MOLFETTA – “Basta, non ce la faccio più a vivere in una città di ignoranti, menefreghisti, qualunquisti e superficiali – la lamentela di un cittadino molto tecnico e sembrerebbe, molto interessato alla materia - oltre che pigri all'ennesima potenza! Non ci vuole il mestiere per separare la CARTA dalla PLASTICA e dal VETRO; invece guardate cosa sono capaci di fare i molfettesi (Il bidone è quello per la raccolta della CARTA)"
Che dire, "la confezione" è così perfetta, che ha il vago sapore dell'artifizio. Per carità, tutto molto giusto, tutto molto corretto e argomentato, forse anche troppo, per essere, come dire, genuino ed autentico, quei rifiuti "indifferenziati" sul fondo di un cassonetto, ben posizionati strategicamente, sono così "ordinati" che fanno riflettere. Ma non è che vogliamo far credere ai cittadini molfettesi che il dissesto dell'ASM dipenda solo da questo? Attendiamo ancora delucidazioni convincenti, sulla gestione (stoccaggio, lavorazione, vendita), delle decine di migliaia di tonnellate di rifiuti rivenienti dalla raccolta differenziata del comune di Molfetta e di altri comuni limitrofi. Sui rapporti tra ASM, e una signora polacca, tra ASM e Transmar, tra ASM e Re.Ma.Ri. che riesce a fare raccolta di indumenti fuori consumo a Molfetta per conto dell'ASM, ma i debiti li ha saldati?
Tutto molto giusto, tutto molto corretto, se non fosse che questa missiva ha la pecca di mallevare Direttore e Presidente ASM da qualsiasi responsabilità sul dissesto dell'ASM, scaricandola sui cittadini "indisciplinati". Molti rammenteranno quando si acquistavano centinaia di nuovi cassonetti all'anno, perchè c'era qualcuno che ne incendiava qualcuno, giusto nell'imminenza di approvazione dei bilanci, soprattutto quelli della carta, quelli bianchi, di metallo tra i più costosi. Oltre alle rivendite, negli anni successivi, per una "carta di pepe", giusto per tenere alimentato il "circuito" (del 5%). Stranamente finiti i soldi all'ASM per l'acquisto di nuovi cassonetti, sono finiti anche gli incendi (e le rivendite per una "carta di pepe"). E forse è terminato "l'interesse" (al 5%), nell'acquisto dei nuovi cassonetti. perchè non si possono più comprare. Chi vuole capire capisca, e forse non parta dalla bottiglietta sul fondo di un cassonetto dell'ASM, ma parta da altri tipi di fondi e sottofondi aziendali. Chi vuole capire capisca, chi non vuole capire non addossi sulle spalle dei cittadini, il dissesto che non ha un solo unico colpevole. I cittadini sono stati defraudati delle loro tasse versate già da parecchi anni.
Abbiamo voluto verificare di persona, stamane, l'interno dei cassonetti gialli (della plastica) e bianchi (della carta) e abbiamo trovato una situazione completamente diversa da quella descritta da "lettore tecnico". Anzi, la cosa che abbiamo notato è che i cassonetti non vengono lavati da qualche lustro. Per il resto i cittadini si comportano abbastanza bene e, soprattutto, non abbiamo rinvenuto bottiglie di birra in "bella mostra" contenitori vari a contorno, in quadro così perfetto e "frecciabile", da sembrare un po' artificiale. Chi ha interesse a scaricare tutte le responsabilità del dissesto dell'ASM sui cittadini? L'accusa di zozzoneria, rivolta genericamente a tutti i molfettesi, andava prontamente sconfessata. Ci sono molti cittadini che a Molfetta la raccolta differenziata la fanno da tempo e bene. Le accuse generiche e indistinte, molto (troppo) forbite "tecnicamente", fanno riflettere e molto. Come sempre, la parola passa ai nostri lettori e commentatori.