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“Appaltopoli”e arresti a Molfetta, Cobas scuola: malcostume abbastanza diffuso nella gestione dei lavori pubblici. Il sindaco e l’amministrazione si dimettano
18 giugno 2021

 MOLFETTA – Anche i Cobas della scuola esprime sconcerto per la vicenda “Appaltopoli” con 16 arresti a Molfetta e chiedono le dimissioni del sindaco e dell'amministrazione comunale.

«I Cobas scuola di Molfetta esprimono il loro sconcerto per quanto accaduto all'interno dell’Amministrazione comunale a seguito dell’operazione “Fantasia al potere”, che ha portato all’arresto e a misure cautelari nei confronti di numerose personalità della politica e dell’imprenditoria cittadina.

L’indagine ha fatto emergere un malcostume abbastanza diffuso nella gestione della politica e degli appalti dei lavori pubblici; un meccanismo fatto di tangenti, favoritismi, regalini e tornaconti personali. Tutto ciò, andando a detrimento della correttezza istituzionale dei personaggi che dovrebbero gestire con senso di responsabilità la “cosa pubblica”, arreca un grave danno all’immagine della città, della politica e delle stesse istituzioni, le quali dovrebbero essere al servizio dei cittadini, non servire gli interessi personali di qualcuno.

Il senso di sgomento e disagio è enorme e ciò contribuisce ad allontanare i giovani, i lavoratori e le lavoratrici dai luoghi del potere, lasciando saldi al comando solo personaggi politici spregiudicati, che usano il loro incarico pubblico per riempire le proprie tasche e mandare avanti le proprie attività private.

La nostra, ovviamente, non è una condanna giudiziaria - quella spetta alla giustizia ordinaria -, ma una condanna di natura politica verso chi, a capo dell’Amministrazione comunale, avrebbe dovuto prevedere ed evitare quanto accaduto, nonché verso personaggi politici che, di fronte a uno scandalo del genere, non si sono ancora dimessi.

Scandalosa è poi la mossa di chi, con un’operazione politica a dir poco rocambolesca, per non dire ridicola, decide di prendere le distanze dagli indagati e dagli accusati, gravitanti nei propri partiti, ma senza lasciare le proprie poltrone, comprese quelle nell’ambito degli assessorati.

I Cobas di Molfetta, come sindacato di base, costituito da persone che si dedicano a tale attività in forma del tutto volontaria nell’interesse generale, auspicano le dimissioni immediate di tutti i soggetti coinvolti in questa vicenda, in attesa che la giustizia faccia chiarezza, lasciando ai cittadini e alle cittadine la libertà di decidere da chi farsi amministrare nell’interesse della collettività».

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