TERLIZZI - I militari della Tenenza Guardia di Finanza di Molfetta, hanno sequestrato nella città di Terlizzi 400 grammi di cocaina, bilancini di precisione e attrezzature varie per il confezionamento dello stupefacente.
La cocaina che, immessa sul mercato, avrebbe fruttato almeno 30mila euro, è stata scoperta all’interno di un garage prefabbricato nella disponibilità di un pregiudicato del posto, il 39enne P.M., che gestisce un’attività di vendita al minuto di piante e fiori. Il pregiudicato è stato arrestato rinchiuso nel carcere di Trani a disposizione dell’autorità giudiziaria, per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Altri due soggetti sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per aver sottratto prodotti petroliferi dal pagamento dell'accisa sugli oli minerali, nonché per omessa denuncia di materie esplosive o infiammabili.
L’attività illecita di spaccio veniva dunque occultata dall’attività lecita di vendita dei fiori. La droga è stata rinvenuta, come spiegato in conferenza stampa dal colonnello Giuseppe Cardellicchio (nella foto da sinistra seduto con il maresciallo Sergio Valente), in uno dei 27 box prefabbricati situati su un’area di circa 5mila mq nei pressi del cimitero di Terlizzi, dove effettivamente avveniva l’attività di spaccio. Le indagini sono iniziate dopo che i finanzieri della tenenza di Molfetta hanno notato un gran via vai di giovani e meno giovani, specialmente nelle ore serali, nella zona del cimitero. L’area dove avveniva lo spaccio era protetta da un sistema di video sorveglianza, oltre ad essere un’area completamente recintata e protetta da alcuni cani da guardia delle razze più pericolose.
L’operazione, è stata coordinata dal Sostituto Procuratore del Tribunale di Trani dott. Fabio Buquicchio e dal capo della procura Carlo Maria Capristo.
Nell’ambito dello stesso servizio sono stati rinvenuti e sequestrati dai militari circa 3mila litri di gasolio cosiddetto “agricolo” ad uso agevolato di provenienza illecita, contenuto in due cisterne prive di autorizzazioni ai fini della sicurezza ed un’attività di autocarrozzeria completamente abusiva, oltre al rinvenimento di 4 lavoratori “a nero” sui quali al momento sono ancora in corso accertamenti.
Le indagini dei finanzieri continuano per accertare la provenienza della sostanza stupefacente.
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