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Anche i ragazzi dell'Istituto Fornari ai “Dialoghi di Trani”
15 ottobre 2005

C'era il confronto, l'arricchimento, l'apertura, l'iterazione… in un suggestivo castello… Non è l'inizio di una favola, ma il clima straordinario e la fantastica scenografia nella quale, da ben quattro anni, vivono e si muovono i “Dialoghi di Trani”, manifestazione ormai nota e apprezzata da molti. L'associazione culturale “La Maria del porto”, motore della manifestazione, in collaborazione con il curatore scientifico Piero Dorfles, ha confermato anche quest'anno, dal 30 settembre al 2 ottobre, l'appuntamento con libri e riflessioni a più voci. Il tema: “Ritrovare Epiméteo. Tecnologia e sviluppo nel terzo millennio”. Problematica attuale e stimolante per discutere e valutare le conseguenze del progresso tecnologico che ha modificato il mondo. E' perciò il momento di Epimetéo, colui che “pensa dopo”. I “Dialoghi di Trani” uniscono, con indiscutibile perfezione, due obiettivi: la discussione pubblica tra personaggi di spicco e la valorizzazione del territorio. L'opportunità di coinvolgere direttamente le alunne dell'Istituto “Vito Fornari” di Molfetta, in uno stage, su proposta della prof. Angela Tannoia, membro dell'associazione organizzatrice dell'evento, è stata accolta con entusiasmo dal dirigente scolastico Rodolfo Azzollini. Perciò, 20 alunne del liceo linguistico, pedagogico e delle scienze sociali, si sono trasformate in “voraci esploratrici”e “curiose di professione”. Le stagiste con floppy e pc portatile si sono aggirate per tre giorni nelle sale del castello, registrando tutto e cercando di imparare ciò che serve a metter su un evento culturale di tale spessore. Hanno collaborato direttamente con la segreteria operativa, sono entrate nell'organizzazione di tale manifestazione, hanno stretto la mano a protagonisti della scena internazionale come Innocenzo Cipolletta, presidente de “Il Sole 24 ore”, Paolo Longo, inviato Rai a Pechino, Nuruddin Farah, uno dei massimi scrittori africani, Lino Patruno, giornalista e scrittore, direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, hanno intervistato ed ascoltato, senza stancarsi. E' stata una “full immersion” in un mondo fatto di libri, di volti conosciuti, di lavoro continuo. Tra le stagiste c'ero anch'io e vi assicuro che l'entusiasmo di poter essere qualcosa di più di un semplice spettatore ha motivato noi ragazze. Abbiamo cercato di portare a termine il nostro compito nel miglior dei modi possibili: imparare tutto ciò di cui necessita un evento di promozione territoriale. Ma, il nostro ruolo è andato ben oltre questo obiettivo. Noi, giovani “viziose della lettura” siamo diventate protagoniste di un evento Fuori Programma nel pomeriggio di sabato. Da vere “atlete della lettura” abbiamo animato una “Staffetta Letteraria”: una recensione un po' bizzarra che prevede la lettura ad alta voce, integrata da installazioni multimediali e musicali di passi significativi dell'apprezzato romanzo “Il Paese delle Meraviglie” di Giuseppe Culicchia. I complimenti per questa nostra performance giovane e divertente non sono mancati. Con onore abbiamo anche ricevuto l'invito da parte di Rosanna Gaeta a ripetere la nostra “Staffetta” nella sua libreria per coinvolgere i giovani e farli innamorare della lettura. Noi naturalmente abbiamo accettato l'invito senza pensarci troppo! La manifestazione ha lasciato spazio a vari eventi: spettacoli, concerti, degustazioni e visite guidate. A concludere le giornate si sono alternate personalità come Moni Ovadia con la sua epopea in musica “Di goldene medine”, Bergonzoni con la sua performance tra l'immaginario e il reale e i Radiodervish, molto apprezzati dai giovani. Noi stagiste abbiamo potuto intervistare il gruppo, nato a Bari dal solidazio artistico tra Nabhail Salemeh e Michele Lobaccaro. “Non è un caso la nostra partecipazione ai “Dialoghi di Trani”, il dialogo tra le culture”, ci spiega il palestinese Nabhail, è anche il fulcro del nostro lavoro; le nostre canzoni parlano di varie culture che si incontrano”. Al termine della manifestazione arriva anche per noi il tempo di Epimetéo, di riflettere, “pensare dopo”. E' forse il momento che queste esperienze siano valorizzate e si moltiplichino sul nostro territorio e, perché no, nella nostra Molfetta, in forme diverse ma, con quello stesso spirito stimolante, motore di cultura, di dialogo, di confronto costruttivo tra esponenti della letteratura e gente comune. Paola Mastropasqua VA-Liceo Linguistico “Fornari” Molfetta
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