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Protestano i giovani pugliesi emigrati: ridateci il volo Easyjet Roma-Bari
05 gennaio 2010

BARI - Per i giovani pugliesi il dramma dell’emigrazione diventa ancora più pesante quando, a causa dei costi dei trasporti, il ritorno a casa è quasi impossibile. La liberalizzazione del trasporto aereo aveva permesso a tanti giovani pugliesi di approfittare dei voli low cost che, a basso costo, permettevano loro di riabbracciare parenti e amici con maggiore frequenza. Invece, dal 22 febbraio è stata annunciata la sospensione del volo Easyjet Roma-Bari, chiaramente per favorire l’Alitalia che pratica tariffe più elevate.Nulla di strano, considerato che la compagnia di bandiera è stata “salvata” con i soldi dei contribuenti, grazie ad una politica economica del governo che condanna l’Italia allo sfascio, solo per i capricci del premier Berlusconi e del suo ragioniere ministro dell’economia, Tremonti.Il risultato è un accentuato statalismo che favorisce i più ricchi (che non pagano le tasse) a danno dei meno abbienti. E così, grazie al governo, l’Alitalia riesce a mantenere, di fatto, un assurdo monopolio.

Vi proponiamo il “grido di dolore” di una giovane ragazza pugliese che ha scritto a Quindici lamentando la soppressione di questa tratta aerea sottolineando come “in un paese come l’Italia non è possibile che ci sia la libera concorrenza del mercato e dove solo chi ha i soldi comanda, sacrificando sempre e solo i giovani e gli onesti contribuenti”.
Condividiamo e facciamo nostro il suo appello:
 
«Salve, sono una ragazza pugliese di 27 anni. Dopo anni passati sui libri a studiare con sacrificio e dedizione, sono stata costretta ad abbandonare la mia terra fantastica ed a trasferirmi per ragioni lavorative a Roma. Nonostante l’enorme sconforto che questo ha comportato, ho fatto armi e bagagli e sono partita alla volta di Roma. Fortunatamente, al momento della mia partenza ho avuto una piacevole scoperta: la tratta Easyjet Roma-Bari (e viceversa ovviamente).
Grazie a questa compagnia ho avuto la possibilità per tutto il 2009 di viaggiare e poter usufruire di una tratta a basso costo, per cui con pochissimi euro ho passato un anno comunque felice, col vantaggio di vedere davvero molto spesso la famiglia, gli amici e la mia terra stupenda… senza dover regalare letteralmente lo stipendio ad aziende succhia-soldi come Alitalia o Ferrovie dello Stato (che tra le altre cose sono in grado di fornire servizi ad altissimo costo oltre che lacunosi - preferisco non raccontarvi episodi incresciosi).
Nonostante qualunque piccolissimo disagio creato da Easyjet, posso garantirvi che grazie a questa compagnia abbiamo avuto la possibilità di poterci sentire davvero con un pezzetto del nostro cuore a casa… e devo ammettere che per questo ci siamo sentiti tutti molto privilegiati oltre che felici.
Ovviamente, in un paese come l’Italia dove non è possibile che ci sia la libera concorrenza del mercato e dove solo chi ha i soldi comanda, sacrificando sempre e solo i giovani e gli onesti contribuenti, si è pensato bene dal 22 febbraio 2010 di eliminare la tratta di Easyjet Roma- Bari e viceversa. In questo modo noi poveri ragazzi dobbiamo non solo subire la sventura di procacciarci il lavoro onestamente andando fuori dalla nostra regione d’origine tanto amata - con tutti i disagi in più (affitto da pagare, spese, tristezza e malinconia annesse) - ma siamo anche costretti a non tornare a casa se non una volta ogni morte di Papa.
La mia è una protesta perché spero che qualcuno almeno una volta dia voce a questo forte disagio, e dia ascolto a quei giovani che qui in Italia sono così snobbati e che invece sono l’anima del nostro paese, mi piacerebbe - se qualcuno ha voglia di ascoltarci - dar voce alla moltitudine di gente (basta guardare il gruppo su Facebook fatto da circa 800 persone si chiama “Save the easyjet route from Rome to Bari”) che grazie ad Easyjet ed alle sue politiche a basso costo ha avuto la possibilità di accorciare le distanze…
Ma siamo in un paese democratico??? Siamo dalla parte dei giovani o no? Che futuro questo dannato paese vuole darci?
Chiedo e chiediamo AIUTO in modo disperato a chiunque possa darci una mano… Grazie».
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