Tommaso Minervini sindaco di Molfetta: grande festa ma pesa il non voto di tanti
MOLFETTA - Si è chiusa con una affluenza che ha si è fermata al 44,79% (contro il 60,62% del primo turno), il dato più basso nella provincia di Bari (Giovinazzo 61,53%, Terlizzi 52,26%, Santeramo in Colle 53,94%) la competizione elettorale che ha decretato l’elezione a sindaco di Tommaso Minervini.
Poco dopo la mezzanotte, delineatasi chiaramente la vittoria al ballottaggio, i suoi sostenitori hanno lasciato il comitato elettorale di corso Umberto e hanno raggiunto piazza Municipio per fare festa.
Una festa che è diventata apoteosi quando in piazza è arrivato lo stesso Tommaso Minervini, il quale, con un pizzico d’orgoglio, ha rivendicato la partecipazione e il coinvolgimento del «capitale umano di questa città, le risorse sinceramente della partecipazione democratica hanno detto che si chiude una stagione di tipo oligarchico, che parte dall’alto. Dal basso è partita questa forma di cambiamento, con la prospettiva di avere i giovani come primo obiettivo».
A Quindici ha dichiarato: «Sono contento di questa vittoria, non tanto per me quanto per questa massa di gente (il riferimento è ai suoi sostenitori – n.d.r.), questo insieme di persone che hanno, uno accanto all’altro, costruito questo grande processo di partecipazione».
«Comincia una nuova fase di lavoro e di pacificazione della città – ha proseguito – faccio i miei auguri e le mie congratulazioni all’avv. Isa De Bari per il buon risultato ottenuto. Noi cominciamo a lavorare e saremo disponibili ad accogliere i suggerimenti costruttivi di ogni parte dell’opposizione, sia di quella di destra che di quella di sinistra, perché a noi interessa far riprendere lo sviluppo in questa città col metodo della partecipazione democratica».
Non a caso aggiunge: «Sono contento per la grande partecipazione di tanti giovani e di tante donne per questa tornata elettorale che finisce ora e domani comincia il lavoro».
Nulla trapela per quanto riguarda la composizione della nuova giunta (dalla quale dipenderanno anche le presenze in Consiglio comunale: se alcuni degli eletti dovessero entrare nella squadra che affiancherà il Sindaco, si libererebbero seggi per i primi dei non eletti): «Non abbiamo parlato per niente di squadra o di incarichi. Abbiamo solo pensato alla partecipazione e a vincere».
Il risultato delle urne, però, comporta anche qualche riflessione, così come, del resto, ha dichiarato a "Quindici" Nicola Piergiovanni, ex presidente del Consiglio comunale e il più votato tra i candidati consiglieri della coalizione vincente: «è una bella vittoria per la quale tutta la coalizione ha lavorato. Adesso dobbiamo riappropriarci del rapporto con i cittadini, perché il dato dell’astensione mi spaventa moltissimo e non deve spaventare solo me, come partito, ma tutti quanti».
Il dato dell’affluenza (44,79%), infatti, è notevolmente inferiore a quello registrato per le amministrative del 2013, quando al secondo turno si recò alle urne il 58,90% degli aventi diritto al voto.
Al calo di elettori si aggiunge un elevato numero di schede bianche e nulle: nel 2013 furono registrate 98 schede bianche e 288 schede nulle (totale 386), ieri quelle bianche sono state 267 e quelle nulle 672 (totale 939). «Quasi mille schede nulle – sottolinea Piergiovanni – sono un dato preoccupante. I cittadini di Molfetta sono lontani dalle Istituzioni e dobbiamo lavorare su questo binario, riportarli vicino alle Istituzioni».
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Autore: Isabella de Pinto