Scuola, oggi la protesta si è trasferita a Bari. Centinaia gli studenti partiti da Molfetta per parteciparvi
Con gli studenti anche il presidente della Regione Vendola e il sindaco di Bari Emiliano
MOLFETTA - Oggi la protesta degli studenti molfettesi si è trasferita a Bari. Già dalle 8.30 di questa mattina molti studenti degli istituti superiori si sono recati in stazione (per l'occasione “blindata” da alcune squadre di Carabinieri in tenuta anti sommossa).
Lì hanno aspettato il primo treno utile per raggiungere la città di Bari, dove era prevista per le 9.30 un'assemblea degli studenti nell'atrio della facoltà di Giurisprudenza. Protesta che però si è riversata nelle strade della città di Bari.
Dopo alcuni minuti di assemblea nell'atrio di facoltà, si è deciso di spostare la manifestazione per le vie cittadine soprattutto per motivi di sicurezza (l'atrio della facoltà di Giurisprudenza era pieno zeppo di studenti). In migliaia infatti hanno preso d'assalto lo stresso atrio. Stracolme le scale antincendio dell'edificio. Nei singoli piani della facoltà gli studenti si sono affacciati dalle finestre per ascoltare le rivendicazioni degli studenti arrivati da tutta la provincia.
Il corteo ha attraversato la città partendo dalla facoltà di Giurisprudenza ed è terminato intorno a mezzogiorno a Palazzo di città. Striscioni e slogan contro il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini hanno animato il corteo.
Una protesta che sembra non abbia nessuna intenzione di fermarsi, neppure dopo l'annuncio del governo Berlusconi di anticipare il voto addirittura a domani, così da accelerare i tempi di attuazione. Centinaia i molfettesi che hanno preso parte al corteo in maniera pacifica, per niente rassegnati e con la voglia di non molare, almeno per ora. Altissima la partecipazione di ricercatori, universitari, professori, genitori e studenti delle scuole superiori.
Hanno preso parte al corteo, anche il sindaco di Bari Michele Emiliano, il presidente della Provincia di Bari Vincenzo Divella e il Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola (nella foto) che fianco a fianco con gli studenti ha manifestato il suo dissenso per i forti tagli ai fondi pubblici destinati alla scuola.
Autore: Giovanni Angione