Sinistra italiana Molfetta, bombe sui cantieri: emergenza legalità per urbanistica e opere pubbliche
“Situazione preoccupante, l’Amministrazione lasci la guida della città. È il tempo dell’alternativa”
MOLFETTA – Sull’allarme sicurezza e criminalità dopo le bombe ai cantieri, interviene anche Sinistra italiana Molfetta: «Due quartieri di Molfetta, a Levante e alla Madonna della Rosa, hanno avuto momenti di paura per alcune forti esplosioni in due cantieri edili.
Lo avevamo denunciato con forza negli scorsi mesi: siamo in piena emergenza climatica e in questa città la cementificazione del territorio è la più alta della provincia. Le lame e la costa sono oggetto di interventi di espansionismo edilizio e deregulation urbanistica, che nulla di positivo lasciano ai cittadini e alla loro qualità della vita.
Cosa stiamo costruendo, a danno del nostro territorio e del nostro paesaggio? Centinaia di appartamenti per una popolazione peraltro in diminuzione, con una svalutazione della rendita dell’edilizia esistente che rischia di impoverire il ceto medio. Il tutto per onorare il totem del Piano Regolatore Generale vigente che, invece - anche questo denunciamo da tempo - andrebbe sostituito da un nuovo Piano Urbanistico Generale.
Siamo arrivati alle bombe sui cantieri: segnale losco e preoccupante che racconta come esista una gigante questione morale che attraversa la città sul tema delle opere pubbliche e dell’urbanistica. E’ tempo che la battaglia per l’anticorruzione, la trasparenza, la legalità, la buona urbanistica, la riduzione del consumo di suolo, la costruzione di opere pubbliche utili e non inutili in riduzione di sprechi diventi non solo patrimonio di pochi ma sentimento popolare e obiettivo comune della società civile molfettese.
Tutti ora hanno sentito i botti di avvertimento e tutti ora sanno che oltre a vivere una emergenza ambientale, la città sta vivendo una stagione di insicurezza e di criminalità diffusa che aumenta sempre più. Diventa sempre più evidente l'incapacità del Sindaco e della sua coalizione a reagire. Una amministrazione che sta già vivendo una pesante indagine sulla corruzione di suoi alti rappresentanti, oggi deve solo liberare il Comune perché non più credibile.
Molfetta, la città perbene e di tanti uomini e donne giuste, ora deve reagire. È tempo che chi si è battuto per costruire un’alternativa a questa pessima amministrazione stia insieme e costruisca un argine democratico a questo degrado dilagante. Noi ci siamo, come sempre, in prima linea. Con la chiarezza e il coraggio che richiede il momento».