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Puglia, maxi operazione dei carabinieri sulle aziende gestite da extracomunitari
22 maggio 2010

BARI - Una vasta operazione è stata condotta dai cinque Comandi Provinciali della Puglia  nell’ambito di un servizio a largo raggio pianificato dal Comando Legione - finalizzata al controllo delle aziende e attività commerciali gestite da cittadini stranieri, di etnia cinese in particolare.
Il blitz, che ha visto impegnati negli ultimi due giorni oltre 1000 Carabinieri, 400 veicoli, 2 elicotteri, unità cinofile e personale dei reparti speciali del N.A.S. e del N.I.L., rientra in un più vasto programma volto a verificare la regolarità di tali aziende soprattutto in relazione al fenomeno del lavoro sommerso, dello sfruttamento dei minori e degli stranieri assunti irregolarmente nonchè la verifica del rispetto della
vigente normativa in materia di sicurezza, igiene ambientale, tutela della salute e prevenzione degli infortuni ed all’introduzione sul mercato di prodotti contraffatti o nocivi per la salute dei cittadini.
Complessivamente 325 sono state le ditte ispezionate di cui 263 negozi di
abbigliamento e calzature, 47 bigiotterie, bazar e casalinghi, 14 ristoranti ed 1 centro benessere.
Buoni i risultati conseguiti. In particolare:
- 1 arresto per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione;
- 9 i deferimenti in stato di libertà per reati vari tra cui
favoreggiamento personale e violazione della normativa sulla sicurezza del
lavoro e di quella sui rapporti di lavoro;
- 44 le principali infrazioni rilevate per un importo complessivo di
euro 33mila;
- 7 mila euro il valore della merce sottoposta a sequestro;
- 6 le proposte di chiusura.
A Cerignola (FG), nel corso del servizio, militari della locale Stazione hanno sorpreso in un “centro massaggi” fittizio, predisposto senza autorizzazione in un appartamento del luogo, due cinesi costrette a prostituirsi da un connazionale. Le donne sono state denunciate per favoreggiamento personale, l’uomo arrestato per favoreggiamento e
sfruttamento della prostituzione mentre il locale sottoposto a sequestro.
Solo a Bari e provincia i militari hanno sottoposto a controllo ben 151 ditte tra negozi di casalinghi, abbigliamento, intimo e calzature, bigiotteria, oggettistica e ristoranti. Complessivamente 4 sono state le persone denunciate per violazioni delle norme sulla sicurezza del lavoro e di quelle relative ai rapporti di lavoro, 7 sono state le violazioni amministrative e penali contestate con il sequestro di 87 Kg di carne e
pesce, 53 confezioni di alimenti preconfezionati e 244 giocattoli non a norma per un valore complessivo di 7.500 euro circa. 5 sono state le proposte di chiusura inoltrate alla competente Autorità.
 

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