MOLFETTA – La situazione degli ambulanti abusivi e non sta diventando intollerabile per i cittadini di Molfetta sempre più esasperati da questo andazzo che permette a chiunque di mettere su una bancarella di frutta e verdura in una piazza o una strada cittadina.
Quel che è più grave è che tale situazione viene tollerata o regolarizzata dal sindaco Antonio Azzollini e dalla sua amministrazione di centrodestra, che è stata capace anche di vanificare il blitz dei carabinieri, disposto dalla Procura di Trani, blitz che aveva ripulito le piazze. Non contano nemmeno le normali norme igieniche: frutta e verdura vengono vendute per strada fra la polvere e i gas di scarico delle auto e perfino accanto ai cassonetti dei rifiuti.
Ma l’illegalità diffusa a Molfetta è ormai una regola, ci auguriamo che il dott. Antonio Laudati, Procuratore Capo di Bari, che, parteciperà a Molfetta a un incontro promosso da Agorà, per presentare il libro “Mafia pulita”, voglia parlare anche di questa situazione, soprattutto se qualche cittadino solleverà la questione nel dibattito che si terrà il 24 settembre alle 19 al Cinema Odeon.
Intanto a “Quindici” continuano ad arrivare lettere di protesta per il proliferare degli ambulanti, lettere che Azzollini continua ad ignorare, dimenticando di essere il sindaco di tutti i cittadini e non solo dei suoi elettori (come ricorda la signora che ci scrive).
Ecco l’ultima lettera (regolarmente firmata, ma della quale omettiamo il nome per ovvi motivi) arrivata al giornale “Quindici”, giornale che si batte da tempo contro questa e altre illegalità diffuse a Molfetta e che continuerà a farlo anche da solo.
«Salve, sono una dei tanti cittadini di Molfetta.
In quanto giornale libero voglio sottoporre alla vostra attenzione la situazione che stiamo vivendo in questi giorni nella città di Molfetta, con la speranza che rendendo la cosa pubblica, possa crescere in tutti i cittadini di Molfetta un maggior senso di civiltà e co-responsabilità per ciò che sta accadendo.
Ebbene in quanto cittadina libera di Molfetta in questi giorni mi vedo calpestare i diritti ed i principi, principi che il sindaco Antonio Azzollini, tanto decantava e sbandierava durante la sua campagna elettorale, ma che in questo momento ha messo da parte, perchè scomodi, ingombranti, ahimè ai suoi occhi inutili rispetto alle incombenti e frettolose decisioni prese nei riguardi di quanti coloro forse son capaci di farsi rispettare più di tutti...
DELUSIONE, AMAREZZA E SOPRATTUTTO OMERTA’, ALEGGIANO A MOLFETTA IN QUESTI GIORNI.
Mi rendo conto che probabilmente, non sia molto chiaro il mio messaggio perciò vi faccio un breve sunto di quanto stanno "subendo" quei cittadini che vedono e con coscienza civile si rendono conto che non è una situazione "civile" quella che si è obbligati a vedere ogni giorno.
Sono anni che viviamo con venditori ambulanti ad ogni angolo della strada, anzi direi che in alcuni casi se si trattasse solo di angoli di strada ci si dovrebbe sentire anche fortunati, perchè nei casi peggiori si assiste a veri e propri insediamenti di interi gradini che se prima erano suoli pubblici adesso sono stati PRIVATIZZATI.
Anni ed anni di completa non curanza da parte dell'amministrazione comunale la quale ha fatto la sua magra figura quando l'8 giugno scorso vi fu un vero e proprio blitz da parte di oltre 100 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bari, i quali hanno eseguito 29 ordinanze di sequestro preventivo di beni, emesse il 26 maggio 2010 dal Gip del Tribunale di Trani, Dott. Roberto Oliveri del Castillo.
Solo così per qualche giorno abbiamo visto la nostra città libera da ogni impedimento per la circolazione delle automobili, e pulita da ogni tipo di sporcizia che i venditori lasciavano, ma cosa più importante era stato reso alla città ciò che era della città e non di privati.
