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Rifondazione comunista Molfetta e Compagni di strada oggi al corteo per la pace
05 marzo 2022

 

MOLFETTA – Oggi alle 9 Rifondazione comunista Molfetta e Compagni di strada parteciperanno al corteo organizzato dagli studenti con partenza alle ore 9 da pizza Moro e invitano tutti ad unirsi al corteo.

«Art. 11, L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

 Rifondazione Comunista e Compagni di Strada condannano l’inaccettabile intervento militare russo e invitano alla mobilitazione per la cessazione immediata del conflitto in Ucraina e la ricerca di una soluzione di pace.

Rifiutiamo la logica imperialista che ha riportato la guerra nel cuore dell'Europa. Non ci arruoliamo e non mettiamo l'elmetto della NATO in testa.

Condanniamo l’invasione russa dell’Ucraina così come l'espansionismo della NATO che ha alimentato il nazionalismo ucraino, legittimato il neonazismo ucraino e gli attacchi contro la popolazione russa del Donbass.

Siamo contro la guerra, senza se e senza ma. Lo eravamo quando la Nato bombardava la Serbia per imporre l'indipendenza del Kossovo e lo siamo oggi che la Russia invade l’Ucraina in nome dei diritti delle popolazioni russe del Donbass.

Il conflitto tra il nazionalismo di Putin e la prepotenza imperialista statunitense rischia di precipitarci in una guerra con conseguenze inimmaginabili.

L'Italia deve rifiutare qualsiasi coinvolgimento e recuperare il ruolo di pace e ripudio della guerra della nostra Costituzione. L'unica via per la pace è quella della diplomazia e della sicurezza comune, del rispetto degli accordi di Minsk con il riconoscimento dell'autonomia delle regioni russofone e un'Ucraina neutrale. Questa aggressione, e la tensione che l’ha scatenata, avrebbero potuto essere evitate se si fosse deciso di costruire una Sicurezza Continentale Integrata come approvata nel 1990 nella cosiddetta "Carta di Parigi" dalla CSCE (oggi OSCE). Purtroppo dopo il 1991 l'Europa invece che dichiarare conclusa l'esperienza dei blocchi militari, e proporre una nuova democrazia multipolare, ha continuato a condividere l'esistenza della NATO di cui l'Europa è la prima vittima.

La NATO si è confermata un fattore di destabilizzazione nel nostro continente, così come in Medio Oriente. La Russia deve fermare il suo attacco, l’Italia e i paesi europei devono assumere l'impegno – anche senza USA - di dire no all'allargamento dell'alleanza all’Ucraina come base per una trattativa di pace.

Condanniamo l'irresponsabile sudditanza con cui il governo italiano ha fatto propria la linea della porta aperta della NATO all'Ucraina e l'invio di proprie truppe nei Paesi confinanti.

Condanniamo altresì le dichiarazioni incoscienti della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha prefigurato l'allargamento anche ad altri paesi scandinavi.

Mobilitiamoci per la pace e la ripresa del dialogo.

Mobilitiamoci per chiedere al governo italiano di agire nel rispetto dell'articolo 11 della Costituzione e all'Unione Europea di assumere un'iniziativa di pace autonoma.

Facciamo appello a un immediato cessate il fuoco e per la ripresa del negoziato che ascolti le ragioni di tutti gli attori, scongiurando una escalation dagli esiti imprevedibili.

I popoli dell'Europa costringano i governi a scegliere la via della pace e del disarmo. Siamo al fianco delle voci che in Ucraina e in Russia chiedono di fermare la guerra e i nazionalismi.

Gli ideali dell'internazionalismo socialista e comunista continuano a essere la nostra bussola in un mondo che il capitalismo precipita inevitabilmente nella guerra».

 

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