Scandalo B4 a Molfetta – La Procura di Trani ricorre in Cassazione contro il dissequestro
Il pm contesta le conclusioni del Tribunale del Riesame
MOLFETTA - La notizia circolava da qualche tempo ma ormai si può considerare certa, sebbene manchi una conferma ufficiale: il pubblico ministero della Procura di Trani, dott. Michele Ruggiero, ha presentato nei giorni scorsi ricorso per Cassazione contro la pronuncia del Tribunale del Riesame di Bari, presieduto dal dott. Marrone, che nelle scorse settimane aveva revocato il sequestro cautelare, disposto dal Gip di Trani, dott. Francesco Zecchillo, sulle 17 palazzine già costruite o in via di realizzazione nella zona 167 della città.
Le indagini della Procura avevano portato ad ipotizzare il reato di lottizzazione abusiva in quanto quegli immobili sarebbero stati realizzati, nelle aree classificate B4 del PRGC, in assenza del prescritto piano particolareggiato.
Ipotesi, questa, del tutto ribaltata in sede di riesame dal Tribunale di Bari che ha escluso qualsiasi ipotesi di reato sostenendo la correttezza del procedimento amministrativo seguito dal Comune di Molfetta e, in particolare, dall'ing. Giuseppe Parisi, dirigente del settore Territorio che risulta tra gli indagati.
Ed ora il nuovo colpo di scena: la Procura di Trani ricorre alla Suprema Corte di Cassazione per vedere riformata la pronuncia del Tribunale del Riesame di Bari che aveva smontato punto per punto la tesi accusatoria; il pm, in tal modo, conferma le sue ipotesi di reato e punta ad ottenere nuovamente il sequestro degli immobili.
Spetterà ora ai giudici di Roma dire l'ultima parola su questa vicenda (almeno nella sua fase cautelare) che si sta rivelando estremamente complessa e delicata anche in considerazione del fatto che coinvolge centinaia di ignari cittadini che vivono ormai da mesi in una condizione di angoscia ed incertezza per il destino delle loro abitazioni.