Recupero Password
Regionali, otto candidati molfettesi (troppi) in corsa per una poltrona
15 marzo 2010

Prendendo in prestito la terminologia di Adriano Celentano, il ritmo di questa breve campagna elettorale nella nostra regione, è molto lento e poco rock. Saranno le caratteristiche del principale avversario del candidato di centrosinistra, il governatore uscente Nichi Vendola quel Rocco Palese del Pdl, personaggio poco conosciuto, con una capacità comunicativa poco efficace (basti pensare al suo slogan “è Palese, basta chiacchiere”); sarà la presenza del terzo candidato forte, Adriana Poli Bortone, che sta sottraendo consensi a Palese proprio nella sua terra, il Salento; saranno i sondaggi dell’Istituto Piepoli, pubblicati su La Gazzetta dell’Economia che vedono Vendola saldamente al comando con circa il 46% dei consensi, Palese al 40%, e Poli Bortone tra 12-13%. Ma sicuramente saranno i risultati positivi conseguiti dalla Giunta Vendola in questi cinque anni, riconosciuti da quel popolo pugliese che ha consentito a Vendola di ricandidarsi vincendo le primarie del 24 gennaio scorso; primarie divenute come unico momento esaltante di questa campagna elettorale e che possono essere interpretate come la vera vittoria del Governatore uscente. Anche a Molfetta la competizione elettorale è entrata nel vivo, e diversi sono i molfettesi a sostegno dei quattro candidati presidenti, che puntano ad occupare uno scranno nel nuovo Consiglio Regionale. Partendo dal centro-sinistra, l’assessore regionale uscente, Guglielmo Minervini, dopo aver vinto la battaglia all’interno del PD alle primarie (vittoria che gli ha consentito di essere nominato coordinatore regionale del PD, dopo essere stato uno dei più convinti sostenitori di Vendola), da diversi giorni è impegnato in una campagna elettorale che varca i confini cittadini, avendo la possibilità di presentare i successi dei progetti regionali realizzati dal suo assessorato (Bollenti Spiriti, Principi Attivi, Legge sullo Sport, Piano delle Coste, ecc). Nella sua città potrà contare, fondamentalmente, sul sostegno dell’intero partito; infatti quella che doveva essere la seconda candidatura del PD molfettese, quella di Piero de Nicolo, è svanita, con il gruppo di quest’ultimo a sostegno di un candidato esterno, Antonio De Caro (assessore alla Mobilità del Comune di Bari), che inciderà in maniera limitata sul risultato di Guglielmo Minervini. Altro candidato del PD, che potrebbe attingere voti da Molfetta, è Nicola Canonico, presidente della Liberty Molfetta, che spera nel voto dei tifosi della squadra di calcio, che lotta per accedere al campionato dilettanti. La lista l’Italia dei Valori, dopo le elezioni provinciali, ci riprova con il dott. Domenico Cives, che ha deciso di condurre una campagna elettorale poco mediatica (assenza del candidato sui cartelloni pubblicitari), ma basata sul contatto diretto con gli elettori. Per Sinistra Ecologia e Libertà, il partito del presidente Vendola, torna in campo l’ex sindaco Tommaso Minervini che, dopo l’esperienza nel centro-destra di Antonio Azzollini, si è ricordato delle sue origini (sarà malinconia o opportunismo?, ndr); avrà l’appoggio del gruppo consigliare socialista che fa capo a Nicola Piergiovanni che, ricordiamo, non fu eletto per una manciata di voti alle scorse elezioni provinciali. Ancora più a sinistra, per Rifondazione Comunista, troviamo la candidatura di Gianni Porta, che ha aperto la sua campagna elettorale con il segretario nazionale Paolo Ferrero; ma sarà difficile per questo partito eleggere un proprio consigliere, considerando la soglia di sbarramento al 4% fissata dalla legge elettorale regionale. Altra candidatura di rappresentanza quella di Michele Pascarella