Al Festival della Terra delle Gravine il “Carro dei Comici” di Molfetta nell'Altro peso dell'aria
GRAVINA - E dopo il grande successo di pubblico per i cinque eventi a calendario nel programma Festival della Terra delle Gravine - “Apulia Theatre Talents” (Direzione Artistica Giovanni Tamborrino) la carovana di spettatori si sposterà per l’ultimo appuntamento (sabato 9 agosto ore 21:00) nella Piazza Vittorio Emanuele di Laterza (ta) con la grande installazione Teatro-Musica-Danza (Prima Nazionale) dal titolo “L’Altro peso dell’aria” dal diario di bordo dell’aeronauta Giannozzo di Jean Paul. Produzione COMUNE DI LATERZA/IL CARRO DEI COMICI /LATERZAOPERA. La piazza rotonda di Laterza (ta) per una sera diventa un grande palcoscenico in cui Teatro, Musica e Danza saranno avvolte dal GREEN DESIGNdi Arcangelo Scarati e il suo Ensemble “Progetto Natura”
Lo spettacolo prevede l’uso dei balconi e il coinvolgimento del pubblico che d’estate siede ai tavolini dei bar.
INGRESSO LIBERO.
Sabato 9 agosto 2014 – ore 21:00
L’ALTRO PESO DELL’ARIA
dal diario di bordo dell’aeronauta Giannozzo
di Jean Paul
Grande installazione Teatro-Musica-Danza (Prima Nazionale)
COMUNE DI LATERZA/IL CARRO DEI COMICI /LATERZAOPERA
Piazza Vittorio Emanuele – LATERZA (TA)
MUSICA E DRAMMARTUGIA: GIOVANNI TAMBORRINO
REGIA ED MESSA IN SCENA: FRANCESCO TAMMACCO
Symbola Brass Ensemble
Trombe Rosario Calabrese, Francesco Gravina
Corno Paride Semeraro
Trombone Antonio Ricciardi
Tuba Giovanni Casamassima
Percussioni Gabriele Maggi
Pianoforte Elisabetta Fusillo
Direttore Giuseppe Salatino
Coreografia di Roberta Ferrara e Equilibrio Dinamico
Scenografia Matteo Altomare
La piazza rotonda di Laterza per una sera diventa un grande palcoscenico in cui Teatro, Musica e Danza saranno avvolte dal GREEN DESIGN di Arcangelo Scarati e il suo Ensemble “Progetto Natura”
Lo spettacolo prevede l’uso dei balconi e il coinvolgimento del pubblico che d’estate siede ai tavolini dei bar.
E’ una satirica rappresentazione delle problematiche sociali più attuali: dal consumismo, alle morti prodotti dalla crisi economica, dalla stupida e vanità dei vip, all’avidità dei politici corrotti e così via. E’ insomma un ritratto tragicomico della nostra attuale società.
Il protagonista viaggia su una mongolfiera per le città osservando e scimmiottando i vari comportamenti umani. Ogni tanto atterra recandosi nei luoghi di intrattenimento e nei giardini cittadini, portando fracasso ma anche divertimento: sala dei famosi, sala dei muti, sala degli svenimenti, dei guardoni, sala del piccolo fratello ecc… È una vera e proprio “opera senza canto” tra la gente, una combinazione di arte e vita quotidiana…
Introduzione all’Opera: Giovanni Tamborrino
Mi sono spontaneamente ritrovato all’interno di una corrente di pensiero che è la Postproduction (Nicolas Bourriaud: Postproduction, come l’arte programma il mondo. Ed postmedia books 2011)
Seguendo l’estetica della postproduction , non mi pongo in termini di che cosa fare di nuovo, ma di cosa fare con quello che abbiamo: queste sono pratiche artistiche che condividono il fatto di ricorrere a forme già prodotte.
I concetti di originalità (essere all’origine di) e creazione (creare qualcosa dal nulla) non mi fanno più alcun effetto, così come non mi intessa l’opera immortale. Il già sentito, e il già visto fanno parte del gioco.
Gli artisti della postproduction ritengono inutile la lamentela del "tutto è già stato fatto”, fanno, remixando oggetti culturali di ogni tempo, inserendoli in nuovi contesti.
Vivere con l’ansia della storia in un epoca in cui si celebra la fine della storia, non ha alcun senso.
Considero i miei spettacoli delle vere e proprie installazioni: eventi che nascono e muoiono, infatti rielaboro oppure distruggo le partiture.
Dai tempi di Exit Mundi, (2010) mi servo delle straordinarie possibilità offerte dalla scrittura musicale “trovata” che il computer mi mette a disposizione. Dei ready made assistiti, direbbe Douchamp.
Anche negli Studi Etnici il computer è stato predominante. Usando logic di Mac, ho elaborato ed applicato dei loop di musica etnica alle toccate: Oraz, Roli, Guar, Modu (Cd VideoRadio Milano 200…..) ecc…
Lavoro al computer scrivo e ascolto: finalmente il musicista oggi può lavorare, come i pittori e gli scultori, sul prodotto “finito”. Lascio in partitura quello che mi emoziona, senza preoccuparmi a quale epoca della storia della musica appartenga il linguaggio risultante.
Dice ancora Douchamp che “l’arte è un gioco tra uomini di tutte le epoche , ed io ora, non faccio altro che giocare con una partitura lunga più di settecento anni .
Il linguaggio musicale è tutto memoria, il resto è rimovimentazione personale dell’artista.
Non sto sviluppando una vera e propria cultura dell’appropriazione di opere altrui per via dei diritti , non so se in musica questo si possa fare. Lavoro invece su scritture adoperate dai maestri di tutti i tempi inserendole in nuove narrative o in nuovi contesti artistici.
E’ difficile separare l’arte dal suo sfondo sociale.
La gente del territorio dove opero (sud Italia) è la committenza, mi abituo quindi anche a plasmare la scrittura in base al nostro pubblico che poco o niente sa di arte o di “estetica”.
Note di Regia: Francesco Tammacco
"Vorrei alzarmi verso un'aria leggera e pura per viaggiare sopra le terre della nostra nazione dove il silenzio per Dio è incontaminato".
Jean Paul, ci invita ad un viaggio aeronautico speculare al viaggio esistenziale. L'altezza è misura dell''Essere. Solo guardando da altre prospettive difatti l'uomo può correggere il cammino, orientarlo verso il Bene e il Bello.
E' stata questa la misura della regia che propongo al pubblico. Una vera lotta con la Forza della Gravità, con il senso del Peso, della sua incoercibile spinta verso il basso. L'uomo è anche Icaro, Pindaro, Armstrong... tenta un volo per anelito di conoscenza e puro senso di libertà.
L'altro peso dell'Aria lo misuriamo ogni volta che guardiamo le stelle.
Assessorato alla Cultura Comune di Laterza
www.comune.laterza.ta.it
Tel. + 39 099 8297911
Mob. 349 2380823 Festival della Terra delle Gravine Laterza