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Tutti i misteri dell'Ipercoop: consegna del silenzio, ma la struttura cresce  
15 maggio 2007

L'attenzione di commercianti ed acquirenti negli ultimi tempi è puntata tutta sul Fashion District: le polemiche sull'apertura domenicale, il raddoppio ormai a buon punto, la realizzazione del parco tematico che completa il progetto originario. Non si parla, quasi non esistesse, del fatto che alla periferia della città, con conseguenze, nel bene e nel male, più incisive sulle dinamiche cittadine, è ormai a buon punto la costruzione di un complesso commerciale di notevoli dimensioni: l'Ipercoop. Tutto avviene quasi in sordina, le associazioni di commercianti, in genere attive nel far sentire la loro protesta nei confronti dell'outlet, tacciono, gli amministratori cittadini, i quali, pur ricadendo questo centro nella zona Asi, comunque dovrebbero governare i processi in atto sul territorio, dicono di saperne poco e nulla. Fra qualche mese, quando l'Ipercoop aprirà i battenti, sembrerà quasi che un'astronave nel giro di una notte l'abbia depositata nel territorio fra Molfetta e Bisceglie; i cittadini si riverseranno felici, avendo a loro disposizione un altro luogo in cui fare compere, magari risparmiando, e in cui spendere non solo denaro ma anche il loro tempo libero; i commercianti, anche o soprattutto quelli di alimentari, scopriranno di avere un concorrente assai più temibile del Fashion District, in fondo specializzato in articoli di campionario, capi di collezioni dell'anno precedente o con difetti di produzione; gli amministratori, che magari sarebbe stato necessario fare qualcosa per dare garanzie al commercio cittadino, per impedire l'ulteriore svuotarsi della città o magari semplicemente facilitare la viabilità. Sarà troppo tardi, la struttura sarà lì, così com'è, come ora è dato di sapere solo frugando fra siti, chiedendo a destra e a manca qualche informazione, recandosi sul posto a dare un'occhiata ai lavori. Eppure non si tratta di un negozietto, il “Gran Shopping Mongolfiera” che la Coop Estense sta costruendo e aprirà entro il primo trimestre del 2008, è un centro commerciale di terza generazione con 130 negozi, all'incirca 35.000 mq di superficie di vendita, una superficie coperta di 41.900 metri quadri e 80.000 mq di parcheggio, per 2500 posti auto. Una struttura realizzata su idea - sin dal 1997 – della famiglia Lacarra, proprietari della GIEM impresa di costruzioni (che sta effettuando l'opera), e di Coop Estense. La struttura, a quanto è dato di sapere, nella generale volontà, motivata non si sa bene da cosa, di tenere coperte le carte, dovrebbe essere composta da un ipermercato, che rimarrà di proprietà di Coop Estense, esteso per circa 10.000 mq. Ipermercato cui sommare la galleria commerciale di 25.000 mq., 130 negozi non alimentari disponibili, che comporranno il ventaglio del mix merceologico che è stato affidato alla Foruminvest, società specializzata nella commercializzazione e gestione di centri commerciali, con la collaborazione di Sviluppo Commerciale; sarà il secondo progetto sviluppato da Foruminvest dopo il “Gran Sasso Gran Shopping” di Teramo. Per il mega centro commerciale gli investitori hanno calcolato un bacino di utenza di circa 287.000 nei 20 minuti, senza considerare gli abitanti di Bari che si allarga a 725.000 a 30 minuti. Adiacente alla SS 16 bis che collega Bari a Foggia, con un'uscita dedicata e all'autostrada Adriatica A14, il centro commerciale con i suoi 130 negozi sarà il più grande della Puglia. A giudicare dalla piantina che alleghiamo e dalle foto scattate presso il cantiere, si presuppone che si tratterà di tre corpi di fabbrica, ad un solo piano. La struttura è già visibile, lo foto che accludiamo lo testimoniano, non c'è invece traccia di quel che pure era compreso negli accordi, cioè la costruzione di un parcheggio interrato che, diciamo così, l'Ipercoop avrebbe donato alla città per ringraziarla dell'ospitalità. Una struttura di circa 100 posti che l'Ipercoop si era impegnata con il Comune a finanziare, anche per rispondere alle esigenze di commercianti e cittadini, decongestionando il traffico in città, un parcheggio per il quale era stata indicata anche una collocazione di massima nella piazzetta Verdi. Che fine abbia fatto non si sa, non ne ha notizie l'assessore alle Attività Produttive, La Grasta, che Quindici ha interpellato, e che è responsabile del settore. “L'Ipercoop si insedierà nella Zona Asi, un'area per cui noi non facciamo altro che ricevere le varianti in corso d'opera, l'ultima riguardava uno dei tre fabbricati, diminuendo la dimensione di uno e aumentata la superficie dell'altro, per rispondere alle richieste di attività. Oltre a questo mi arrivano informazioni sull'autorizzazioni per i Vigili del fuoco, non so nulla neppure delle procedure necessarie per ottenere la gestione delle varie attività commerciali”. Meno di un anno all'apertura dell'Ipercoop, ancora molto da scoprire.
Autore: Lella Salvemini
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