REGIONANDO - Nuove regole per progettare un abitare sostenibile. Sì del Consiglio al Ddl dell'ass. Barbanente
BARI -La Regione Puglia volta pagina e “progetta” nuove regole per un “abitare sostenibile”. È l'iniziativa legislativa con la quale l'assessore all'assetto del territorio, Angela Barbanente insieme agli assessori all'ecologia, Michele Losappio e quello alle opere pubbliche e allo sviluppo economico, Onofrio Introna, tende a incentivare e sostenere l'attuazione del Piano energetico ambientale regionale, “ma anche diffondere la cultura dell'abitare sostenibile nelle città”.
Il Ddl è stato approvato a maggioranza dal Consiglio regionale con l'astensione della minoranza dopo aver ottenuto il consenso unanime nella quinta commissione del presidente Pietro Mita.
Il concetto di sostenibilità dell'abitare, secondo l'assessore, non implica solo un orientamento verso forme del costruire che garantiscono il risparmio delle risorse naturali m anche assicurare che l'intero processo di edificazione si sviluppi secondo criteri qualitativi, quindi rispettare il territorio promuovendo uno sviluppo armonioso dell'ambiente naturale e dell'ambiente costruito, salvaguardando tipi insediativi e tradizioni materiali e tecnologie caratteristici dei contesti locali.
“Inoltre – ha continuato Angela Barbanente – poiché le persone vivono la maggior parte della loro esistenza in ambienti chiusi, la qualità degli edifici al pari di quella dell'acqua aria e cibo, ha una forte influenza sulla qualità della vita. Motivo per cui da anni il concetto di sostenibilità è entrato con prepotenza a far parte della programmazione urbana nella direzione di una nuova forma di architettura”.
Cosa significa? Che gli edifici devono essere autonomi per il fabbisogno energetico e realizzati adottando modelli produttivi ecologicamente orientati: abitazioni edificate con materiali naturali, alimentate da pannelli fotovoltaici per l'autosufficienza energetica e di pannelli solari per la produzione i acqua calda, con elettrodomestici a minimo consumo energetico e con utilizzo dell'acqua piovana.
In questa direzione la Regione si muove verso un “governo del territorio” che prevede il coinvolgimento di tutte le autonomie locali, che avranno il ruolo importate di promuovere e incentivare l'uso di tecnologie innovative.
Insomma, città più belle, funzionali, centri abitati più vivibili: sì a maggioranza del Consiglio regionale alla legge che prevede misure a sostegno della qualità delle opere di architettura e di trasformazione del territorio. Punta a migliorare la qualità urbana, l'estetica degli insediamenti e la salvaguardia dei paesaggi, in coerenza con i principi dello sviluppo sostenibile e della tutela dei valori ambientali del territorio ha sottolineato nella relazione illustrativa in Aula il presidente della commissione ambiente Pietro Mita. L'astensione dell'opposizione è stata annunciata da Rocco Palese (FI).
In diciassette articoli, riconosce l'interesse pubblico all'ideazione e realizzazione delle opere di architettura e di trasformazione del territorio, considerati strumenti fondamentali per assicurare la qualità dell'ambiente urbano e rurale. Il capitolo nel bilancio regionale ammonta a 25mila euro e potrà contare nei prossimi esercizi su risorse comunitarie.
Un osservatorio verificherà l'attuazione delle norme regionali e di quelle statali del 1960, per “l'abbellimento” degli edifici pubblici con opere d'arte. La Regione promuoverà la valorizzazione del patrimonio di architettura moderna, sosterrà la formazione e la ricerca in campo architettonico e urbanistico, incentiverà il confronto delle idee e progettualità. Un concorso annuale, il premio Apulia, premierà le opere di architettura contemporanea e di urbanistica.
Nel suo intervento, il consigliere del Pd Pina Marmo ha apprezzato l'iniziativa dell'assessore, “uno sforzo verso la bellezza”, una svolta culturale in ambito urbanistico e architettonico. “La qualità dell'abitare e dell'assetto urbano è patrimonio di tutti e viene perseguita attraverso la più ampia partecipazione. È il primato del concetto di civitas”.
“La Puglia – ha commentato Angela Barbanente - è la prima regione d'Italia ad approvare una legge che mira a rendere più belle e vivibili le nostre città ed a superare un approccio esclusivamente quantitativo. Uno strumento importantissimo è anche quello del concorso di idee e di progettazione, che devono promuovere sia enti pubblici che privati. Anche la partecipazione da parte dei cittadini può aiutare a migliorare la qualità degli interventi. Una sezione del premio annuale sarà dedicata ai privati e ai giovani. L'osservatorio garantirà che il 2 per cento di ogni investimento venga destinato ad opere d'arte, come previsto dalla legge del 1960”.