Successo della Notte Nazionale dei Licei Classici a Molfetta: quando la letteratura abbraccia l'arte e la scienza
MOLFETTA - Dopo il successo della prima edizione, è tornato anche quest'anno l'appuntamento con la Notte nazionale dei Licei Classici. Sono più di 200 i licei che vi hanno aderito, organizzando diverse attività che vedevano i ragazzi impegnati in prima persona con l'aiuto dei docenti. Un'iniziativa molto impegnativa ma che sta diventando un "must" perché molto amata dai ragazzi, rappresentando un'alternativa alle classiche lezioni in classe, ma anche dai professori i quali, se in un primo momento ripetono a se stessi che questo sarà l'ultimo anno data la mole di lavoro, poi sono i primi ad essere soddisfatti dal risultato del lavoro e dalla bravura dei loro ragazzi.
Anche il Liceo Classico "L. da Vinci" di Molfetta, guidato dalla Dirigente, prof.ssa Margherita Anna Bufi, vi ha partecipato per il secondo anno consecutivo aprendo le porte del suo edificio a genitori, ex alunni e curiosi, invitandoli ad assistere a sperimenti scientifici, proiezione di filmati, letture, concerto, balletti e tanto altro. Il tutto condito con la solita forte passione per la cultura e con il sano divertimento che anima gli studenti di questa scuola. "Una fucina di idee" questo il tema scelto dai ragazzi per questa seconda edizione.
Suggestivo è stato il coro che ha accolto il pubblico all'ingresso dell'edificio. Un gruppo di ragazzi rappresentanti l'esercito spartano, accompagnato da due ali di ragazze ai loro lati, stoici sotto la pioggia battente, hanno recitato a memoria in esametri i versi 553-565 del VIII canto dell'Iliade. La pioggia (elemento non previsto) il gioco di luci e di suoni ottenuto grazie all'alternanza di versi sussurrati e versi pronunciati più forti hanno fatto da perfetto antipasto per tutto quello che poi sarebbe avvenuto all'interno.
Perfetto il connubio tra letteratura e scienza: Lucrezio, autore latino del I sec a.C. ha introdotto gli esperimenti di ottica, con gli antichi strumenti custoditi nel museo del Liceo, parlando della sua opera più famosa il "De rerum natura", testo andato perduto per moltissimo tempo e poi ritrovato in un monastero tedesco da Poggio Bracciolini nel 1417. Un dialogo tra Socrate ed un suo discepolo, riguardante il suo famoso metodo filosofico ed il suo "so di non sapere" che sta alla base di quella fame di conoscenza che ognuno di noi dovrebbe sempre alimentare, ha invece introdotto gli interessanti esperimenti di elettrostatica (Electrostatic experiments); i ragazzi si sono misurati con la spiegazione dei fenomeni in inglese, mantenendo una chiarezza espositiva degna di nota. E' stato un dialogo tra Dante e Beatrice, curato personalmente dai ragazzi, ad aprire la spiegazione del significato ed uso delle sfere armillari, supportati anche da una serie di opere d'arte di diverso periodo che raffiguravano questi oggetti scientifici. Infine, bellissima l'esperienza scientifico-letteraria nel Planetario, perla rara tra gli strumenti scientifici moderni.
Fa riflettere invece, visto il particolare periodo storico che stiamo vivendo, la proiezione del filmato "Il rimpianto dell'amarezza", regia di Edoardo Winspeare, vincitore del concorso nazionale sulla Prima Guerra mondiale. Il cortometraggio, che parte dalla storia di Mauro Marzocca, un ex alunno del Liceo Classico di Molfetta, arruolato nell'esercito italiano e morto durante il conflitto mondiale, mette a confronto questo studente del secolo scorso con quelli d'oggi. La storia, a distanza di un secolo, sembra ripetersi e questo corto vuole nel suo messaggio finale fare da monito: impariamo dalla storia. Basta alle violenze, basta al terrorismo, basta alla morte di persone innocenti. Interessante, inoltre, il reading "Italiani contro" con Dante, Leonardo e Pasolini messi a confronto.
Bellissima la lettura - attraverso la narrazione dei miti raccolti da " Le Metamorfosi" di Ovidio dai quali sono tratte - di tre opere d'arte: la prima è il "Narciso" del Caravaggio, storia di un ragazzo bellissimo che disdegna ogni persona innamorata di lui fino ad essere punito dagli dei; innamoratosi, infatti, della sua stessa immagine riflessa in uno specchio d'acqua, Narciso nel tentativo di raggiungerla cade e muore nel fiume in cui si specchiava.
La seconda è "Apollo e Dafne" del Bernini, storia di Dafne figlia e sacerdotessa di Gea, inconsapevole protagonista di uno scontro tra Eros ed Apollo; Eros infatti, stanco di essere deriso da Apollo, scocca una freccia per far innamorare il dio di Dafne ma allo stesso tempo ne scocca una che respinge l'amore sulla fanciulla. Apollo vaga per i boschi cercando la fanciulla che fugge da lui e con l'aiuto di suo padre Peneo si trasforma in alloro per non essere presa dal dio.
La terza è "Apollo e Marsia" di Tiziano, storia di Marsia, un satiro di origine frigia che trova per caso in un bosco l'aulos, strumento musicale della dea Atena che aveva provocato ilarità da parte delle altre dee. Marsia, dopo aver imparato bene a suonarlo, sfida il dio della musica Apollo che per paura di perdere rilancia la sfida chiedendo al satiro di cantare e suonare insieme. Apollo vince perché l'aulos non permette di fare entrambe le cose contemporaneamente e si vendica sul satiro, per esser stato sfidato, ponendolo su di un albero e scorticandolo vivo. Satiri, ninfe e fauni accorrono per piangere il loro amico e dalle loro lacrime nasce un fiume che prende il suo nome.
Non è mancato nemmeno il momento della danza: nella palestra scoperta del Liceo Classico, infatti, la "Danza del fuoco" e la performance di ginnastica artistica hanno attirato il pubblico, nonostante il clima un po' freddo, con la loro musica e la bravura tecnica delle ragazze.
Ciliegina sulla torta della serata, l'esecuzione musicale dell'Orchestra del Liceo Classico. Un gruppo di strumenti davvero ricco dai violini alle chitarre e bassi, dal piano alla batteria passando dalla tromba, sono stati la perfetta chiusura di un percorso molto ben organizzato.
L'evento è stato anche l'occasione per un open day: per tutto il corso dell'iniziativa è rimasto attivo uno spazio orientamento in entrata per tutti coloro che in questi mesi stanno affrontando la scelta della scuola media superiore.
Una serata che ha mostrato come la cultura, la passione e l'impegno siano, anzi certamente sono, l'unica via da intraprendere anche in periodi difficili come questo. Che la scuola è ancora il punto cardine della formazione di una persona, luogo in cui nascono e si coltivano le diverse identità, in cui si diventa persone migliori, in cui si diventa adulti.
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