Edoardo Winspeare
Nato a Klagenfurt nel 1965, vive da sempre nel Salento, a Depressa. Ha studiato Lettere all'Università di Firenze e si e diplomato alla Scuola di Cinema di Monaco presso la quale è stato assistente alla regia, operatore alla macchina, montatore e tecnico del suono nella produzione di diversi cortometraggi. Nella sua filmografia spiccano il lungometraggio "Pizzicata" del 1995, alcuni documentari ed il cortometraggio "A Toilette's Short Story" e "Sangue vivo", 2000 E' uno dei fondatori del gruppo musicale "Zoe", composto da Pino Zomba e Lamberto Robo (tamburello), Donatello Pisanello (organetto), Ambrogio De Nicola e Claudio Miggiano (chitarra), Cinzia Marzo e Raffaella Aprile vocalisti).
Claudio Ragaini
Claudio Ragaini fa attualmente parte della direzione di Famiglia Cristiana. Si è laureato in scienze politiche con una tesi sul pacifismo. Ha conosciuto e frequentato don Tonino Bello sia come giornalista, sia come consigliere nazionale di Mani Tese, impegnato nella sensibilizzazione sui problemi dello sviluppo e della povertà. È autore di numerose inchieste sui paesi del Terzo Mondo, alcune delle quali raccolte in volume. È stato docente di giornalismo alla Scuola Superiore delle Comunicazioni Sociali dell'Università Cattolica. È autore della biografia: "Don Tonino, fratello vescovo", edizioni paoline.
Mons. Giancarlo Bregantini
Mons. Giancarlo Maria Bregantini, vescovo della diocesi di Locri - Gerace e presidente della Commissione Episcopale per i Problemi Sociali, Lavoro, Giustizia e Pace. È nato a Denno, in provincia di Trento, il 28 settembre del 1948, ha compiuto gli studi nelle scuole dei "Padri stimmatini" e dopo aver frequentato il corso di teologia a Verona, ha conseguito la licenza in Storia della Chiesa all'Università "Gregoriana" di Roma. Prima ancora di finire gli studi il suo vescovo lo mandò a Crotone, dove nel '77 mons. Agostino lo ordinò diacono e l'anno successivo sacerdote. A Crotone è stato anche cappellano del carcere e fu naturale per lui, che da studente aveva lavorato come operaio di fabbrica a Mestre, trovarsi qui nel pieno di una crisi alla "Cellulosa calabra" per condividere le sofferenze di quegli operai e spartirsi con loro pure il digiuno fatto con qualche bicchiere d'acqua e un po' di liquirizia. Il 7 aprile del '94 fu ordinato vescovo della diocesi di Locri - Gerace, un pezzo di Calabria tanto ricco di storia e bellezza quanto dannato, descritto da molti come"fauci dell'inferno" che meglio non potrebbe dare l'idea dell'atavico malessere del Sud.
Giancarlo Zizola
Scrittore e giornalista (Treviso 1936), è vaticanista di "Il Sole - 24 ore" e di "Actualité religieuse" di Parigi. Scrittore e giornalista, specializzato nel campo delle religioni, dell'ecumenismo e della politica della Sede Apostolica. Nel 1961 è stato nominato redattore centrale dei giornali cattolici italiani; attualmente è vaticanista de Il Sole 24 Ore, dopo esserlo stato per Il Messaggero, Il Giorno, e Panorama. Ha seguito i lavori del Concilio Vaticano II e i pontificati di Giovanni XXIII e di Paolo VI per il gruppo dei giornali cattolici italiani e per "Informations catholiques internationales". Ha ottenuto il Premio internazionale di cultura città di Anghiari, il Premio San Francesco di Sales, il premio Gioachino da Fiore, la Colomba d'oro della Pace 1993. Tra le sue principali opere: L'utopia di Papa Giovanni, Cittadella, 1973; L'uomo del settimo giorno, Borla, 1977; Quale papa? Analisi delle strutture elettorali e governative del papato romano, Borla, 1977; La restaurazione di papa Woityla, Laterza, 1982; Nel basso dei cieli, Garzanti, 1985; Dialogo della grande muraglia, Marietti, 1986; Il futuro possibile, Rubettino, 1987; Giovanni XXIII, la fede e la politica, Laterza, 1988; Le rose e le ortiche, La Locusta, 1988; Il microfono di Dio. Pio XII, Padre Lombardi e i cattolici italiani, Mondadori, 1990; Dopo l'ateismo. Diario di viaggio nell'ultima URSS, 1990; Il conclave, storia e segreti. L'elezione papale da S. Pietro a Giovanni Paolo II, Newton & Compton, 1993; Attualità di Francesco d'Assisi, Pazzini, 1995; I papi del XX secolo, Newton & Compton, 1996; La Chiesa nei media, SEI, 1996; Don Giovanni Rossi. L'utopia cristiana nell'Italia del '900, Cittadella, 1997; Il successore, Laterza, 1997.
