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Sulla linea di partenza i lavori per il nuovo porto della città L'11 dicembre il nome dell'impresa che realizzerà l'opera
15 novembre 2006

Ancora un passo avanti nel lungo e tortuoso iter per la realizzazione del nuovo porto commerciale della città, opera fortemente voluta dal sindaco Antonio Azzollini e per la cui realizzazione lo stesso primo cittadino, nella passata legislatura, da Presidente della Commissione Bilancio del Senato, riuscì ad ottenere un cospicuo finanziamento statale, pari a circa 70 milioni di euro. Ed ormai, per l'inizio dei lavori di una infrastruttura che certamente “cambierà la storia di Molfetta” – come sostenuto da Azzollini, nel corso del suo comizio all'Odeon - non bisognerà attendere molto. E' stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea dello scorso 25 ottobre l'avviso pubblico dell'appalto integrato per l'affidamento dei lavori che, così come previsto nel medesimo bando di gara, scadrà il 7 dicembre. Poco più di un mese, dunque, per le più importanti imprese, italiane ed europee, specializzate nel settore della costruzione di grandi infrastrutture, per presentare la propria offerta ed aggiudicarsi la realizzazione di un'opera del valore di circa 62 milioni di euro. E' stata infatti stabilita in 61.759.014 euro la base d'asta rispetto alla quale le imprese che parteciperanno alla gara di appalto dovranno presentare l'offerta: chi si impegnerà a realizzare l'opera ad un prezzo inferiore rispetto a quello fissato, vincerà la procedura ad evidenza pubblica. E' stata dunque scelta, tra le diverse modalità di aggiudicazione dei lavori, quella “al massimo ribasso”, al fine di evitare – così come spiegato dal primo cittadino – dubbi o incertezze di alcun genere: “La nostra – ha detto ancora Azzollini – è una scelta di assoluta ed adamantina trasparenza. Dimostriamo con i fatti che non abbiamo altro interesse che non sia quello del bene della città: chi presenta l'offerta più bassa, si aggiudica i lavori”. Non c'è trucco, non c'è inganno, dunque. “Abbiamo respinto al mittente con fermezza le richieste di chi voleva proporci soluzioni diverse, come, per esempio, quella della offerta economicamente più vantaggiosa, soluzione che avrebbe potuto prestarsi ad equivoci o contenziosi. Non abbiamo tempo da perdere”. L'apertura delle buste contenenti le diverse offerte, avverrà il prossimo 11 dicembre, alle ore 10, presso Palazzo di Città durante quella che il sindaco immagina come una vera e propria “festa pubblica” alla quale ha invitato, oltre che esponenti istituzionali e rappresentanti dell'informazione locale, anche tutti i molfettesi per condividere “un momento che entrerà nella storia cittadina”. Da quel momento l'impresa che si sarà aggiudicata l'appalto avrà a disposizione 1400 giorni per completare i lavori di realizzazione del nuovo molo commerciale. Circa quattro anni, dunque, per stravolgere completamente l'attuale porto e cambiare radicalmente la stessa fisionomia della città. Un solo dato basti a far capire di cosa stiamo parlando: l'impresa che si aggiudicherà i lavori dovrà garantire di avere a disposizione una o più cave al fine di smaltire i rifiuti inerti (terra, rocce e fanghi) che deriveranno dall'opera di dragaggio dei fondali e che si stimano possano ammontare a 350.000 metri cubici. Più o meno quanto una collina di medie dimensioni. Come noto toccherà all'impresa anche la progettazione esecutiva, oltre che la realizzazione, dei lavori di ampliamento del porto commerciale che consisteranno in opere di difesa dal moto ondoso, dragaggi, opere marittime perimetrali interne, opere stradali e civili per le attività portuali, impianti idrico-sanitari, fognari, antincendio, di gas metano, di climatizzazione ed elettrici oltre agli arredi ed alle segnalazioni marittime. Insomma, siamo davvero alla vigilia di una svolta epocale per Molfetta i cui impatti socio-economici sono, però, tuttora al centro di divergenti valutazioni. Se da un lato, infatti, l'amministrazione comunale sostiene che dalla realizzazione di quest'opera deriveranno solo ricadute positive per la città, dall'altro una vasta rete di associazioni, partiti e singoli cittadini avanzano, al riguardo, molti dubbi. Agenda XXI accusa: nessuna partecipazione dei cittadini ad una scelta così importante A tal proposito, nei giorni scorsi, il coordinatore locale del Forum Agenda XXI (organismo che riunisce tutte le realtà, istituzionali e non, che operano sul territorio con lo scopo di divulgare la cultura di uno sviluppo sostenibile), Domenico Delle Foglie, ha inviato una lettera al presidente della Regione, Nichi Vendola, all'assessore regionale all'urbanistica, Angela Barbanente, e allo stesso sindaco Azzollini, con la quale segnala come l'amministrazione comunale abbia omesso di avviare un processo partecipativo al fine di condividere con la città una scelta di tale impatto sulla medesima: “Ritengo inaudito – sostiene Delle Foglie – che si sia sin qui proceduto ignorando totalmente le numerose e ripetute istanze del Forum Agenda XXI locale per garantire una diretta partecipazione della cittadinanza al processo di definizione delle scelte progettuali inerenti le future trasformazioni del bacino portuale molfettese, un'opera che varierà in maniera consistente gli equilibri economici e ambientali cittadini”. Per questo, nella medesima lettera, il coordinatore locale di Agenda XXI chiede di attivare “un gruppo di lavoro permanente con l'obiettivo di garantire la diretta, continua e sistematica immissione dei contributi degli stakeholders locali (e, più in generale, dell'intera cittadinanza), nelle varie fasi del processo di definizione e di attuazione delle politiche di sviluppo e di gestione del nuovo porto, nonché la produzione di indirizzi operativi finalizzati a garantirne lo sviluppo sostenibile e duraturo, realizzando una completa integrazione paesaggistico-ambientale-economico-sociale-culturale dell'opera”. A tale istanza è giunta, poco dopo, una risposta da parte dell'assessore regionale all'Urbanistica, Angela Barbanente che, però, si è limitata a rilevare come “la partecipazione al processo decisionale locale da parte di cittadini e gruppi interessati sia tra i doveri delle amministrazioni (come quella di Molfetta, ndr) aderenti alla Carta di Aalborg, ma è ancora procedura eccezionale”. Ma la più chiara risposta alle istanze avanzate dal coordinatore di Agenda XXI è giunta, anche se in maniera indiretta, direttamente dal primo cittadino che, nel corso del suo comizio all'Odeon per i primi cento giorni di amministrazione, ha tuonato: “Non si illuda nessuno di poter ostacolare il processo di realizzazione della più grande opera infrastrutturale nella storia di Molfetta. Non ci sarà modo di fermarci perché siamo determinati a portare questo progetto a termine e lo faremo”. Un avvertimento a quanti, anche nelle altre istituzioni, vorrebbero fermarsi un attimo a riflettere su quale città ci troveremo a vivere tra qualche anno. Ma non c'è più tempo: “le magnifiche sorti e progressive” del nuovo porto sono ormai dietro l'angolo.
Autore: Giulio Calvani
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