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Apicella, parte il rilancio Firmato a Bari un protocollo di intesa per la realizzazione di un Centro polifunzionale sulla disabilità uditiva
15 maggio 2007

È partito nei giorni scorsi, con la firma di un Protocollo di Intesa tra la Provincia di Bari, l'Asl Ba, l'Ente Nazionale Sordi e l'I.P.S.S.A.R. (Istituto Alberghiero)di Molfetta (soggetti cui presto si aggiungerà anche l'Università degli Studi di Bari che deve completare l'iter amministrativo per la ratifica dell'accordo), il rilancio dell'Istituto Apicella di Molfetta, edificio storico della nostra città, donato, nel marzo del 1893, da Padre Lorenzo Apicella all'amministrazione provinciale di Bari, perchè fosse utilizzato per proseguire l'opera di educazione ed istruzione degli audiolesi, promuovendone la crescita e l'integrazione sociale. Com'è noto, tuttavia, da qualche anno l'Apicella sta vivendo una crisi senza precedenti con un progressivo abbandono da parte delle istituzioni, dovuto anche alla sostanziale perdita della funzione sociale voluta dal suo fondatore. Ma la Provincia di Bari è ora intenzionata ad invertire radicalmente la rotta di questo lento degrado, pensando al rilancio dell'Apicella con un progetto ambizioso ed innovativo: farne, cioè, un punto di riferimento per tutto il Meridione di Italia capace di dare risposte ai bisogni degli audiolesi e delle loro famiglie, al fine di favorire la loro integrazione sociale anche attraverso percorsi di formazione specifici. Questo lo scopo dell'iniziativa illustrata, ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa alla presenza del presidente della Provincia di Bari, Vincenzo Divella, dell'assessore provinciale ai Servizi Sociali, Antonello Zaza, del sub-commissario della Asl Ba, Rocco Canosa, del presidente dell'Ente nazionale sordi, Ida Collu, del dirigente scolastico dell'I. P.S.S.A.R., Rino de Pietro, e del preside della Facoltà di Medicina dell'Università di Bari, Antonio Quaranta. “E' con orgoglio – ha dichiarato il presidente della Provincia, Divella – che firmiamo questo Protocollo d'Intesa che di fatto avvia il rilancio dell'Apicella, facendone un polo di eccellenza per l'assistenza, l'istruzione e la formazione agli audiolesi, in linea con la missione originaria dell'Istituto. Con la sottoscrizione di questo accordo, cinque diversi soggetti istituzionali uniscono le loro forze e le loro competenze per offrire risposte concrete ai bisogni degli audiolesi”. Artefice del progetto di rilancio dell'Apicella è stato l'assessore provinciale ai Servizi Sociali, Antonello Zaza: “Sono molto contento – ha dichiarato – per il raggiungimento di questo importante traguardo al quale stavamo lavorando da tempo. Oggi non firmiamo solo un semplice documento ma avviamo un percorso che di qui a qualche mese sarà pienamente operativo ed offrirà risposte concrete, sul territorio, ai bisogni dei soggetti audiolesi. In questo modo forniamo una risposta pubblica alle esigenze dei diversamente abili, all'interno di una visione diversa dei servizi alla persona”. Il protocollo d'intesa prevede che all'interno dell'Istituto Apicella venga istituito un Centro Polifunzionale sulla disabilità uditiva in cui, accanto ad un nucleo di servizi socio-sanitari tesi alla diagnostica, alla cura dei problemi dell'udito e alla riabilitazione del linguaggio, si accompagnino servizi rivolti ai sordi ed alle loro famiglie, con il precipuo scopo di garantire la piena e armoniosa integrazione e continuità delle pratiche di assistenza sanitaria con politiche di inclusione sociale e lavorativa per i giovani. In particolare, nei locali messi a disposizione dalla Provincia all'interno dell'Istituto, l'Asl intende delocalizzare alcuni servizi territoriali (tipo il Centro di Salute Mentale, il Consultorio Familiare e altri uffici che fanno capo al Piano Sociale di Zona) attualmente allocati presso le strutture ospedaliere, restituendo gli stessi a un più forte legame con il territorio. Accanto a questo, l'Asl intende istituire un centro specialistico di audiologia e foniatria, con servizio di riabilitazione logopedica al fine di costituire un polo di riferimento per i problemi dell'udito per tutta la popolazione della Provincia di Bari. L'Università degli Studi di Bari, dal canto suo, procederà al decentramento presso l'Istituto di Molfetta delle attività didattiche e formative, in particolare dei tre corsi di laurea in logopedia, tecniche audiometriche e tecniche audio-protesiche. L'Ente nazionale sordi utilizzerà, invece, altri locali dell'Apicella al fine di utilizzarli per lo svolgimento di attività, servizi di consulenza, corsi di formazione, iniziative di carattere socio-culturale rivolti alle persone sorde ed alle rispettive famiglie. L'I.P.S.S.A.R., infine, utilizzerà un'ala dell'Istituto al fine di destinarlo allo svolgimento di corsi di istruzione e formazione dei sordi, perseguendo la finalità della loro inclusione sociale e lavorativa. Grande soddisfazione è stata espressa da tutti gli intervenuti per l'avvio di un progetto di tale portata che renderà Molfetta un punto di riferimento a livello nazionale. Né i diversi rappresentanti istituzionali intravedono il rischio che possano insorgere problemi, tra tanti soggetti interessanti, nella fase di gestione dell'iniziativa: “Questo rischio lo abbiamo preso in considerazione ma lo abbiamo immediatamente escluso – ha spiegato l'assessore Zaza – dal momento che si è subito instaurato un clima di proficua collaborazione tra i diversi enti. D'altro canto ogni soggetto ha un ambito di autonomia elevato per la realizzazione del suo intervento quindi non c'è nessun rischio che possano insorgere problemi. Sono convinto, tuttavia, che ci sarà massima collaborazione tra tutti, visto la portata dell'iniziativa che andiamo ad avviare e questo rappresenterà il valore aggiunto”. I tempi per entrare nella fase operativa dovrebbero essere strettissimi. Entro 45 giorni dalla sottoscrizione del Protocollo d'Intesa, la Provincia trasferirà i locali ai soggetti interessati. Da quel momento l'Asl provvederà ai lavori di ristrutturazione necessari e, quindi, presumibilmente a partire dal prossimo mese di ottobre, i primi servizi dovrebbero poter essere operativi. Una buona notizia per l'Apicella e per la città di Molfetta che, come noto, ha da sempre un legame molto forte con quello storico Istituto che si appresta a vivere una nuova stagione.
Autore: Giulio Calvani
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