Sporcizia a Molfetta, una lettrice di “Quindici” propone più sanzioni e multe ai zozzoni
MOLFETTA - Ancora in primo piano la sporcizia della città. “Quindici” continua la sua battaglia per la pulizia, con la collaborazione di cittadini e lettori che continuano a chiederci di insistere su questa strada.
Ospitiamo oggi la lettera di una lettrice di “Quindici” Teresa Chiarella che sottolinea come sia necessaria un'azione più drastica verso i cittadini zozzoni, multandoli e sanzionandoli quando è il caso e sanzionando anche i gestori dei locali che permettono che si sporchi la strada o la spiaggia antistante. Condividiamo e sottoscriviamo tutta la lettera che vi proponiamo:
«Gentile direttore,
penso che buona parte della responsabilità del degrado in cui versa la città sia della ASM ma questo non mi esime dallo scrivere che il degrado della città può e deve essere evitato dai cittadini.
I resti dello spuntino o della bevuta abbandonati per strada, i graffiti sui palazzi, il pranzo consumato in spiaggia senza portarsi via il sacchetto della spazzatura, i mozziconi delle sigarette gettati per strada o sulle spiagge, le carte gettate per terra, gli escrementi dei cani sui marciapiedi, sono comportamenti “minori” oramai sopportati dai cittadini.
È sconcertante rilevare che non si protesta contro coloro che sporcano perché farlo è impopolare e faticoso. Ma qualcosa deve cambiare e il cambiamento dipende dalle norme, dalla loro applicazione, dai controlli, dal senso civico e dalla collaborazione di tutti.
Se insieme riusciamo e far sentire chi degrada uno stupido, un ingrato, riusciremo a evitare che sporchi. Far sentire la disapprovazione verso chi non ha il senso civico è il primo passo a cui deve seguire l'intervento sanzionatorio delle autorità (multa del vigile per esempio) con il loro pronto intervento. In alcuni casi, vedi lungomare Marco Antonio Colonna, sarebbe il caso di coinvolgere le persone che involontariamente contribuiscono all'inciviltà: se il proprietario di un bar deve pagare una quota per il costo di rimozione delle bottiglie lasciate dagli avventori, sarà di certo stimolato a mettere dei cestini nei dintorni del bar, farà rimuovere i vuoti dai camerieri, farà pressione sui clienti perché gettino le bottiglie negli appositi contenitori.
Far fare cattive figure alle persone poco civili, pretendere l'intervento delle autorità quando è necessario, protestare pubblicamente quando questo intervento non lo si ottiene, segnalare le ingiustizie e i gesti incivili sono i comportamenti da attuare. Occorre non temere il maleducato e la sua reazione è lui che ha torto».
Teresa Chiarella