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Sergio de Candia: “occorre un nuovo piano regolatore, troppo cemento poca sostenibilità” L’INTERVISTA. L’assessore a urbanistica, territorio, personale, partecipate
15 ottobre 2022

S ergio de Candia, 46 anni, avvoca- to, assessore a urbanistica, territorio, personale, partecipate. Assessore, come mai la scelta del- la sua persona da parte del sindaco? «La scelta della mia persona da parte del Sindaco è stata dettata dal fatto che, aven- do già ricoperto nella precedente legislatu- ra comunale la carica di Vicepresidente del Consiglio Comunale e di Presidente della 3° Commissione Consigliare e anche alla luce della mia attività professionale come avvoca- to, mi ha ritenuto pronto a rivestire un in- carico così delicato nell’Amministrazione Comunale affidandomi deleghe quali Ur- banistica e Territorio, Personale, Funzioni Operative delle Aziende Partecipate e Deco- ro Urbano». Quali competenze ha nelle materie a lei delegate? «Le competenze rinvengono specificatamente dalla mia attività professionale, svolta da ormai un ventennio, avendo seguito contenziosi sia stragiudiziali che giudiziali nelle materie a me delegate. Credo nella Molfetta del fare che coinvolga i cittadini tutti, i quali non devono solo limitarsi a denigrare e pubblicizzare quanto non va in città ma operino come sentinelle del territorio e cittadini attivi ovvero collaborino con le istituzioni comunali per segnalare problematiche presenti sul territorio affinché le stesse ven- gano prontamente risolte». Il suo programma in sintesi per questi 5 anni di amministrazione. «Nel programma di questi prossimi 5 anni vi è sicuramente la redazione di un nuovo Piano Regolatore condiviso, sin dalla pro- gettazione, ascoltando i cittadini, i comita- ti di quartiere, le associazioni di categoria, gli imprenditori, nonché gli enti sovraordi- nati come Soprintendenza, Città Metropo- litana, Regione Puglia, ecc. Abbiamo anche in programma la necessità di creare delle si- nergie tra le Aziende Municipalizzate, che seppur nella loro autonomia, debbano ne- cessariamente collaborare al fine di ridare un maggior decoro al territorio». Quali le priorità. Quale visione urbani- stica per il futuro? «Il territorio è continuamente stressato da un suo utilizzo sempre più legato al ce- mento e non alla sostenibilità. La mia visio- ne urbanistica per il futuro è legata ad un utilizzo più green della città stessa attraver- so percorsi pedo-ciclabili, aree verdi e parchi da utilizzare come punti di aggregazione. Lo sblocco dei comparti non deve tendere solo alla realizzazione di edifici, ma edifica- zioni con materiali da riciclo e parchi pri- vati ad uso pubblico. Tengo a precisare che già dal mio insediamento, ho attivato dei ta- voli di lavoro per discutere della mia idea di sviluppo della città stessa sia con i presiden- ti di comparti sia con i tecnici progettisti del comparto stesso nonché con professionisti che mi coadiuvano». Come recuperare un territorio deva- stato dal cemento e dagli scandali edili- zi, che hanno portato, in passato, anche all’arresto di un assessore? «Al fine di poter recuperare un territorio devastato dal cemento è necessario installa- re e piantare sul territorio stesso alberature autoctone che possano ridare una identità mediterranea alla nostra terra. Per quanto riguarda la questione delle indagini giudiziarie in corso, tengo a precisare da avvocato garantista che avendo piena fiducia delle Istituzioni e del lavoro svolto dalla Magistratura, solo i giudizi svolti nelle aule di Tribunale servono ad accertare eventuali re- sponsabilità, ad oggi non ancora accertate, a carico dei politici e di tutti i soggetti coin- volti, precisando che una persona seppur imputata rimane innocente sino alla fine del 3° grado di giudizio. I processi mediatici che si fanno sulla carta stampata e sui social non mi hanno mai appassionato». Il personale comunale non sembra bril- lare per efficienza, è possibile migliorare la situazione? «Assolutamente sì. Il problema prin- cipale che i dipendenti hanno lamenta- to sin da subito è stata la mancanza di un Assessorato al Personale, che invece riten- go di fondamentale importanza. Il primo incontro presso il mio assessorato è stato proprio con le OO.SS. del personale co- munale al fine di chiarire l’aspetto di vici- nanza di questa amministrazione ai propri dipendenti. In questi primi mesi di man- dato ho già risolto alcuni contenziosi legati a dipendenti delle Aziende Municipalizza- te, effettuato incontri con i Dirigenti dei vari settori al fine di coinvolgere i dipen- denti nella redazione di nuovi progetti per ottenere un’Amministrazione partecipa- ta. Ritengo che un dipendente motivato e che si senta parte integrante di un progetto chiamato Comune di Molfetta possa dare un quid in più nel lavoro». Le partecipate, in particolare l’Asm, non sembra in grado di garantire la pu- lizia della città, sempre più sporca, anche per colpa dei cittadini. Quali soluzioni? In relazione a questa domanda mi sen- to di dichiarare che l’Asm svolge, in un ter- ritorio così vasto come Molfetta, un lavoro egregio. Purtroppo noi cittadini dobbiamo responsabilizzarci e renderci conto che Mol- fetta è la nostra casa. Rivolgo al momento io una domanda a tutti noi cittadini: nelle no- stre case ci comportiamo come per strada? Assolutamente no, perché altrimenti non avremmo abbandoni di rifiuti per le strade dopo il passaggio degli operatori Asm, non avremmo rifiuti ingombranti abbandona- ti sul territorio nonostante esista un numero verde Asm che prevede il ritiro “GRATUI- TO” degli stessi ingombranti direttamente dall’abitazione previo appuntamento e non avremmo parchi sporchi e vandalizzati. Ri- tengo che solo migliorando il senso civico di noi cittadini, partendo dall’educazione al rispetto del territorio, si possa veramente salvaguardare l’ambiente e la città in cui viviamo. Proprio per questo sono già in cantiere incontri programmati con i dirigenti scolastici di ogni ordine e grado, perché solo partendo dalle scuole possiamo plasmare il cittadino del futuro». © Riproduzione riservata Q

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