E' una chiamata alle arti! Il Teatrermitage lancia una nuova sfida proprio mentre si prepara a festeggiare un compleanno importante. Sono infatti trascorsi vent'anni dalla sua costituzione e quell'idea che nel lontano 1985 spinse il nucleo fondatore a creare un'associazione che raccogliesse attorno a sé gli spiriti creativi del territorio in grado di generare cultura, teatro ed arte in genere, è ancora viva.
Il cammino compiuto da allora è stato tutto in salita, ma di strada se n'è fatta tanta. Il bellissimo ed ardito spazio in Via San Benedetto è stato per diversi anni contenitore di spettacoli di ottimo livello artistico.
Teatro. Moltissimi attori, oggi di fama, hanno calcato le scene di quel suggestivo luogo: da una giovanissima Sabina Guzzanti, ad un timido Marco Paolini, per citarne alcuni, oltre a mostri sacri come Arnoldo Foà, Valeria Valeri, Micaela Esdra, Lucia Poli e tanti altri.
E teatro ragazzi. A Molfetta il Teatrermitage è stato il primo ad aprire una stagione dedicata ai ragazzi, in uno spazio teatrale tutto per loro con rassegne di raffinati spettacoli anche di propria produzione. Quest'attenzione particolare verso i più piccoli è rimasta l'elemento trainante ed il fulcro delle attività successive. E ancora musica, jazz fondamentalmente. I migliori musicisti pugliesi oggi sulla scena nazionale si sono esibiti davanti a un variegato e folto pubblico sempre di qualità. E poi cinema, laboratori creativi, espressivi, teatrali, rivolti a ragazzi, adulti, docenti e molto altro ancora.
Una fucina inesauribile di idee, di incontri e scambi tra artisti, di produzioni, che hanno coinvolto tanta gente, davvero moltissima, proveniente da città non sempre vicine a confermare l'idea che la cultura “muove” gli spiriti e li eleva. Ci sono stati, è vero, tempi bui in cui le ambizioni hanno ceduto il passo alle difficoltà economiche. La cultura, si sa, non paga. Ma fortunatamente la forza delle idee, l' impegno, lo spirito mutualistico, i tanti sacrifici e molto coraggio hanno permesso di risalire la china. Chiusa la stagione di Via San Benedetto, abbiamo aperto nel 1995 uno spazio più piccolo ma sempre attrezzato in via Pia dove ancora risiediamo e da dove siamo ripartiti.
In questi anni l'attività organizzativa di spettacoli si è meglio strutturata e consolidata con la promozione di molte rassegne teatrali per ragazzi e anche per adulti, raccogliendo sempre ottimi consensi di pubblico e di critica e raggiungendo anche prestigiosi traguardi a livello nazionale con il Festival “Ti fiabo e ti racconto”, indiscusso fiore all'occhiello del Teatrermitage ma soprattutto della città di Molfetta.
E' stata inoltre sviluppata e perfezionata la produzione teatrale di spettacoli per ragazzi e l'attività didattica di formazione per docenti e studenti, implementando le sinergie con le scuole, interlocutrici privilegiate nel processo di educazione al teatro. Sono decine di migliaia i giovanissimi spettatori che in moltissime città (anche del Nord!) hanno visto in questi anni i nostri spettacoli: “Arlecchino uno e bino”, “Antuono, asino d'oro”, “Alice”... per ricordarne alcuni. Ci auguriamo di aver lasciato in quei tanti un piccolo segno e di averli fatti sognare.
Il teatro è magico, ma non solo. Il teatro è fondamentalmente educativo.
In questa direzione si è mosso il lavoro didattico svolto in moltissime scuole della regione con spettacoli e numerose proposte di formazione rivolte ai docenti e con i laboratori teatrali per alunni.
Anche il cinema occupa da diversi anni un ruolo molto importante nelle nostre attività. Dall'organizzazione di rassegne di cinema d'essai per ragazzi (“Extraordinarie Visioni”) siamo passati alla realizzazione e produzione di cortometraggi (”Quarantagradi” “Uottadei” “I.D.A.”) con risultati che hanno superato ogni nostra aspettativa ottenendo anche lusinghieri riconoscimenti nazionali all'interno di festival dedicati e di trasmissione televisive sui canali Rai.
Tutto questo grazie al lavoro incessante di persone che credono nella validità dei progetti educativi e grazie al contributo imprescindibile di professionisti che, rifuggendo dall'improvvisazione, in questi anni di impegno si sono formati sul campo.
Oggi la nostra esperienza confluisce in una realtà formativa innovativa, che affonda le sue radici in un humus fertile qual è quello della nostra città, nel progetto del Piccolo Teatro Instabile: uno spazio in cui tutti, bambini ed adulti, possano sperimentare le arti espressive.
Una scuola di teatro e di cinema principalmente, con un'idea forte di fondo: la continuità. Non laboratori “mordi e fuggi”, ma percorsi graduati e progressivi condotti da esperti del cinema, del teatro, dell'animazione.
Progetti e itinerari educativi calibrati in base all'età e a specifiche esigenze.
