilità stessa delle nostre istituzioni democratiche. Spetta agli organi preposti (compresi sindaco e Presidente del Consiglio Comunale) vigilare anche con durezza per far sì che episodi come questi non inquinino la normale dialettica politica che deve sempre svolgersi in un contesto di civiltà, pur nella differenza di opinioni. Ed a questo proposito facciamo un passo indietro e torniamo alla discussione in merito agli indirizzi per la nomina dei rappresentanti del Comune negli Enti e nelle Aziende dallo stesso detenute. Come detto, il confronto tra maggioranza ed opposizione, su questo punto, si era svolto (prima del disdicevole fuori-programma) in maniera pacata ed anche costruttiva, con l'opposizione intenta ad proporre modifiche ed emendamenti al provvedimento portato in Aula dall'amministrazione, e la maggioranza (per bocca del suo massimo rappresentante, il sindaco Azzollini) pronta a ribattere nel merito colpo su colpo, sebbene disponibile anche ad accettare alcuni (limitati, a dire il vero) suggerimenti del centrosinistra. Insomma poteva davvero sembrare l'inizio di una nuova stagione politica in questa città. Poi ci ha pensato Pino Amato a riportare tutti con i piedi per terra.
Autore: Giulio Calvani
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Sono un cittadino molfettese che ieri 31 agosto 2006 ha assistito alla seduta del C.C., e quindi mi esprimo perché ero presente e non per sentito dire o per aver letto. Per la prima volta entro nel vostro sito e sono rimasto allibito da alcuni e-mail inviati da altri lettori. Non riesco a capire perché di tanto accanimento sul consigliere Pino Amato, che non ha fatto altro che ribadire lo stesso termine utilizzato dalla consigliera Annalisa Altomare. E' chiaro che si capisce che chi ha inviato questi e-mail non è al di sopra delle parti e si capisce anche da che parte sta. E' stato riportato di tutto di più su Pino Amato e su coloro che lo hanno eletto, ma quello che mi ha stupito di più in quanto presente tra il pubblico, è che nessuno ha avuto il coraggio di riportare l'episodio del consigliere di Gioia, di come si è scagliato in maniera violenta nei confronti del consigliere Amato, tanto da essere bloccato al gesto da alcuni consiglieri. Il tutto, per aver solo ripetuto alla consigliera Altomare, lo stesso termine da lei precedentemente a lui utilizzato “tu hai il parabrezza” e dopo che lo stesso dalla stessa è stato più volte offeso …. Dove stà lo scandalo? Pino Amato io non lo conosco, è la prima volta che l'ho sentito in consiglio comunale, e non mi sembra che abbia usato toni offensivi, quindi credo che tutti dovremmo abbassare i toni e prima di giudicare, informarsi su quanto accaduto. Ma quello che mi fa più specie, è prendere atto che coloro che scrivono su “quindici”, portano un'informazione sbagliata e distorta da quello che sono i fatti accaduti. Questo è, essere schierati, portare i toni a livelli bassissimi e abusare della carta stampata per buttare fango su persone che sono elette democraticamente in questa città!!!!! Inoltre, il pubblico ha dato solidarietà al consigliere Amato. Spero che questo mio e-mail venga democraticamente riportato sul sito e non censurato perché non con voi schierato…



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