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Sine Macula. Immacolata Concezione del XVI secolo donata al Museo diocesano da mons. Pietro Amato
15 dicembre 2018

Recentemente entrata a far parte delle collezioni del Museo diocesano di Molfetta, la pala d’altare raffigurante l’Immacolata Concezione, è una magnifica opera del sacerdote Juan de Roelas (Fiandre, 1570 ca. - Olivares, 1625), considerato dagli storici dell’arte il più importante pittore del primo quarto del Seicento di Siviglia e della Spagna. L’opera di grandi dimensioni, proveniente da una collezione romana, è stata esposta nella sala della Pinacoteca antica e presentata al pubblico subito dopo la festività liturgica dell’Immacolata, domenica 9 dicembre nel Museo Diocesano. Durante la serata sono intervenuti Mons. Domenico Cornacchia, vescovo diocesano e don Michele Amorosini, direttore del museo. A presentare l’opera è stato lo stesso donatore, Mons. Pietro Amato, storico dell’arte, docente di iconografia e iconologia, esperto di museologia, già curator del Museo Storico Vaticano. Il prezioso dono rappresenta un gesto di affetto di Mons. Amato nei confronti di Molfetta, sua città natale, alla quale è molto legato, nonostante importanti incarichi e il suo ministero sacerdotale lo vedano impegnato in tutto il mondo. Ed è un omaggio al ricordo della sua mamma, Immacolata, a 110 anni dalla nascita. Nella serata è stato contestualmente presentato il volume “Sine Macula. L’Immacolata e lo stupore delle arti”, studio di approfondimento storico e artistico di Mons. Amato sull’iconografia e sul dogma dell’Immacolata Concezione nell’arte. Questa importante donazione arricchisce e completa il più ampio programma culturale della struttura museale che la Cooperativa Fe- ArT in collaborazione con Ufficio Beni Culturali e l’Ufficio Catechistico diocesano, porta avanti ormai da diversi anni con l’obiettivo di valorizzare l’arte sacra in un’ottica pastorale. Il Museo Diocesano diventa così luogo di fruizione dell’arte e prosegue la sua opera evangelizzatrice attraverso il Bello. L’acquisizione della splendida tela conferisce grande valore alle esposizioni del Museo diocesano, sia in termini storico-artistici che sotto il profilo iconografico, posto che l’inedito soggetto dell’Immacolata rappresenta una assoluta novità per le collezioni pittoriche della struttura museale. Segno tangibile del continuo lavoro di ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio, premiato da un nuovo donatore ed estimatore del polo culturale ecclesiastico molfettese. L’iniziativa è avvenuta quando era in corso di stampa il mensile “Quindici”: ci riserviamo, perciò, di offrire ai nostri lettori, sul prossimo numero della rivista, un approfondimento sull’importante opera e sul suo significato artistico.

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