Rifondazione: I concorsi banditi dal Comune di Molfetta non sono concorsi per giovani. Sono un bidone!
MOLFETTA – Anche Rifondazione comunista prende posizione e condanna il concorso pubblico indetto dal Comune di Molfetta in campagna elettorale: «Questi concorsi, di cui oggi viene data notizia della prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sono noti da mesi orsono in quanto era stata ovviamente pubblicata in Albo Pretorio la relativa determina dirigenziale.
Quello che è preoccupante non è il fatto che vengano pubblicati in piena campagna elettorale per l’elezione del sindaco, ma il fatto che in molti li presenteranno come “una grande occasione per i giovani neolaureati della nostra città”, per fare tanta propaganda elettorale. Niente di più falso! E’ una nuova illusione, un nuovo “bidone” per i nostri giovani.
Non sono concorsi per esami, in cui il candidato viene misurato in base alla preparazione che dimostra nelle prove concorsuali.
Non sono concorsi per titoli ed esami, dove i titoli valgono solo 10 punti e sono relativi ai soli titoli di studio.
Non sono concorsi per titoli ed esami, dove i titoli di studio valgono 5 punti e i titoli di servizio (prestato presso PP.AA.) valgono altri 5 punti, come quelli che bandiscono spesso gli enti locali.
Sono concorsi per titoli ed esami, dove i titoli valgono ben 30 punti tra quelli di studio e quelli di servizio. Sono un fallimento per i giovani, cosa già verificata con il primo concorso bandito nella nuova “era Brunetta” con un numero di iscritti minore dei posti messi a concorso. Assomigliano ad altri concorsi balzati agli onori della cronaca nella nostra regione, per favorire nomi illustri. E’ una presa in giro!
Noi riteniamo assolutamente legittime le procedure di stabilizzazione dei lavoratori precari, ma non è questo il caso, perché nel bando non viene specificato. Così come sono legittimi i concorsi riservati al personale già in servizio, ma nemmeno questo è il caso.
Negli enti locali c’è carenza di personale. I concorsi pubblici sono l’unica modalità d’ingresso per entrare nella Pubblica Amministrazione. Devono essere banditi concorsi seri e soprattutto non si deve usare il ricatto del lavoro per illudere, prendere in giro, tanti giovani molfettesi laureati e/o diplomati. Questi ultimi, da questi concorsi, saranno tagliati fuori in partenza».