Si parte da uno spazio dedicato ai più piccoli, 4-11 anni, con tre diversi moduli graduati (per tre diverse fasce d'età) di alfabetizzazione teatrale: dalla riflessione sulla teatralità istintiva alla sperimentazione dei meccanismi della finzione, dal gioco delle imitazioni alla precisione comunicativa, dal lavoro sul corpo all'utilizzo espressivo della voce. Il tutto sperimentato in forma di gioco recuperando la valenza ludica del teatro ben evidente nella tradizione linguistica di altre culture europee dove i diversi aspetti dell'attività teatrale rimandano a termini come play, jueco, jouer, spielen, ecc. Questo spazio prevede anche atelier creativi e cicli di letture animate, condotti da esperti animatori, autori ed illustratori, nell'intento di avvicinare i piccoli partecipanti alla lettura.
La scuola di teatro prosegue con il quarto modulo per i ragazzi dai 12 ai 14 anni imperniato sull'approccio leggero all'analisi e alla creazione di strutture drammaturgiche in cui siano riconoscibili i personaggi e il sistema in cui agiscono. Per questa fascia d'età è previsto anche il laboratorio “Video & cartoons” che in un contesto ludico permetterà di apprendere le prime cognizioni legate all'utilizzo dell'audiovisivo come linguaggio espressivo e di realizzare un breve filmato in cui saranno impegnati i giovanissimi cineasti.
Finalmente quindi anche una “scuola di teatro” e una “scuola di cinema” accanto a quelle di danza e di musica, che potranno essere oggetto di richieste dei nostri ragazzi ai loro genitori!
Gli spazi 15-20 anni e quello oltre i 20 anni offrono diverse opportunità.
Nell'ambito delle arti visive è strutturato un percorso che, sulla lunghezza di tre moduli, fornisce le competenze e le conoscenze per affrontare con cognizione di causa il mondo del film-making, ovvero del “fare cinema” nella sua accezione più contemporanea: digitale e indipendente.
Il “filmaker” è oggi una figura nuova ed in continua evoluzione che, forte di una preparazione eclettica e trasversale, si prefigura come il moderno artigiano del mezzo filmico, intendendo con questo termine tutto ciò che fonda la propria comunicatività sul linguaggio audiovisivo: cinema, videoarte, televisione, documentaristica, pubblicità.
Due moduli separati, di foto-videografia e di editing-compositing digitali, forniranno le competenze tecniche-tecnologiche necessarie ad affrontare le fasi di produzione e postproduzione di un prodotto filmico. Il terzo modulo è il culmine e il complemento dei due precedenti poiché utilizza le competenze acquisite convogliandole all'interno della capacità progettuale, artistica ed espressiva del filmaker. Sceneggiatura, direzione, linguaggio cinematografico sono l'oggetto dello studio all'interno di una dimensione laboratoriale che stimoli le capacità individuali e fornisca una esperienza concreta di produzione di un oggetto filmico.
Il settore teatro per queste due fasce d'età propone percorsi ancora graduati con un laboratorio teatrale, in cui al recupero ad un livello più alto delle tecniche di base si aggiungono i segmenti della improvvisazione, della creazione del personaggio e della messa in scena. Competenze queste che saranno ulteriormente sviluppate nel laboratorio di formazione dell'attore teso a fornire una preparazione adeguata a chi intenda intraprendere l'esperienza dell'attore. Al Teatrermitage si sono formati diversi attori che oggi recitano in compagnie pugliesi. Uno di loro è addirittura approdato al Piccolo Teatro di Milano e oggi lavora con i migliori registi italiani.
Per i giovani che, invece, vogliano migliorare le loro performance comunicative ed espressive abbiamo previsto un corso di dizione.
Discorso a parte merita lo spazio riservato ai docenti. Si è infatti ritenuto opportuno proporre loro un contenitore dedicato, nel quale poter apprendere tecniche e metodologie di lavoro da applicare immediatamente in ambito scolastico.
Sono proposti infatti corsi di formazione di lettura ad alta voce e lettura espressiva, (per salvaguardare il patrimonio fonatorio, per potenziarne le capacità, per una più espressiva lettura dei testi e per imparare a trasmettere il piacere della lettura) e laboratori sul linguaggio teatrale (per conoscere e appropriarsi dei codici espressivi del teatro e per utilizzarli in sede scolastica…).
Nel dominio delle arti visive si propongono ai docenti due distinti percorsi di formazione, uno sul linguaggio filmico ed uno sull'uso dell'audiovisivo nel contesto didattico. Il primo mira a fornire gli strumenti teorici e pratici per decodificare il linguaggio filmico allo scopo di meglio utilizzare il cinema come supporto alla didattica. Il secondo compie il percorso opposto analizzando i metodi, le tecniche e le pratiche di codifica di un oggetto filmico all'interno di un contesto scolastico allo scopo di produrre, insieme agli studenti, filmati in animazione, in fiction o documentari. Si prevedono corsi distinti per docenti di scuola elementare e media inferiore e per quelli di scuola superiore.
Le attività saranno curate per il teatro da Vito d'Ingeo, regista, formatore e direttore artistico dell'intero progetto e da Giulia Petruzzella, educatrice teatrale ed attrice, e per il cinema da Girolamo Macina, filmaker ed esperto in didattica cinematografica.
I corsi, per esigenze didattiche, prevedono un numero limitato di partecipanti. Le attività inizieranno il 3 novembre e si svolgeranno presso la sede del Teatrermitage.
Nasce dunque un nuovo contenitore culturale in cui tradizione, professionalità ed esperienza saranno la linfa di percorsi educativi e formativi, ma soprattutto creativi nella convinzione che nutrire la mente è anche nutrire l'animo.
Eugenia Spaccavento
Teatrermitage