Libidine, questa, che è durata ben poco perchè a distanza di pochi giorni, in seguito all'ordinanza comunale che ha voluto dare una "seconda possibilità" a quanti coloro "erroneamente" occupavano suolo pubblico ha imposto loro di esercitare la loro attività solo in determinati luoghi tali da non determinare alcun tipo di problema a nessuno.
Peccato però che "qualcuno" non ha rispettato ciò che realmente era definito nell'ordinanza sindacale, mi riferisco agli "ambulanti di via Cap. de Candia" che in seguito all'ordinanza non si sono spostati in via Cap. de Candia angolo via Giulio Cozzoli bensì all'angolo tra via Cap. de Candia e via Leonardo Mezzina causando numerosi problemi per la circolazione, rendendo assolutamente impossibile circolare nei pressi perchè occupato da ben 2 gazebo ed in più il camion completamente parcheggiato esattamente fuori dalla zona che i Vigili di Molfetta gli hanno premurosamente riservato prima con transenne, poi con strisce gialle.
Non è tutto, perchè stamane 14 agosto i Vigili hanno fatto sgomberare il tratto di marciapiede Cap. de Candia / Cap. Magrone per tracciare le nuove strisce gialle, al fine di far insediare nuovamente il venditore ambulante nel suo posto originario.
C'è allora da chiedersi:
Che fine ha fatto la legge a Molfetta? E qualora ce ne sia traccia, chi realmente la fa rispettare e la rispetta?
Mi riferisco ai "fruttivendoli" ambulanti che hanno avuto, non so come, la capacità di farsi emettere una nuova e sorprendente ordinanza in virtù della quale possono ritornare a fare i propri comodi, occupando suolo pubblico.
Io mi chiedo, ma perchè? perchè questo abuso? Cosa gli permette tale libertà che a noi altri ci viene negata in virtù del peso della legge a cui sin dalla nascita siamo stati sottoposti noi e LORO INVECE NO!!!
Sono realmente delusa in quanto cittadina ferita dalla propria città rappresentata da Antonio Azzollini che preferisce far contenti i pochi lasciando tacere i tanti che però gli son stati utili per sedere lì dove siede adesso....
Cosa ancor più spaventosa è che il Sindaco se ne è completamente infischiato delle 29 ordinanze di sequestro eseguite a mo’ di blitz in tutta Molfetta da parte di ben 100 militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari.
Posso dirlo ad alta voce, allora, che a Molfetta non vige la legge pura ma un suo disgustoso surrogato alla mercé dei forti e oserei dire dei "protetti" del Sindaco al quale vorrei ricordare che non è stato eletto solo dai 9 venditori ambulanti (ma se la matematica, almeno quella, a Molfetta non è un'opinione) il sindaco ha (col senno di poi lo dico: PURTROPPO) avuto 18.128 voti, che non penso siano tutti amici e parenti dei venditori ambulanti, ma tra quei voti c'era gente che credeva nelle sue parole e nei suoi fatti oggi solo un amaro e triste ricordo.
Per cui, rivolgendomi al nostro sindaco dico che non deve e SOPRATTUTTO non può CONSIDERARE solo i pochi o i più forti perchè LORO NON RAPPRESENTANO LA VOX POPULI, ma NOI, TUTTI GLI ALTRI, TUTTI QUEI (ADESSO) SUOI CITTADINI HANNO CREDUTO IN LEI E NALLA SUA ONESTA' DI PERSONA DI LEGGE MA SOPRATTUTTO DI UOMO.
NON SI SCORDI MAI DI QUESTO.
LE CHIEDO DI FARE IN MODO CHE NELLA NOSTRA CITTA' NON SI POSSA DIRE CHE LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI, MA DIVERSA PER ALCUNI, MA CHE SI DICA INVECE CHE LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI E BASTA.
Vi ringrazio per la cortese attenzione con la speranza che quanto io abbia riversato in questa mia mail possa essere noto a molti.
Distinti saluti».
Cittadina libera
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