Spaghetti paradiso il libro di Nicky Persico alla Fidapa
Il solo fatto che tu esita per lo stalker è una colpa!, queste le parole dell’avv. Nicky Persico pronunciate durante l’incontro nella Sala dei Templari di Molfetta per la presentazione del suo libro“Spaghetti paradiso”. La presidente della F.I.D.A.P.A (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) Angela Alessandrini ha aperto l’incontro sottolineando che l’avv. Persico da una ventina d’anni si occupa di casi di stalking. “Un romanzo travolgente che presenta uno spaccato della vita barese”: così la presidente ha definito il romanzo. La presidente ha inoltre presentato l’avv. Maria Rosaria Larizza, la quale, a sua volta, ha definito il romanzo uno “smart thriller” incentrato sulle donne vittime di stalking. L’avv. Larizza ha ricordato che il termine stalking indica il cacciatore in agguato, che ha il fucile e si apposta per conquistare la preda e sottometterla: lo si può definire “un predatore”. Ha, poi, raccontato in breve la trama del romanzo: il protagonista maschile è un avvocato “alle prime armi”, Alessandro Falchi, il quale ha poca autostima e soccombe al “dominus” della situazione, l’avv. Spanna. Quest’ultimo affida a Falchi due casi senza valutarli con la dovuta attenzione poiché, in un secondo momento, si accorgerà che riguardano lo stalking. Lara, invece, è la protagonista femminile: vive in campagna ad Alberobello aiutando le donne che sono state costrette a fuggire di casa a causa dei diversi soprusi subiti dagli uomini. Lara diverrà guida indispensabile per l’avvocato Falchi alle prese con i due casi di stalking. L’avv. Larizza ha chiesto all’autore se il bullismo, in particolar modo, quello che viene praticato nelle scuole tra coetanei possa essere considerato il “seme” dello stalking. L’avv. Persico ha risposto in maniera affermativa. Lo stalker è un “narcisista perverso”, ha sostenuto, una persona anaffettiva, vuota, di un’infantilità massima incapace di assumersi le responsabilità o prendere decisioni importanti. La preda prediletta è la “crocerossina”, ossia una persona gioiosa, solare, che si assume le responsabilità. Lo stalker, infatti, ne approfitta per farla sentire in colpa. La vittima è convinta di essere la causa di tutte le colpe: questo disagio psicologico si manifesta a livello d’incoscienza. La cosa più terrificante che contraddistingue uno stalker da un altro tipo di criminale è che non esiste alcun movente (odio, vendetta, gelosia) che lo porti a distruggere la sua “preda”: il suo è un “piano di distruzione preciso, calcolato a freddo”, ha sottolineato Persico. Non è affatto facile, come molti potrebbero pensare, per una vittima che è stata manipolata per anni denunciare il suo carnefice sia perché non ha la totale consapevolezza che il suo stalker sia veramente colpevole, sia perché non gradirebbe mettere in piazza i suoi affari personali. Esistono vari tipi di stalking: il “cyber stalking”, il “bullismo” e il “mobbing”. Dopo quest’attenta analisi sullo stalking, l’avv. Persico ha spiegato come è nato il suo libro: quando ha realizzato che i casi di donne minacciate, soprattutto di morte erano in continuo aumento si è chiesto: “Cosa posso fare io di pratico? Se una signora è in pericolo di vita come devo agire?” Ha agito scrivendo un romanzo che racconta come affrontare lo stalking e come reagire, “senza lasciarti un peso sullo stomaco”. Naturalmente sarebbe preferibile agire prima che venga commesso un femminicidio: di qui la necessità di sensibilizzare la gente e le istituzioni. L’avv. Larizza ha, poi, letto, un brano del romanzo molto significativo, metafora della fragilità umana: ogni cosa che si costruisce può essere paragonato ad un “castello di carte”. Si posiziona foglio su foglio: nessuna persona sana di mente andrebbe a togliere il pezzo di carta che è collocato alla base del castello, poiché si vergognerebbe del suo stesso io, tranne lo stalker che non ha alcun pudore e sensibilità. “Perché proprio un titolo così ameno come Spaghetti paradiso?” ha domandato una signora presente. Persico ha risposto che il titolo è volutamente depistante perché il lettore così non si aspetta un romanzo che parli di stalking e ha aggiunto “il libro fa ridere e se riesce a far ridere una vittima, ho fatto centro”. Difatti il romanzo si presenta come una “ricetta” che potrebbe servire alle vittime per ritornare ad essere com’erano prima di aver subito lo stalking. I personaggi del romanzo si dimostreranno tutto il contrario di quello che sembrano all’inizio “i buoni vinceranno sui cattivi”, ma questo sarà compito dei lettori scoprirlo. Nell’ultima parte dell’incontro Persico ha chiarito che cosa ha inteso per “mal di Puglia” dato che il romanzo è ambientato nella nostra regione. Si tratta di un “male positivo” che ha tre spiegazioni: 1) i pugliesi non amano affatto sentir parlar male della Puglia e la difendono; 2) tutti coloro che ci sono stati non la dimenticano più portandola sempre nel cuore; 3) la luce del cielo pugliese è diversa da quella di altre città. Infine l’incontro si è concluso con la lettura da parte della sig.na Elena Roselli della “ricetta” tratta dal suddetto romanzo: il messaggio fondamentale è quello di incoraggiare le vittime a non abbattersi e a “rinascere dalle proprie ceneri” proprio come le mitiche fenici.
Autore: Dora Adesso Nicky Persico alla Fidapa Angela Alessandrini,