per la lista Bonino. Per Alternativa Comunista, il partito del quarto candidato alla Presidenza della Regione Michele Rizzi, il capolista molfettese Mauro Mongelli. Per Io Sud, il partito creato dal candidato governatore di centro, Adriana Poli Bortone, si annovera un volto uovo per la politica molfettese, Saverio Andreula, presidente Regionale della Federazione Infermieri, che non ha badato a spese nel tappezzare con il suo volto la città con mega manifesti. Smentendo qualsiasi accordo con il candidato del sindaco Azzollini, l’UDC di Pino Amato garantirà il pacchetto dei suoi voti all’on. Poli Bortone e al candidato consigliere UDC, Peppino Longo. Sul versante centro-destra, il nostro sindaco Antonio Azzollini, dopo aver bruciato il nome del presidente del consiglio comunale, Nicola Camporeale, ha imposto (con molti mal di pancia nel PDL cittadino, ndr) il suo uomo di fiducia, quello che nella dimensione cittadina potrebbe essere definito il Gianni Letta del nostro senatore, che per alcuni amministra la città nei lunghi periodi di assenza del sindaco; stiamo parlando di Antonio Camporeale, segretario cittadino del PDL. Il senatore Azzollini ha cercato di presentare la candidatura di Camporeale come l’unica del centro-destra molfettese, in modo da concentrare tutti i voti su una sola persona, perché una eventuale dispersione dell’elettorato molfettese su diverse candidature impedirebbe l’elezione di Camporeale (Azzollini può confidare solo sul voto dei suoi concittadini non essendo noto il suo consenso fuori dalle mura amiche, ndr). Ma la sua strategia sembra non aver prodotto gli effetti sperati. Pronta la reazione dell’avv. Francesco Armenio che, dopo aver abbandonato il partito della Poli Bortone, ha presentato la sua candidatura, alternativa a quella di Camporeale, per la lista del candidato presidente Palese, I Pugliesi. Altra eccezione nel centro-destra quella dell’assessore Mauro Magarelli che sostiene il candidato PDL, Domi Lanzilotta. Anche Carmela Minuto, passata in consiglio comunale nel centro-destra, non dovrebbe appoggiare Camporeale, ma Tato Greco della lista La Puglia prima di tutto. Altra nota stonata per il sindaco Azzollini nel centro-destra cittadino è quella dell’on. Enzo de Cosmo che dirotterà i suo voti sul consigliere uscente del PDL, dott. Gianmarco Surico. L’intenzione del senatore Azzollini di mantenere unito il centro-destra molfettese non sembrerebbe andata a buon fine e l’eventualità di una figuraccia nel risultato finale potrebbe essere dietro l’angolo; sarebbero diversi, nel PDL cittadino, a voler far pagare al senatore Azzollini una gestione troppo incentrata sulla sua persona dell’amministrazione comunale. Non parteciperà a questa competizione il consigliere regionale uscente Franco Visaggio, eletto con il centrodestra nella scorsa legislatura, poi passato centrosinistra con la speranza di qualche poltrone e, negli ultimi tempi, riavvicinatosi al Pdl senza fortuna. Visaggio può essere considerato ormai in declino nella politica molfettese, sia per aver fatto solo da comparsa nell’ultimo consiglio regionale, sia per non essere riuscito collocare alla Provincia suo nipote Antonello Pisani, giovane di belle speranze, ma di poco peso politico, bocciato dagli elettori, anche come novità nello scenario cittadino. A prescindere da vincitori e vinti, ci auguriamo che, lunedì 29 marzo, Molfetta avrà i suoi rappresentanti in Consiglio Regionale che, ricordiamo, soprattutto con la recente riforma federale dello Stato, è l’organo che più del Governo nazionale, più delle amministrazione comunali, incide sulla vita di tutti i giorni di noi cittadini.

Autore: Roberto Spadavecchia
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet