Arbitri, domani i festeggiamenti per il 75° anniversario della Sezione "Paolo Poli" di Molfetta
MOLFETTA - Ci sarà anche l'arbitro internazionale Gianluca Rocchi della Sezione di Firenze tra i numerosi ospiti che lunedì 21 dicembre a partire dalle 19.30 presso il Teatro "Odeon" di Molfetta, prenderanno parte alla cerimonia ufficiale organizzata in occasione del 75° anniversario di fondazione della Sezione AIA "Paolo Poli" di Molfetta.
Oltre a Rocchi saranno numerosi i protagonisti del campionato di Serie A ospiti delle "giacchette nere" molfettesi. Non mancheranno infatti Antonio Damato della Sezione di Barletta, Domenico Celi della Sezione di Campobasso e Danilo Giannoccaro della Sezione di Lecce. Accanto a loro gli assistenti impegnati nei tornei di A e B e i direttori di gara di Lega Pro. Ovviamente presenti anche i massimi rappresentanti della sezione molfettese: l'assistente internazionale, reduce dal Mondiale per Club appena concluso, Stefano Ayroldi e i colleghi di ruolo Francesco Altomare e Onofrio Fiore.
Presenti anche i vertici dell'Associazione Italiana Arbitri, a cominciare dal presidente nazionale Marcello Nicchi oltre che le autorità civili e militari del territorio. Nel corso della manifestazione verrà ripercorsa la storia della sezione molfettese e verranno consegnati numerosi riconoscimenti agli associati distintisi nell'attività arbitrale.
Storia della Sezione AIA "Paolo Poli" di Molfetta
La storia degli arbitri a Molfetta inizia quando negli anni '30, seppur senza punti di riferimento in città, un gruppo di ragazzi si avvicinò all'attività arbitrale presso il già esistente Gruppo Arbitri di Bari. Nell'estate del 1932, in 12 iniziarono il corso ufficiale, per essere tutti promossi nel 1933. Così inizia a prendere forma quella che diverrà la Sezione di Molfetta. Con il Comunicato n. 9 del 26 maggio 1933, fu istituito il Sottogruppo Arbitri intitolato alla memoria di "Paolo Poli", pioniere dello sport locale, caduto nella Grande Guerra. Come presidente fu nominato Luigi Bellifemine. Su proposta di quest'ultimo, nel 1934, grazie anche al parere favorevole dell'allora C.I.T.A. (Comitato Italiano Tecnico Arbitrale), il Sottogruppo fu elevato a Gruppo, sancendo di fatto la nascita della Sezione di Molfetta. Purtroppo però ancora oggi risulta impossibile recuperare un atto ufficiale di fondazione della stessa. Fortunatamente la "Relazione morale e finanziaria" del 30 giugno 1936, inizia con la seguente dicitura: "Questo Gruppo, nel suo secondo anno di vita (…) ha potuto esplicare una più intensa e proficua attività". Un'affermazione, dunque, che rafforza l'idea di considerare il 1934 come anno di fondazione della Sezione A.I.A. di Molfetta. Nel 1938 si svolse il primo corso arbitri della neonata Sezione, di cui nel frattempo era diventato presidente Nicola Poli, poiché il collega Bellifemine era stato promosso a disposizione del C.I.T.A. affacciandosi per la prima volta ai massimi campionati nazionali. Intanto, continuarono ad avvicinarsi nuovi associati fino a quando la Seconda Guerra Mondiale costrinse numerosi colleghi a sostituire la divisa arbitrale con quella militare. Di profonda umanità è la "Relazione morale" della stagione 1943-1944 redatta dal Commissario Straordinario Vito de Candia che scriveva: "…i disastrosi avvenimenti hanno portato allo scompiglio della ben salda compagine di questo gruppo". Da questa relazione si evince anche l'occupazione della sede da parte delle forze armate italiane. Il commissario de Candia scrive: "…fui costretto a trasferire in via provvisoria in casa mia la sede del gruppo" a dimostrazione del forte attaccamento all'Associazione da parte dei membri molfettesi. Tra 30 arbitri iscritti al Gruppo, solo 7 di loro non furono chiamati alle armi e furono esentati dal pagamento delle quote sezionali, viste le ristrettezze economiche. Ma in quei periodi bui, de Candia vede comunque una speranza: "Ritengo utile dire che continuiamo a sperare di svolgere il prossimo anno un'ottima attività a fianco dei colleghi pugliesi". Speranza che non fu tradita.
Con il graduale ritorno alla normalità, la sezione raddoppiò il proprio numero di associati fino a contarne ben 51 nel 1948, con la promozione dei colleghi C. La Gioia, N. Caputi S. e N. Jovino alla CAN (dirigendo gare di C e B), mentre A. Bini, M. Boffoli e F. Giancaspro furono promossi in Serie Interregionale. E fu proprio il 1948 a segnare l'inizio di una tradizione che la Sezione di Molfetta mantiene viva ancora oggi: l'affermazione dei propri associati nelle massime categorie nazionali. P. Gialluisi, M. Zaza, N. Caputi Senior, M. Minervini, P. de Pietro, F. Giancaspro, P. de Trizio, B. Baldini e M. de Nichilo, fino al 1975 hanno rappresentato la locale sezione arbitri nelle principali categorie. Intanto la Sezione viveva una stagione di rinnovamento con la nomina di nuovi arbitri, spinti da profonda passione e da grande entusiasmo. Valori che hanno portato la Sezione fino al brillante periodo che vive ancora oggi grazie all'impegno e "sudore" dei suoi associati, come Giovanni Nicola Ayroldi (il primo arbitro molfettese ad esordire in Serie A), seguito subito dal fratello Stefano Ayroldi (assistente ancora oggi in attività nei principali campionati e tornei nazionali ed internazionali). Hanno avuto o hanno ancora oggi l'onore di far parte della CAN anche Rosario Carlucci, Tommaso Regina, Onofrio Fiore e Francesco Altomare.
Un risultato ottenuto grazie alla loro passione, all'impegno ed alla professionalità. Va evidenziato, infine, l'importante lavoro dei Presidenti della Sezione di Molfetta nell'ultimo ventennio. In ordine, citiamo Martire Boffoli (1968-1986), già sindaco di Molfetta, il professor Mauro Minervini (1986-1992), successivamente Presidente C.R.A., l'ingegner Francesco Giancaspro (1992-1998) ed infine il dottor Antonio de Leo, attuale presidente in carica ininterrottamente dal 1998.