Incapacità e spreco di denaro pubblico e i vandali sempre in azione. Una denuncia di Federico Ancona: l’abbandono del Park Club
MOLFETTA – Ancora una denuncia dell’incapacità amministrativa e dello spreco di denaro pubblico a Molfetta. Si tratta del Park Club ancora una volta abbandonato ai vandali, che sono diventati protagonisti a Molfetta.
La denuncia è di Federico Ancona: «Oggi è una stupenda giornata di sole e caldo.
Tanti molfettesi e qualche turista si sono riversati verso il mare. Ecco come si presenta uno dei pochissimi accessi pubblici che sono raggiungibili a piedi, in città. L'ex Park Club.
Affidato come altri spazi pubblici a imprenditori senza scrupoli che non hanno la minima idea di cosa voglia dire gestire uno "spazio pubblico" e lo hanno dimostrato. Così come chi amministra cultura e turismo non lo aveva mai fatto prima d'ora. Allora qual è stato il criterio di affidamento? Penso che dopo le intercettazioni e le indiscrezioni delle indagini in corso in carico all'amministrazione tutti possano dedurlo.
Aldilà delle responsabilità penali.
Lo stesso vale per il parco Baden Powell, la Cittadella degli Artisti, l'Anfiteatro di Ponente e via dicendo. Gli spazi pubblici culturali e naturalistici della città marciscono nell'incuria e nell'abbandono dopo essere stati depredati da chi ha beneficiato dei milioni di euro di soldi pubblici spesi per rimetterli a posto. Adesso ci saranno Battiti ed il Molfest, altre astronavi che ci costeranno centinaia di migliaia di euro, il cui solo scopo è distrarre i cittadini dai veri problemi, con soldi che potevano invece servire ad una politica culturale e turistica diversa.
Anche perché se si pensa di attirare gente con queste manifestazioni e poi la città si presenta in tal modo non ha minimamente alcun senso.
Spero che chi si sta organizzando per costruire un’alternativa non si faccia abbindolare da questi eventi come ho visto l'anno scorso. Se alternativa deve davvero essere. Spero in un moto d'orgoglio di cittadini consapevoli, artisti, operatori culturali e turistici. Meglio tardi che mai.
Mi impegnerò a porre queste questioni in cima all'agenda delle discussioni pubbliche, perché è su questo che si marca la differenza principale tra due idee diverse di città e del suo modello di sviluppo.
Come a differenza di altri, che hanno preso i contentini da questo sistema in cambio del silenzio o come chi si professa alternativo solo fuori dalla propria dimensione, io ho sempre fatto.
Pagandone sempre dazio».
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