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Rifondazione: voci di corridoio sull'arrivo di un nuovo commissario prefettizio. Ultimo scandalo a Molfetta?
18 dicembre 2012

MOLFETTA - «Negli ultimi giorni circolano voci di corridoio e indiscrezioni a mezzo stampa sul presunto arrivo di un nuovo Commissario prefettizio al posto del Dott. Biagio De Girolamo (foto) che attualmente ricopre questa funzione dopo le dimissioni del sindaco Antonio Azzollini – dice Rifondazione comunista in un comunicato allarmante -.
Non siamo soliti intervenire pubblicamente sulla base di voci e indiscrezioni ma poiché veniamo fuori da una fase politico-amministrativa nella nostra città segnata da non poche stranezze e forzature delle regole, sentiamo oggi di doverlo fare.
Le dimissioni di Azzollini e l'arrivo di un Commissario hanno contribuito al ripristino di un clima di regole e sereno confronto tra le parti nella nostra città. Abbiamo apprezzato ad es. la scelta da parte del Dott. De Girolamo di incontrare e ascoltare i capigruppo consiliari di maggioranza e di opposizione, oltre che la stampa pochi giorni dopo il suo insediamento.
Così come abbiamo accolto con favore la notizia della decadenza dei dirigenti esterni nominati dal sindaco uscente Azzollini (come del resto le altre figure del suo staff) che aveva provato a ipotecare il futuro politico e amministrativo della città.
Sarebbe quanto meno insolito che un Commissario appena nominato poco tempo dopo lasci il posto a un altro. Non sarebbe un buon viatico per la prossima campagna elettorale.
Noi speriamo vivamente, oggi più che mai, di essere smentiti ufficialmente, e che le notizie che serpeggiano in questi giorni in città e nel Palazzo non abbiano fondamento alcuno. Proveremo domani nuovamente, dopo la giornata odierna, ad avere personalmente rassicurazioni ufficiali presso l'attuale Commissario e sub-Commissari.
Se così malauguratamente non dovesse essere – conclude Rifondazione comunista -, annunciamo sin d'ora che chiederemo ed esigeremo spiegazioni a tutti i livelli istituzionali, rispondendo in ogni sede e con tutti i mezzi a disposizione affinché non ci siano colpi di mano e “stranezze” nei prossimi tempi e nella prossima campagna elettorale».
Anche noi di “Quindici”, difensori della legalità a Molfetta, ci associamo all’allarme di Rifondazione. Secondo indiscrezioni, la nomina del commissario De Girolamo, dovrebbe essere ancora ratificata dal Ministero degli Interni, pena la nullità. Allo stesso tempo, qualcuno suppone che anche in questo improvviso e inaspettato possibile siluramento ci sarebbe la zampata del senatore Antonio Azzollini, ex sindaco di Molfetta, dimessosi in modo ufficiale e definitivo lo scorso novembre.
Lo stesso Giovanni Abbattista, ex segretario del Pd Molfetta, riporta sul suo suo profilo facebook la notizia, anche se alcuni commenti allo stesso la smentiscono: «Mi riferiscono che ieri in un'iniziativa pubblica del centro destra, il sen. Azzollini avrebbe preannunciato che entro una settimana il commissario straordinario insediatosi a Molfetta da pochi giorni sarà sostituito. Se ciò dovesse accadere sarebbe un fatto inedito. Evidentemente il funzionario dello stato è incorso nel reato di lesa maestà allorquando ha rimosso i dirigenti politici dal senatorericonfermati prima delle sue dimissioni.
Avevamo salutato con favore l'arrivo del commissario perchè con lui era ritornata la legalitá a Molfetta.
Se effettivamente il commissario dovesse essere sostituito avremmo l'ulteriore prova che Molfetta è per azzollini il suo feudo e di come la prossima campagna elettorale dovremmo considerarla una battaglia di libertà riconfermati prima della sue dimissioni. Avevamo salutato con favore l’arrivo del commissario perché con lui era ritornata la legalità a Molfetta. se effettivamente il commissario dovesse essere sostituito avremmo l’ulteriore prova che Molfetta è per Azzollini il suo feudo e di come la prossima campagna elettorale dovremmo considerarla una battaglia di libertà
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riconfermati prima delle sue dimissioni.
Avevamo salutato con favore l'arrivo del commissario perchè con lui era ritornata la legalitá a Molfetta.
Se effettivamente il commissario dovesse essere sostituito avremmo l'ulteriore prova che Molfetta è per azzollini il suo feudo e di come la prossima campagna elettorale dovremmo considerarla una battaglia di libertà
Un’eventuale revoca del commissario sarebbe per Molfetta un evento straordinario, ma soprattutto lascerebbe sul Comune un’impronta negativa, considerato che il commissario aveva iniziato nelle ultime settimane un’azione di pulizia e di trasparenza che mancava ormai da anni. Basti pensare alla revoca dei dirigenti: infatti sia Giusi de Bari che Mimmo Corrieri (dirigenti con nomina politica) sarebbero decaduti e poi sostituiti rispettivamente dal dott. Giuseppe Lopopolo, dirigente al Settore Tributi, e dal dott. Paolo la Forgia, responsabile dell’unità operativa Affari Legali del Comune di Molfetta.
Altre azioni erano state già programmate dal commissario prefettizio, in particolare il controllo contabile, operativo e finanziario dell’ASM, su cui Quindici si è soffermato più volte soprattutto per le attività di pulizia della città e per i buchi di bilancio ormai insostenibili. O ancora il riassetto burocratico della macchina amministrativa.
Insomma, pare proprio che l’azione del commissario sia contraria a un certo modus operandi cristallizzato negli ultimi anni nella macchina amministrativa: e per questo, sembra che le pressioni in Prefettura da parte di Azzollini si siano fatte più stringenti nell’ultima settimana. Sono, però, solo voci di corridoio che si spera non siano confermato nei prossimi giorni.
Il “siluramento” del commissario prefettizio: una cosa senza precedenti che noi di “Quindici”, non esitiamo a denunciare. Se poi questo sia opera dell’ex sindaco Antonio Azzollini, che, magari, con qualche influenza romana è riuscito a togliersi dai piedi un funzionario scomodo (che ha rimosso giustamente i dirigenti di nomina politica da lui nominati) e magari a far nominare uno a lui più favorevole, allora siamo proprio all’arroganza e soprattutto all’ultimo atto di prepotenza istituzionale. Non crediamo che il ministro dell’Interno Cancellieri e il prefetto di Bari, Tafaro, possano avvalorare questa presunta ipotesi: sarebbe uno scandalo e un brutto segnale ai cittadini di cedimento delle istituzioni.
Vedremo nei prossimi giorni se la nostra martoriata città subirà l’ennesimo schiaffo istituzionale da parte di un ex sindaco che, come Berlusconi, non vuole farsi da parte lasciando libera Molfetta di scegliere il proprio futuro. Azzollini tenta l’ultimo colpo di coda, ma questo in democrazia è inconcepibile, soprattutto se proviene da chi come senatore rappresenta le istituzioni e dovrebbe essere il primo a rispettarle.
 
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