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Sgomberate le baracche dei nomadi Rom alla periferia di Molfetta All'alba di oggi Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale hanno sgomberato alcune aree ed edifici pubblici occupati irregolarmente da nomadi di nazionalità rumena
17 ottobre 2008

MOLFETTASi è svolta questa mattina all'alba un'operazione di sgombero da parte di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale presso alcune aree periferiche ed edifici di proprietà comunale occupati abusivamente da cittadini nomadi di etnia rumena. L'operazione, fortemente voluta dall'assessorato alla Sicurezza del Comune di Molfetta, in applicazione dei nuovi orientamenti governativi in tema di ordine pubblico e sicurezza urbana, ha fatto seguito a un esposto pubblico con cui nei mesi scorsi oltre 200 cittadini residenti del quartiere Zona 167 avevano segnalato episodi di grave carenza igienico-sanitaria e problemi di ordine pubblico presso le aree occupate dai nomadi (baracche erette con materiale di risulta, espletamento di funzioni corporali a cielo aperto, schiamazzi notturni, presenza di impianti elettrici rudimentali e irregolari, roghi serali formati appiccando il fuoco a materiale plastico, accattonaggio in strada). Sedici in tutto le persone identificate questa mattina - tutte di nazionalità rumena – sottoposte ai normali controlli di frontiera: fra queste, 2 uomini, 9 donne e 5 bambini trovati tutti con regolare documento di identità. «L'operazione di controllo del territorio avvenuta questa mattina – osserva l'assessore alla Sicurezza, Mimmo Corrieri – è frutto di una lunga attività amministrativa svolta nell'ultimo anno di concerto con le autorità militari competenti. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo tenuto diverse conferenze di servizio, sopralluoghi e operazioni di bonifica ambientale (mantenute sempre nel più stretto riserbo per ragione facilmente comprensibili) che hanno interessato le aree occupate. L'obiettivo era monitorare costantemente e possibilmente circoscrivere il fenomeno. Alla fine siamo arrivati allo sgombero di stamattina che si è svolto nel massimo rispetto delle persone coinvolte e va considerato come un'azione di tutela e prevenzione non solo nei confronti dei residenti del quartieri interessati, quanto anche nei confronti degli stessi nomadi - per la maggior parte donne e bambini - date le condizioni di precarietà strutturale dei luoghi in cui sono stati trovati accampati. Tuttavia, pur con tutta l'umanità possibile, il governo della città non può venir meno all'esigenza di tutelare l'incolumità, la sicurezza dei cittadini e l'ordine pubblico in generale.» Iniziata alle 6 del mattino, l'operazione si è concentrata principalmente nella zona di Mezzogiorno della città, in particolare presso il costruendo campo sportivo in via Salvo d'Acquisto (nella zona 167) e presso alcuni ruderi fatiscenti ubicati nella aree di espansione edilizia nel comparto 3 e 9, alle spalle della scuola “Cozzoli” e nei pressi della complanare est della strada statale 16 bis. «È stata un'operazione che ha ben coniugato fermezza e gentilezza. Sebbene si trovassero abusivamente in edifici di proprietà comunale, abbiamo usato il massimo garbo nei confronti di tutti, in particolare nei confronti delle donne e dei bambini. Nel corso delle operazioni di sgombero abbiamo offerto aiuto a chi ne aveva bisogno e alimentari per la prima colazione» spiega il comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Gadaleta. All'operazione, condotta dai militari della Compagnia dei Carabinieri e della Tenenza della Guardia di Finanza di Molfetta, hanno preso parte 13 unità della Polizia Municipale appartenenti ai nuclei Immigrazione, Ambientale e Viabilità della Polizia Municipale la cui attività di ausilio è stata seguita di persona dal tenente Gaetano Camporeale, dal maresciallo De Robertis Cosimo e dal maresciallo Rosati Cosimo. Al termine dell'operazione, l'Ufficio Tecnico Comunale ha effettuato un sopralluogo per verificare la eventuale necessità di demolire alcuni ruderi pericolanti finora occupati dai nomadi.
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gentile sig. De Pinto non credo di avere il piacere di conoscerla e non credo proprio che lei conosca me. Dei miei comportamenti rispondo quotidianamente e pubblicamente e non sento quindi né bisogno né voglia di mostrare diplomi di benemerenza. La ragione per cui le rispondo è che spero di fare cosa che le venga utile cercando di far affiorare alla sua coscienza la penosa contraddizione nella quale, suo malgrado, si dibatte. Perché vede, caro signore, se da un lato, invitandomi a donare il 5 per mille, a fare volontariato e a donare vestiti usati alla Caritas, lei mostra di ritenere che il problema dell'accoglienza non possa che trovare soluzione in comportamenti individuali, dall'altro lato, mostrando sfiducia prima nella mia generosità poi nella sua e infine in quella di tutto il genere umano, si ritrova inevitabilmente costretto a dichiararlo irrisolvibile. A quel punto, la catastrofe è compiuta, e lei si ritrova a invocare espulsioni di massa. Io invece penso che esista un livello diverso per affrontare questo problema che è quello politico. Ed è la ragione per cui mi chiedevo – e continuo a chiedermi – come sia possibile che una città, che vanta riferimenti morali così alti, sia stata capace di darsi un'amministrazione che altro non sa fare nei confronti dei rom che scacciarli, senza neanche provare a cercare una soluzione che tenga conto del fatto che si tratta di esseri umani. (p.s. : non solo faccio raccolta differenziata, ma anche compostaggio domestico.)


