Spiaggiata, una tartaruga Caretta Caretta muore sul lungomare di Molfetta
MOLFETTA - Una grossa tartaruga, presumibilmente del tipo "Caretta Caretta", si è spiaggiata questa mattina sul lungomare "Marcantonio Colonna" di Molfetta. Era purtroppo priva di vita quando i Vigili del Fuoco del locale Distaccamento l'hanno recuperata con l'ausilio di una scala, rimuovendola dagli scogli in cui era rimasta incastrata, a causa della violenza delle onde che l'hanno trasportata sino a riva. Erano le 11.30.
Appariva gonfia (forse in stato di "rigor mortis"), di un colore rosso-marrone scuro, con visibile ammaccature sulla corazza, che in alcuni punti era addirittura scorticata. E, secondo quanto riferito da uno dei vigili intervenuti, emanava già cattivo odore. Segni, questi, che farebbero pensare che la testuggine era già morta quando è stata avvistata stamattina da alcuni cittadini, che erano affacciati al balcone delle loro abitazioni che costeggiano la zona, all'altezza dell'ex hotel "Tritone", e da passanti che erano a passeggio proprio sul lungomare.
Con l'ausilio di un binocolo, un papà con il figlioletto hanno avvistato l'animale che galleggiava intorno alle 10.30 e hanno chiamato la Capitaneria di Porto e la locale sezione del Wwf, nella speranza potesse essere evitato lo spiaggiamento con l'inevitabile rischio di traumi a danno dell'animale contro gli scogli. Si pensava che la testuggine fosse ferita, in difficoltà, priva di forze. Ma, stando alle testimonianze di altri cittadini, già intorno alle 9 la testuggine era visibile in acqua. Di certo, verso le 10.45, sono giunti sul posto due marinai della locale Capitaneria, che hanno tentato di organizzare una operazione di recupero dell'animale, comunicando con la centrale operativa, che avrebbe dovuto inviare un gommone.
Ma nel giro di dieci minuti, la situazione è precipitata: le onde sono aumentate di volume, intensità ed altezza ed hanno travolto la tartaruga che ha così cominciato ad avvicinarsi pericolosamente alle scogli, in quel punto, scivolosissimi ed impraticabili. Solo i sommozzatori avrebbero potuto evitare l'inevitabile. Ad ogni modo, sembrava che la testuggine galleggiasse senza la minima reazione, fino ad arrivare a roteare su se stessa, spinta dal movimento delle onde e del forte vento. Da una attenta osservazione, era questa la situazione già intorno alle 10.45. Straziante la scena dello spiaggiamento: la testuggine, travolta dalle onde, ha cominciato ad urtare violentemente contro gli scogli, ripetute volte. Riaffiorava in superficie per poi scomparire.
Ma sempre senza mai muovere gli arti. Tutto questo per pochi minuti, fino a quando è scomparsa del tutto. La gente intanto è aumentata, ammassandosi contro il muretto del lungomare, nel punto in cui ci sono alberi e panchine, zona dove la testuggine è stata spinta dalla corrente. Constatata la situazione, un cittadino ha pensato bene di chiamare i vigili del fuoco, che sono intervenuti immediatamente. E altrettanto immediatamente, con l'ausilio di una scala, sono scesi sugli scogli: individuato l'animale, incastrato, sono riusciti a rimuoverlo e a portarlo in superficie, adagiandolo su uno scoglio piano, al riparo dalle onde. Secondo quanto hanno riferito gli operatori, la testuggine era incastrata sott'acqua a testa in giù, ed avrebbe ricevuto notevoli colpi, a causa della corrente e della mareggiata. Intorno alle 12, sono arrivati sul posto due marinai della Capitaneria di porto, chiamati dai vigili del fuoco, una volta ultimato il recupero.
La testuggine è stata raccolta dai vigili del fuoco su richiesta dei marinai, avvolta in buste di fortuna e a loro consegnata. Benché sia la tartaruga marina più comune, la "Caretta Caretta" è purtroppo specie fortemente minacciata in tutto il bacino del mar Mediterraneo, e ormai al limite dell'estinzione nelle acque territoriali italiane.
Questo spiaggiamento deve far riflettere sulle condizioni dell'intero ecosistema marino. Anche qui. A casa nostra.
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