Vicenda giudiziaria dell’Asm di Molfetta, interviene il Movimento politico “Area pubblica”. Quanto costa ai cittadini?
MOLFETTA – Sulla vicenda giudiziaria dell’Asm di Molfetta che vede indagati alcuni dirigenti della municipalizzata che si occupa di rifiuti, interviene il Movimento politico “Area pubblica” (Bepi Maralfa).
«Vicenda giudiziaria dell'Azienda dei Servizi Municipalizzati ASM di Molfetta e ricadute finanziarie sulla nostra Comunità.
Nessuno è colpevole.
Ma l'autorità giudiziaria ha contestato gravissimi reati di bancarotta, reati fiscali, reati ambientali. E ha sequestrato una parte dell'Azienda, alcune attrezzature, macchinari. Ha proceduto anche al sequestro della somma di euro 1.400.000,00, trovata nelle casse di ASM, che proviene dai cittadini molfettesi.
Sono soldi nostri, insomma.
Si tratta di una vicenda delicata che prossimi giorni cercheremo di spiegare meglio di come abbiano fatto i giornali.
Per ora ci limitiamo a dire che il consigliere comunale di minoranza, avv. Domenico Gagliardi, ne ha spesso fatto argomento di richieste di chiarimenti nel corso del mandato consiliare ma qualcuno gli ha risposto che andava tutto bene.
È stato sequestrato anche l'impianto della plastica, al centro di un progetto di riqualificazione del costo di oltre 7 milioni di euro, parte dei quali già spesi ed oggetto della stipula di un mutuo, le cui rate Noi cittadini continueremo a pagare chissà per quanto tempo ancora.
Tutto questo è sommamente ingiusto, perché ASM non è una repubblica indipendente ma è la più grande azienda a partecipazione pubblica della città di Molfetta, azienda alla quale Noi cittadini versiamo annualmente (per la pulizia della città e per i vari servizi aggiuntivi) somme di denaro pari ad 11 milioni di euro, circa.
I soldi del nostro lavoro e dei nostri sacrifici.
Si tratta di una delle pagine più preoccupanti della storia della nostra comunità, che ha avuto e certamente avrà pesanti ricadute sulla vita sociale, finanziaria, ambientale.
E poiché ASM, come scritto nel provvedimento di sequestro, aveva rapporti poco limpidi con una società dichiarata fallita nel 2023 (la Trasmar), ebbene ASM rischia a sua volta conseguenze peggiori.
Esprimiamo per questo ancora più viva preoccupazione. Non possiamo tacere il fatto che, come ripetutamente denunciato da Gagliardi, ASM era già gravata da uno squilibrio finanziario pari a circa 8 milioni di euro e ancora oggi non è dato conoscere i modi e i tempi del rientro di questo enorme debito.
Prendiamo coscienza della situazione.
Il Comune di Molfetta è socio unico di ASM il che significa che non può disinteressarsi della vicenda giudiziaria ed amministrativa e, se vogliamo bene ai nostri figli, ancor prima che a noi stessi, non possiamo disinteressarcene neppure Noi.
È stata una autentica disgrazia abbattutasi sulla nostra Comunità, destinata a lasciare ferite sparse per molto tempo ancora.
Nella speranza che la situazione non si aggravi».