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“Tra cielo e terra”, Mostra personale di Maria Bonaduce a Molfetta
12 dicembre 2018

 MOLFETTA - Vernissage venerdì 21 dicembre ore 18 per “Tra cielo e terra”, Mostra personale di Maria Bonaduce, a cura dell’associazione AS.SO art nella Chiesa Santa Maria del principe detta anche “Chiesa della morte” nel centro storico di Molfetta (nelle vicinanze di Piazza Municipio).
La Mostra è visitabile dal 21 al 27 dicembre tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle  18 alle 21.

In occasione dei festeggiamenti del Natale molfettese 2018: “Il Natale tra saperi e sapori” l’associazione AS.SO art in collaborazione con il comune di Molfetta ospita nella chiesa Santa Maria del principe anche detta Chiesa della Morte una personale dell’artista Maria Bonaduce intitolata: “Tra Cielo e Terra”.  In esposizione ci saranno installazioni con opere sulla natività di Cristo in parallelo con acquerelli che rappresentano la città di Molfetta. L’artista, nota paesaggista, da diversi anni si dedica all’Arte Sacra con numerose opere pubbliche in varie città italiane ed estere.

Infatti possiamo ammirare alcuni suoi dipinti e vetrate istoriate nelle chiese molfettesi di S. Domenico, S. Bernardino e Immacolata, nel Seminario Vescovile e nella biblioteca del Seminario Regionale.

“Una frase di Giovanni Damasceno sembra guidare la mano della pittrice: “riproduci la sua forma su di un quadro, ed esponi alla vista Colui che ha accettato di essere visto. Di Lui riproduci l’inesprimibile condiscendenza…”.

Osservando le opere esposte vi è una costante “la Luce” intesa come presenza del Divino nelle cose del mondo. Ci piace, a tal proposito riportare uno stupendo passaggio di Basilio il Grande (329-379) tratto dal suo Hexaemeron in cui viene dipinto un ritratto incantato del cosmo chiamato all’esistenza dalla Parola:

“Luce” fu la prima parola di Dio, il primo suono creatore di evento: con essa “dissipò” le tenebre, allontanò la tristezza, illuminò il cosmo, rivestì ogni cosa di un aspetto gradevole e giocondo. L’aria stessa brillava, o meglio tratteneva in sé tutta la luce inviandone grandiose inondazioni per tutta la sua estensione. Dopo l’apparizione della luce anche il cielo divenne più giocondo e le acque più limpide, non soltanto accogliendo la luce, ma anche riflettendo in ogni punto con innumerevoli scintillii…

“Sia Luce” (Gen 1,3), e il comando era subito attuato, così fu creato qualcosa di cui la mente umana non può immaginare nulla di più giocondo e di più bello…”. E Dio vide che la luce era bella” (Gen 1,4)” (Hexaemeron, 2,7)”. (S.E. Mons. Felice Di Molfetta).

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