Goffredo Fofi
Goffredo Fofi è nato a Gubbio nel 1937. Ha lavorato in campo pedagogico e sociale collaborando a rilevanti esperienze. Si è occupato anche di critica letteraria e cinematografica. E' una delle personalità più attive e combattive della cultura italiana. Il suo impegno, incentrato soprattutto sul rapporto tra la realtà sociale e la sua rappresentazione nelle arti, ha favorito la nascita di riviste "storiche" come "Quaderni piacentini", "Ombre rosse", "Linea d'ombra", "La terra vista dalla luna", oltre a tradursi in un numero sterminato di articoli, interventi, iniziative. Polemico e provocatorio, Goffredo Fofi si è però spesso dimostrato un apripista riuscendo (nel cinema, come nel teatro, come nella letteratura) a individuare in tempi non sospetti stili, tendenze e autori canonizzati successivamente (e spesso con colpevole ritardo) dalla cultura ufficiale. Oggi Fofi dirige la rivista "Lo straniero", fa il consulente editoriale, scrive su diversi giornali continuando in questo modo la sua instancabile attività di osservatore e promotore culturale.
Alessandro Zanotelli
Alex Zanotelli, già direttore della rivista "Nigrizia", amico di don Tonino Bello, è nato a Livo (Trento) il 26 agosto 1938, è stato ordinato sacerdote nell'Istituto dei missionari comboniani nel 1964, dopo aver completato gli studi di teologia a Cincinnati (Usa). Partito missionario per il Sudan, dopo otto anni viene allontanato dal governo a causa della sua solidarietà con il popolo Nuba e della coraggiosa testimonianza cristiana. Assume la direzione della rivista "Nigrizia" nel 1978 e contribuisce a renderla sempre più un mensile di informazione, nel solco di una tradizione avviata nel 1883 e consolidatasi a partire dagli anni '50. Il suo programma di lavoro è ben chiaro fin dall'inizio: "Essere al servizio dell'Africa, in particolare 'voce dei senza voce', per una critica radicale al sistema politico-economico del nord del mondo che crea al Sud sempre nuova miseria e distrugge i valori africani più belli, autentici e profondi". Per quasi dieci anni, Zanotelli ha saputo prendere posizioni precise e imporsi all'opinione pubblica italiana, affrontando i temi del commercio delle armi, della cooperazione allo sviluppo affaristica e lottizzata, dell'apartheid sudafricano. E' stato anche tra i fondatori del movimento "Beati i costruttori di pace", con cui ha condotto molte battaglie in nome della cultura della mondialità e per i diritti dei popoli. Nel 1987 - su richiesta di esponenti politici e vaticani - Alex Zanotelli lascia la direzione di "Nigrizia": ma la sua eredità culturale, raccolta dai successivi direttori e redattori, continua a manifestarsi anche oggi. Negli ultimi otto anni, il lavoro missionario di Zanotelli si è svolto a Korogocho, una delle baraccopoli che attorniano Nairobi, la capitale del Kenya. Continuano tuttavia le sue collaborazioni giornalistiche: con Nigrizia dove da quest'anno ha anche la rubrica fissa "Sulle strade di Pasqua"; e con la direzione della rivista Mosaico di Pace, pubblicata da Pax Christi.
