MOLFETTA - La Sórtë, la Frëttùnë e u Calcëngùle. Per quanti non lo sapessero i tre sostantivi in vernacolo molfettese erano utilizzati (la tradizione si conserva solo in alcuni nuclei familiari) per indicare le tre orecchiette più grandi, e per questo bene augurali, che le casalinghe di un tempo usavano fare a mano in preparazione del pranzo del dì di festa.
Il significato, che per tale occasione ci è stato documentato dallo storico prof. Marco Ignazio de Santis, va rintracciato nei termini attuali destino, fortuna e raccomandazione, a detta degli antichi elementi necessari per una vita piena di gratificazioni.
Passione e Tradizione, associazione culturale da sempre impegnata nella riscoperta e valorizzazione dei messaggi più arcaici della nostra storia locale, ha voluto intitolare cosi la sua prima Sagra dell’orecchietta molfettese, pilastro della nostra cucina. La manifestazione si terrà sabato 31 a partire dalle ore 21 e come ormai da consuetudine per gli eventi “targati” Passione e Tradizione, si svilupperà sul suolo di Piazza Mazzini e, per l’occasione, nel contesto della Notte Bianca realizzata dall’associazione La Voce di Sant’Andrea che terrà sveglio il centro cittadino fino a notte inoltrata.
Ma la serata di Passione e Tradizione non sarà solo dedicata all’arte culinaria e ai sapori molfettesi poiché ad allietare i presenti ci penseranno le musiche e i canti della tradizione locale eseguiti dall’Ensemble Fabulanova di Molfetta che coinvolgeranno l’intera piazza Mazzini. Lungo un tratto di corso Dante, infine, saranno esposte numerose vespe storiche e d’epoca a cura del Vespa Club di Bari.
Il manifesto dell’evento è, come di consueto, realizzato dal prof. Pasquale Modugno.