Abusava della figlia a Molfetta, arrestato dai carabinieri: nuovi particolari
MOLFETTA - Nuovi particolari sulla turpe vicenda del padre che ha abusato sessualmente della figlia, con pesanti vessazioni, minacce, percosse o addirittura dietro ricatti, vietandole di uscire di casa, di usare il motorino, negandole la paghetta, riducendola in uno stato di totale soggezione. I particolari sono stati resi noti dai carabinieri nel corso di una conferenza stampa, tenuta a Bari dal cap. Domenico Del Prete, comandante della compagnia di Molfetta (nella foto con la ten. Federica Carletti)
La vittima si era confidata con una sua parente quando le squallide pretese del padre sono diventate più assidue e violente.
Grazie al sostegno di questa ed all'intervento specialistico di un Ufficiale donna dei carabinieri, psicologa dell'età evolutiva, ha infine trovato il coraggio di raccontare tutto ad un Magistrato – donna anche lei – della Procura della Repubblica di Trani.
Così questa mattina, i carabinieri della Compagnia di Molfetta, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Trani, hanno tratto in arresto il padre della fanciulla, un 33enne censurato, con le pesanti accuse di violenza sessuale, minacce, maltrattamenti e lesioni personali nei confronti di sua figlia, una minore di anni 14.
Non è stato facile ottenere la fiducia della ragazzina da parte dei Carabinieri (gli stessi incontrati a scuola nelle lezioni sulla cultura della legalità e sul bullismo) che hanno seguito ed indagato sulla sconcertante vicenda, visto che il suo primo approccio alla vita è stato così atroce poiché proprio suo padre, colui che l'ha messa al mondo, l'ha depredata della sua innocenza e le ha segnato indelebilmente l'anima.
Ora l'aspetta un cammino arduo, difficile, quello della riconquista della sua serenità, lontano dall'orco che per un anno l'ha soggiogata e l'ha resa schiava delle sue assurde e turpi molestie.
Questa vicenda, triste e vergognosa, ha dimostrato infine, l'efficacia del “Protocollo di indagine per i reati di violenza sessuale o contro minori” (redatto per la Procura della Repubblica di Trani dai Sostituti Procuratori della Repubblica dott.sa Mirella Conticelli e dott.sa Carla Spagnolo), un documento importantissimo vista la reticenza ed il silenzio che molto spesso calano su queste vicende.
La giovane infatti ha trovato nella dott.ssa Ponticelli e nel tenente Federica Carletti, due donne, la giusta sensibilità che le hanno consentito di tirar fuori tutto il male che attanagliava la sua giovane vita in una stringente morsa di dolore e vergogna.