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Un oceano di candidati: 35 concorrenti per un paio di poltrone La campagna elettorale per le elezioni alla Provincia e i soliti eccessi
15 giugno 2004

Qualcuno era stufo, qualcuno stanco, qualcun'altro addirittura non ce la faceva più e non faceva altro che sperare che si avvicinasse quell'ultimo, straziante, fatidico giorno in cui si pone fine alla lunga maratona di campagna elettorale che per più di un mese ha riempito, ma cosa dico riempito, ha letteralmente invaso la nostra città. Destra, sinistra, centro-destra, centro-sinistra: in questo mare di alternative si nasconde un oceano di candidati: ben trentacinque! Immaginate (e quante ce ne saranno state) la scena del povero elettore in età un po' avanzata (ma anche i giovani sono nella stessa confusione) che già confuso di per sé, si presenta davanti alle liste dei partiti i quali a loro volta sponsorizzano i loro candidati. Di sicuro la sua confusione non potrà essere diminuita, anzi con tutti quei nomi e con tutti quei partiti si rischia emicranie e capogiri! Per non parlare dei candidati. Li avete visti in giro per il paese, in comizi, incontri politici o semplicemente sui manifesti. Sì, proprio quei manifesti, i cui protagonisti non esitavano ad assolvere gruppi di “mastri attacchini” che di notte non facevano altro che sovrapporre ai poster già giacenti, quelli del loro “padrone”. Generalmente venivano ritratti con un bel primo piano e un sorriso a trentadue denti manco avessero fatto 6 al superenalotto! (Dopo il risultato elettorale, andrebbero riproposti i manifesti con le facce deluse: sarebbe fortemente… educativo). Fino a pochi giorni fa non era difficile incontrare qualche candidato alla provincia, che ti chiamava, quasi ti rincorreva per ricordarti con la gioia e la letizia tipica del periodo pre-elettorale di assolvere a quel piccolo, anzi piccolissimo diritto che ogni cittadino italiano (o quasi) ha: quello del voto. E di indirizzarlo nei confronti di chi? Chiaramente di chi in quel momento gli si dimostrava amico, magari dopo averlo ignorato per qualche anno. Ascoltando le opinioni della gente comune, di noi elettori, si è spesso sentito dire che, durante l'ultima campagna elettorale, si è cercato più di criticare senza ritegno il programma dell'avversario politico di turno che di mostrare il proprio pensiero o progetto, per far sì che la nostra città sia trattata con un occhio di riguardo anche a livello provinciale. Nel periodo appena trascorso in cui ha regnato l'amore e l'armonia, in cui le amicizie sono spuntate come funghi in un bosco dopo un'intera giornata di pioggia, e in cui il “perbenismo” l'ha fatta da padrone, c'è stato chi ti ha promesso qualcosa, c'è chi ti ha invitato a cena per discutere di “affari”, ma fortunatamente c'è stato (senza far alcun riferimento alla destra o alla sinistra) anche chi si è mosso nel concreto, contrapponendo i fatti alle parole. Persone convinte che qualcosa possa effettivamente cambiare, in meglio, almeno si spera. Alessandro de Gioia alessandro.degioia@quindici-molfetta.it
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