Quindici anni, diciassette rapine. Fermato l'ultimo componente della banda in azione anche a Molfetta
MOLFETTA - Probabilmente il rapinatore seriale più prolifico della Puglia e non solo: a soli 15 anni di età è stato in grado di compiere, con una freddezza ed una determinazione impressionanti, ben 17 rapine contro banche ed uffici postali nel giro di appena 3 mesi (da fine aprile a metà luglio 2008), "...con una cadenza di 1 rapina ogni 5
giorni...", come scrive il g.i.p. del Tribunale dei Minorenni di Bari nell'ordinanza di custodia cautelare. Il giovane barlettano è stato rintracciato fuori città ed arrestato sabato mattina, alcune ore dopo il blitz che, nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, ha portato in carcere l'intera "banda dei meloni gialli", come è stata definita dai mass media.
Il primo colpo del giovanissimo rapinatore, portato a segno alla filiale delle poste di via Canne, a Barletta, è stato l'inizio di una serie interminabile di rapine compiute su tutto il territorio pugliese, armato di taglierino e talvolta addirittura a volto scoperto. Gli obiettivi preferibilmente fuori dalla città della Disfida, dove il riconoscimento del giovane sarebbe stato impossibile. E proprio grazie alla diffusione delle immagini delle telecamere a circuito chiuso delle banche che, giorno dopo giorno giungevano da ogni comando Arma della Provincia di Bari, è stato possibile agli investigatori del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Barletta, dare un nome al ragazzo. L'identificazione è stata particolarmente
difficile: incensurato, il minorenne era anche privo di carta d'identità e quindi nemmeno tramite gli uffici dell'anagrafe era stato possibile rinvenire la sua effige fotografica. La svolta alle indagini è avvenuta quando, presso alcuni distributori di benzina e di sigarette di Barletta, sono state spese banconote macchiate dal liquido rosso della "mazzetta civetta" esplosa dopo una rapina a Gioia del Colle. Il lavoro degli inquirenti, poi, coordinati dal dott. Barbanente, Sost.Proc. della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Bari, è stato quello di scavare tra le conoscenze e le frequentazioni del giovane. Il ragazzo, secondo quanto ricostruito dalle indagini dei militari, veniva portato sui luoghi dei colpi e poi, a rapina effettuata, riportato a Barletta, dove conduceva una vera e propria "doppia vita": insospettabile studente e rapinatore efferato al tempo stesso. Condotto in caserma dai Carabinieri, è crollato ed ha confessato la commissione delle 17 rapine addebitategli, assumendosene la piena responsabilità. E' stato quindi condotto presso il carcere minorile "Fornelli" di Bari. Mistero invece sulla fine fatta dal
cospicuo bottino raccolto dal giovane: circa 100.000 euro, sulla cui spendita il
ragazzo non ha fornito una versione convincente.