Stasera Emiliano a Molfetta benedice lo SMART CIAMBOTH di Minervini, Tammacco, De Nicolo: tutti amorosamente nel destracentro
MOLFETTA – Questa sera il governatore pugliese Michele Emiliano viene ad incoronare Tommaso Minervini, candidato sindaco del destra centro, ciambotto a Molfetta. Lui che ha sempre dichiarato di non volere l’uomo solo al comando (Matteo Renzi), in Puglia si comporta alla stessa maniera e come sempre predica bene, ma razzola male in politica. Dopo aver dichiarato di volere un Pd di sinistra a livello nazionale, a Molfetta oggi benedice la destra degli opportunisti ex colonnelli del sen. Antonio Azzollini in Forza Italia, che oggi con altri voltagabbana sono nel Tammavini, l’armata brancaleone di Saverio Tammacco e Tommaso Minervini, parte di questa grande torta politica con sopra la ciliegina del Pd di Piero de Nicolo e dei Giovani Democratici.
Infatti anche i Giovani del Pd, una parte dei quali (vedi Giuseppe Percoco) aveva resistito alle sirena Tommaso Minervini già sindaco di destra, poi passato a sinistra e ora ritornato a destra con la speranza di rioccupare quella poltrona di sindaco a cui tiene tanto, hanno ceduto e, pur essendo renziani a Roma, diventano emiliani a Molfetta, pur di ritagliarsi anch’essi una fettina di questa grande torta politica, che sarà molto difficile dividere equamente.
Grande delusione fra gli ex Pd su Facebook per questa scelta, che fa perdere credibilità anche a quelli che potevano rappresentare una speranza di rinnovamento di un Partito Democratico, che, al di là del nome, è tutt’altro. Cosa? Lo scopriremo dopo le elezioni e il posizionamento dei giovani che appaiono più vecchi dei politici di scuola democristiana. Un trasformismo giovanile che sconcerta.
Tommaso Minervini fra le tante lenze che ha gettato per catturare i vari pesci del suo ciambotto (vedi la copertina della rivista “Quindici” in edicola) ha pescato anche gli sbandati GD che hanno abboccato anch’essi all’amo avvelenato.
E mentre Lillino Di Gioia, dopo aver bussato alle porte di Rifondazione comunista, ha trovato la porta chiusa e, dimenticando anch’egli il passato, si è buttato nelle braccia del senatore Azzollini e della sua prestanome, Isabella de Bari, l’ex Giovanna d’Arco, Annalisa Altomare sembra volersi mantenere fuori della mischia, in attesa di tempi migliori. Quantomeno Annalisa ha evitato di fare troppe piroette, delusa anch’ella da Emiliano che l’ha frettolosamente scaricata, preferendole Piero.
Stasera il prode governatore Emiliano cercherà di far dimenticare a tutti i danni fatti all’ospedale di Molfetta, il disfacimento del Pd e dell’amministrazione di centrosinistra, col rischio di apparire come il peggior doroteo democristiano di tutti i tempi. La confusione è totale nei cittadini di Molfetta. Si avverte palesemente nell'aria, col rischio di un forte astensionismo di chi appare disgustato da questa politica locale ormai degradata, che aumenta la disaffezione della gente.
Ma che importa, meglio esultare tutti sul palco amorosamente per inaugurare lo SMART CIAMBOTH di Tommaso.
Allegria! Avrebbe esultato il grande Mike.
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