Caro sig. mastantuoni, perche lei non mette a disposizione casa sua ed ospita almeno uno dei bambini coinvolti in questa vicenda? Anche solo per una settimana. Sarebbe un bel gesto e darebbe il buon esempio agli orchi cattivi..... Farebbe dormire il suo bambino insieme a lui? L'ipocrisia mi sa che la sta mangiando a pranzo colazione e cena caro signore. Lei ha mai donato il 5 per mille per aiutare qualche Onlus? Fa volontariato? Dona vestiti o altro alla Caritas? Con le parole potremmo anche dare 3000 euro al mese a tutti gli operai italiani. Ma con le parole. Io fossi in lei non risponderei, tanto la gente che scrive se la conosce sa i suoi comportamenti. Sono convinto che non fa neanche la raccolta differenziata e viene a fare la morale qui.... Diceva Totò MA MI FACCIA IL PIACERE.Riguado ai rom sono gente immigrata che se viene in _Italia per lavorare come tutti gli altri immigrati hanno il diritto di rimanerci e di essere tutelati. Ma se vengono in Italia per creare ghetti con condizioni igieniche da 3 mondo senza una casa, senza un lavoro è ovvio che la strada da percorrere è L'ESPULSIONE DAL NOSTRO PAESE. Casa, lavoro ed educazione civica: queste dovrebbero essere gli elementi per rimanere in Italia. Il perbenismo signore mio lo tenga per Lei e se ha un pizzico di morale cristiana come Lei dice accolga almeno per una settimana uno di quei bimbi, contatti la redazione di Quindici ed io sarò pronto con la mia famiglia a fare altrettanto. Mi sa che cmq non dovrò tanto scomodarmi......
Spesso si ricorda il compianto e tanto amato don Tonino Bello, in numerose parate con tanto di panciotti e targhe inaugurali ma ci si ricorda della realtà dell'accoglienza predicata e vissuta da lui: “si può fare accoglienza parcheggio che nasce dalla convinzione che l'ospite abbia semplicemente bisogno di un posto dove mangiare e dormire in attesa di essere sistemato altrove […] Si può fare accoglienza terapeutica che nasce dalla convinzione che l'ospite abbia si bisogno di un posto per mangiare e dormire ma soprattutto di un luogo e di persone che lo aiutino a fare chiarezza nelle sue situazioni per poter tornare ad essere protagonista della propria vita”. Per poter fare chiarezza e accogliere veramente in questa società, che si proclama accogliente e umana come più volte definito nel suddetto articolo nei vari interventi…è necessario uno sgombero all'alba stile films americani (dov'è il diritto al riposo e al dialogo che non certo può viversi di prima mattina…non c'era più tempo?)?…sono necessari carabinieri, guardia di finanza, 13 unità della polizia municipale per sgomberare, con umanità, 2 uomini, 9 donne e 5 bambini? Basta una colazione senza sapere poi che fine faranno le persone sgomberate in maniera umanitaria? Cosa significa l'espressione bonifica ambientale? Cosa fa il governo della città quando l'esigenza della incolumità dei cittadini, della sicurezza, dell'ordine e del decoro vengono costantemente minacciati sul nostro lungomare durante la calde serate estive??? Sporgetevi sul nostro lungomare…giù…dove il mare abbraccia la costa…e osservate il decoro e la sicurezza…certo almeno non ci è capitato di riceverle in viso quelle bottiglie…magari schizzate via dalle gomme di qualche macchina sfrecciante con “musica” a tutto volume…ma che se può fa…quelli sono ITALIANI!!! Girate questi piccoli interrogativi agli intervistati, se potete…



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