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Vito Copertino candidato alle primarie: “Senza compromessi”
10 novembre 2005

MOLFETTA- 10.11.2005 Anche Vito Copertino (nella foto) sarà della partita alle consultazioni primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra di Molfetta, che si svolgeranno il prossimo 4 dicembre. Ad annunciarlo con un manifesto pubblico sono quattro associazioni che gravitano nell'orbita della sinistra: “Il Movimento del Buon Governo”, la rivista “Le passioni di sinistra”, “Il Laboratorio di città partecipata” e l'associazione “Madre Terra”. E così dopo una serie di voci e smentite sulle effettive intenzioni di Copertino (che avevano creato qualche imbarazzo anche nella sezione locale di Rifondazione Comunista), prende corpo questa quarta candidatura che potremmo definire “movimentista” dal momento che non è sostenuta da nessuna sigla di partito, ma da quattro realtà espressioni della società civile. Molto duro è il giudizio espresso dalle “Associazioni e Movimenti per Vito Copertino sindaco” sullo stato della città: “gravissimo eventi – si legge nel manifesto – stanno caratterizzando l'epilogo della giunta di centrodestra, evidenziandone l'infimo livello morale e politico”. Le stesse associazioni dicono la loro anche su possibili trasformismi e sulle voci che darebbero alcuni esponenti dell'attuale coalizione di governo cittadino, pronti a chiedere “asilo” nel centrosinistra: “molti si preparano a saltare dalla parte opposta. Noi non ci stiamo! E' il momento delle scelte coerenti e coraggiose, per costruire una alternativa forte e trasparente. Senza transfughi, trasformisti e voltagabbana”. Ora Vito Copertino (come tutti gli altri candidati a queste primarie) dovrà raccogliere, entro domenica prossima, le 300 firme necessarie a presentare la sua candidatura. Intanto si è appreso che, con ogni probabilità, martedì prossimo, 15 novembre, ci sarà, in un incontro con la stampa, la presentazione ufficiale di tutti i candidati alle primarie del centrosinistra che, lo ricordiamo, a questo punto sono Mino Salvemini, Cosimo Altomare, Vito Copertino e Lillino Di Gioia. Giu. Cal.
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Scrive tra le altre amenità Giancarlo Bartoli "Rifondazione da sola prende il doppio dei voti dei Ds" BOOM!!! Vediamo se il buon Giancarlo, oltre a capire poco di politica, è deboluccio anche in aritmetica, oppure semplicemente gli piace spararle grosse e dire le bugie. Ma, come si sa, le bugie hanno le gambe corte. Amministrative 2001 Rifondazione, voti 1.174 (3,26%) Democratici di Sinistra, voti 1.286 (3,57%) Provinciali 2004 Rifondazione, voti 1.479+1053=2.532 (11,15+7,12=9,12%) Democratici di Sinistra, voti 955+877=1.832 (5,93+7,20=6,56%) Regionali 2005 Rifondazione, voti 1.930 (6,56%) Democratici di Sinistra, voti 1.473 (5,00%) Per non essere da meno anche a Nino Caputo piace spararle cifre senza dire a cosa si riferisce. Scrive infatti: “Bertinotti si è misurato con Prodi, marcando delle differenze che esistono ed è innegabile se c'è stata una fetta di elettorato di sinistra che lo ha votato (25%) che non è poco”. Dal sito nazionale dell'Unione: Bertinotti voti 631.592 (14,7%). Ma forse Nino voleva dire a Molfetta! Certo, a Molfetta Bertinotti prende 501 voti (22,2%), ma con 500 voti alle primarie comunali Rifondazione avrebbe solo lasciato il dubbio se candidato sindaco per il centro sinistra doveva essere Lillino Di Gioia o Cosimo Altomare. Invece Rifondazione ha scelto con coraggio di rinunciare al candidato di bandiera per dare finalmente a Molfetta un sindaco davvero di sinistra. Ora ci prova la candidatura di Vito Copertino a regalare la città a Lillino Di Gioia o nella migliore delle ipotesi a un bravo candidato di centro come Cosimo Altomare. Proprio un bel modo di essere di sinistra, non c'è che dire!!! Io vorrei dire agli elettori di sinistra e soprattutto agli elettori di Rifondazione, sinceramente dispiaciuti che il candidato di sinistra non sia uno di Rifondazione, che la sinistra unita con un programma di forte rinnovamento che può vincere davvero le primarie e poi le elezioni è un risultato troppo importante per perdere questa occasione.

