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Tragedia lavoro Molfetta, gli assessori regionali Caroli e Minervini: "Serve cultura della sicurezza"
09 aprile 2014

MOLFETTA - L’assessore regionale al Lavoro Leo Caroli (nella foto del nostro Mauro Germinario) è stato sul posto della tragedia presso l’azienda Di Dio di Molfetta dove ieri mattina sono deceduti due lavoratori e ha incontrato i titolari della ditta e gli operatori delle forze dell’ordine impegnati nei rilievi. “Turba il fatto – spiega Caroli - che il lavoro che dovrebbe produrre vita ancora una volta ha prodotto morte. E’ inaccettabile: si lavora per vivere”.

“Ed è insostenibile il pensiero di chi ha perso in sol colpo marito e figlio. Per questo sono vicino alla famiglia e ai conoscenti delle vittime. Ho apprezzato il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, insieme a Spesal e Arpa e agli inquirenti. Ma dopo aver visto i luoghi, sono sempre più convinto che la fatalità non esista: la sicurezza di ripetere i gesti sul lavoro non può giustificare l’assenza di dispositivi di protezione. Queste tragedie che si ripetono non sono incidenti imprevedibili, ma il frutto della mancanza di cultura della sicurezza. Nonostante la Puglia in questi ultimi anni abbia ridotto in maniera significativa il numero degli incidenti sul lavoro, quanto fatto da tutti non basta ancora.

E anche il lavoro di Inail, Asl, e Ispettorato del Lavoro è stato prezioso per la prevenzione. Infatti in Puglia nel 2013 abbiamo registrato un calo del 14% degli incidenti mortali contro il calo dell’8% circa a livello nazionale. Per questo abbiamo il dovere di interrogarci su cosa fare di straordinario per prevenire e informare visto che gli sforzi ordinari – come la nostra legislazione regionale sul lavoro, appena aggiornata - non bastano”.

“Per questo – conclude l’assessore - facciamo una proposta: se nel settore pulizia vasche, cisterne e silos continuano gli incidenti mortali, vorremo censire le aziende dotate di impianti per la pulizia di questi contenitori e immetterle in un percorso di formazione obbligatoria. E le aziende che non si sottoporranno ai corsi di formazione – che partiranno grazie all’accordo con l’Arpa e gli assessorati alla sanità e alla formazione – potrebbero essere colpite con il ritiro delle licenze. L’assenza di cultura della sicurezza è sinonimo di mancanza di cultura della legalità che soprattutto ne mondo del lavoro si traduce in indifferenza alle spese per dispositivi di sicurezza e formazione del personale e quindi in indifferenza alle spese contrattuali e contributive”.

Anche l’assessore alla Cittadinanza sociale, Guglielmo Minervini si è associato al cordoglio per le vittime e si è dichiarato “sconcertato per la vicinanza anche fisica al luogo della tragedia della Truck Center, quando morirono cinque persone in un incidente del tutto simile a quello di oggi. Sono accadimenti che turbano l’intera comunità di Molfetta e che non possono far altro che farci riflettere sulla mancanza di cultura della sicurezza nonostante i terribili precedenti”.

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