Pietro Scoppola
Pietro Scoppola è professore ordinario di storia contemporanea nella Facoltà di scienze politiche dell'Università di Roma "La Sapienza". E' stato direttore della rivista "Il Mulino" e collabora a giornali e riviste. Nella IX legislatura è stato eletto senatore, come indipendente, nelle liste della D.C. e ha fatto parte della commissione Bozzi per le riforme istituzionali. Fa parte della Commissione nazionale dell' UNESCO e della Giunta centrale per gli studi storici. La sua ricerca si concentra, in una prima fase, sul rapporto fra coscienza religiosa e coscienza civile, fra Chiesa e Stato nei secoli XIX e XX; sulla base di questa premessa affronta poi il tema della democrazia in Italia, delle sue origini, dei suoi sviluppi e della sua crisi, per approdare alla dibattuta questione della identità nazionale e della formazione e degli sviluppi del senso di cittadinanza. Bibliografia: * Dal neoguelfismo alla Democrazia cristiana, Studium, 1957 * Crisi modernista e rinnovamento cattolico in Italia, Il Mulino, 1961 * Chiesa e Stato nella storia d'Italia, Laterza, 1967 * La Chiesa e il fascismo, Laterza, 1971 * La proposta politica di De Gasperi, Il Mulino, 1977 * La "nuova cristianità" perduta, Studium, 1985 * 25 aprile. Liberazione, Einaudi 1995 * La Repubblica dei partiti. Evoluzione e crisi di un sistema politico, Il Mulino, 1997 * La Costituzione contesa, Einaudi, 1998.
Luigi Ciotti
Luigi Ciotti nasce a Pieve di Cadore, emigra con la famiglia a Torino nel 1950. Nel 1966 promuove un gruppo di impegno giovanile, che prenderà in seguito il nome di Gruppo Abele, intervenendo su numerose realtà segnate dall'emarginazione. Ciotti nel 1972 viene ordinato sacerdote: come parrocchia, gli viene affidata "la strada". Nel 1982, contribuisce alla costituzione del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (CNCA), nel 1986 partecipa alla fondazione della Lega italiana per la lotta all'aids (LILA), nel corso degli anni Novanta intensifica l'opera di contrasto al potere mafioso dando vita al mensile "Narcomafie", e, nel 1995, a "Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", un network che coordina oggi oltre 700 associazioni e gruppi sia locali che nazionali. Il 1° luglio 1998 viene conferita a Don Luigi Ciotti, su proposta del Consiglio di Facoltà di Scienze dell'Educazione, la Laurea honoris causa. La storia di Don Ciotti non è una storia di buoni sentimenti, ma una storia fortemente connessa alle scienze dell'educazione. Nel 1966 Luigi Ciotti crea il "Gruppo Abele" che opera all'interno delle carceri minorili ed aiuta le vittime della droga. Nel 1982 viene costituito il coordinamento nazionale delle comunità d'accoglienza, il CNCA, e nel 1986 Ciotti diventa il primo presidente della Lega italiana per la lotta contro l'Aids, Lila. Il 25 marzo 1995 viene fondata "Libera" e nasce anche il mensile "Narcomafie".
Franco Cassano
Franco Cassano insegna Sociologia della Conoscenza all'Università di Bari. Il pensiero meridiano, Editori Laterza, ripensare il Mezzogiorno riconsiderando la sua identità culturale rispetto a una modernizzazione che non lo ha fatto, è l'opera che nel 1996 ha aperto il dibattito sull'autonomia del pensiero meridionale. Opere preparatorie sono state Approssimazione, 1989, e Partita doppia, 1993, entrambe edite da il Mulino. Con Mal di Levante, 1997, e Paeninsula, 1998, Cassano ha esteso la sua riflessione a Bari e all'Italia, insistendo su temi come la contaminazione tra le culture per risolvere il rapporto con il futuro. Entrambi i libri sono stati editi dagli Editori Laterza. Modernizzare stanca per il Mulino, 2001, è invece una raccolta di saggi contro i fondamentalismi della modernità non in funzione anti modernista, ma per riconsiderare il senso di modi ed esperienze ritenute arretrate e invece preziose. Altri suoi libri sono Marxismo e filosofia in Italia, 1973, Hegel e Weber. Egemonia e legittimazione, 1977, e con Remo Bodei Il teorema democristiano, 1979. Tutti questi libri sono stati editi da De Donato. Inoltre: La certezza infondata, Dedalo, 1984. Fa parte del comitato scientifico del Laboratorio Progetto Poiesis e della redazione della rivista da Qui. Presiede a Bari il movimento di cittadinanza attiva Città plurale.