Leggere i messaggi che sono stati scritti sui candidati e sulle vicende che si sono sviluppate per un verso mi rattrista, dall'altro mi rende moderatamente felice. Nel primo caso, la tristezza cade conseguenzialmente alle pesanti polemiche che accompagnano la candidatura degli esponenti di sinistra in quanto, considerando lo spessore e la buona fattura dei candidati ci si dovrebbe preoccupare più di come innestare in un programma moderato, quale potrebbe essere quello di Altomare, provvedimenti "di sinistra" o viceversa nei programmi di Salvemini o Copertino progetti di salvaguardia del pensiero moderato. Ci si preoccupa qui della sopraffazione delle parti (cosa che credo non interessi in realtà le persone candidate) e dell'inutile starnazzare attorno alle vicende. Il fatto che si giunga alle primarie è segno che per fortuna nelle coalizioni di centrosinistra non vi sono individui il cui peso politico ed economico possa dominare sugli altri (compromettendo anche gli orientamenti delle forze politiche in gioco - vedi Berlusconi) ed inoltre, chiamando alla partecipazione politico-decisionale anche quella parte della comunità che lambiscono, senza entrarci, le sedi dei partiti, si svolge anche una azione comunicativa importante. L'aspetto che mi rende moderatamente felice è che ci sono buone speranze per la campagna elettorale del centro-sinistra in quanto dopo tutto questo tintinnio di sciabole avremo già la giusta carica per evitare altri cinque anni di "amminestrazione" indigesta. Il termine compromesso (dalla dichiarazione di Copertino) rappresenta una necessità indispensabile se si vuole governare con chiarezza seguendo i programmi stabiliti con le forze politiche. Nell'accezione negativa del termine supera la soglia della coerenza politica e diventa inaccettabile sia per la politica stessa sia per il governo della città generando ogni sorta di stortura amministrativa (c'è qualcuno che ha fatto un calcolo sulle varianti e violazioni del Piano Regolatore datte dall'attuale "amminestrazione"?)il cui esempio e le cui conseguenze le viviamo quotidianamente.

Rispondo volentieri alla domanda formulata dall'elettore di rifondazione. Lei è convinto che l'esito delle primarie sia scontato a favore del candidato della Margherita? Spero di no.Molti erano coloro i quali, nelle scorse primarie, davano per spacciato Vendola sicuri della vittoria di Boccia. E si è visto poi come è andata a finire. L'opzione scelta dal partito di far confluire le preferenze sul candidato dei ds è legittima, chi la contesta. Mi pare lo abbia detto nella mia prima mail. Si fanno delle scelte nella vita: mi permetta però di credere che così come Bertinotti si è misurato con Prodi, marcando delle differenze che esistono ed è innegabile se c'è stata una fetta di elettorato di sinistra che lo ha votato ( 25%) che non è poco, perchè non farlo anche a Molfetta? Si è semplicemente scommesso su un candidato anzichè su un altro contando sul fatto che la confluenza dei voti di rifondazione + ds serva a battere il candidato della margherita. Siamo convinti di ciò? Quello che io nn vedo nei compagni diessini è il necessario radicamento nel territorio, cosa che, mi permetta, dati alla mano, il nuovo corso dei ds non ha saputo realizzare. Se poi ci sono state beghe interne a Rifondazione sul nome da candidare o una sorta di veti incrociati questo non mi è dato saperlo, ma nel caso in cui ciò fosse non depone a favore della coesione del partito. E non parliamo del fatto che per l'ennesima volta manca una convergenza con quella risorsa che sono i movimenti, se questi hanno sentito la necessità di smarcarsi ed esprimere una propria candidatura che, guarda caso, coincide con quella che avrebbe potuto essere la nostra.






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