Un bene confiscato alla mafia diventa un centro per soggetti a rischio a Molfetta
Stoia, Minervini, Carlucci
MOLFETTA - Da immobile malavitoso a centro servizi per soggetti a rischio devianza: questa il futuro di un immobile confiscato alla mafia a Molfetta.
Un locale in condizioni fatiscenti, verrà ristrutturato e nel futuro prossimo diventerà una struttura e un centro servizi per soggetti vulnerabili a rischio devianza; all’interno della struttura infatti ci saranno uno sportello di incontro, una biblioteca, un area dedicata al sostegno scolastico e una dedicata all’interazione tra ragazzi e psicologi.
A illustrare questa trasformazione è stato il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini con l’ing. Biagio Stoia, responsabile del progetto di riqualificazione e la rappresentante dei servizi sociali Betty Carlucci.
L’immobile è situato ai civici 12 e 14 di arco Catacombe e fa quindi parte della zona settecentesca della città oltre il centro antico e si sviluppa lungo un asse longitudinale per un totale di circa 70 metri quadri suddivisi in tre ampi vani.
Allo stato attuale la proprietà, dopo anni di abbandono, risulta inaccessibile con evidenti fenomeni di umidità diffusi, pavimenti inutilizzabili e intonaci staccati.
Dopo anni, finalmente, il bene ha ottenuto il via libera dal Ministero dell’Interno nel piano operativo nazionale Pon legalità 2014-2020 grazie a cui verranno stanziati circa 270 mila euro per la riqualificazione dell’ambiente.
Il centro sarà attivo, spiega Betty Carlucci, 5 giorni su 7, di mattina come sportello di ascolto invece nelle ore pomeridiane avrà funzione di centro rieducativo attraverso percorsi di messa alla prova dei ragazzi con il monitoraggio dei servizi sociali.
Importante anche il coinvolgimento delle scuole, in concomitanza con l’inserimento il prossimo anno di ben 59 psicologi negli istituti molfettesi al fine di prestare sempre assistenza psicologica e sensibilizzare i ragazzi sull’argomento mafia.
Il progetto è oggi sostenuto da uno studio di fattibilità presentato sulla base dei rilievi fotografici e planimetrici che individuano i vari ingressi e il migliore modo di utilizzo degli spazi e entro il 2020 il servizio sarà attivo e nei prossimi giorni verrà pubblicato il bando di gara con il progetto esecutivo.
Un messaggio positivo per la città di Molfetta, dice il sindaco, che ultimamente si trova vittima di brutti episodi di cronaca; e che attraverso questi interventi può riscattare la sua legalità.
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Autore: Antonella Tatulli