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Processo sullo scandalo del porto, l'inchino della Madonna dei Martiri e la crisi del Pd nell'ultimo numero della rivista mensile “Quindici” in edicola a Molfetta
25 ottobre 2016

MOLFETTA - Inchiesta sul porto e processo penale in corso, i giovani del Pd contro il segretario, l’ospedale del nord barese, il bilancio amministrativo del 2013 del sindaco Natalicchio, lo scontro fra commissario straordinario e avvocati e l’esclusiva dell’inchino della Madonna dei Martiri. Sono questi gli argomenti principali del numero di ottobre della rivista mensile “Quindici” di Molfetta in edicola (in copertina la bella foto autunnale del nostro Mauro Germinario).

Cominciamo con l’atteso editoriale del direttore Felice de Sanctis: “Trasformismo e sogno interrotto”. Si parla di politica, del bilancio del sindaco Paola Natalicchio, dell’attualità di Gaetano Salvemini quando fa riferimento a clientele fameliche e a sbriga-faccende qualunque e senza scrupoli, del ritorno della speculazione edilizia e della devastazione urbanistica, dei personaggi politici opportunisti e trasformisti, dei “ciambotti” politici in atto per interessi personali che nulla a che fare con l’interesse collettivo e il bene comune, del voto di scambio mai tramontato in questa città, degli ostacoli al cambiamento.

In primo piano il processo per lo scandalo del porto: 45 imputati anche eccellenti, come l’ex sindaco sen. Antonio Azzollini. Potete leggere tutti i nomi delle persone e delle società coinvolte e anche la cronistoria dell’intera vicenda dal cantiere al sequestro a cura di Tommaso Gaudio.

Interessante ed esclusivo lo scandalo alla processione: l’«inchino» della Madonna dei Martiri davanti alla chiesa di S. Gennaro con le foto che dimostrano una discutibile scelta senza precedenti.

La politica non offre grandi spunti se non la partecipazione del governatore Emiliano alla festa del Pd: noioso monologo senza contraddittorio e tante bugie, mentre l’ex sindaco Paola Natalicchio parla di tutti i progetti del 2013 che continuano ad andare avanti. Interessante la reazione dei giovani Pd contro il segretario De Nicolo: colpa tua lo sfascio e la crisi.
La cronaca si occupa della sentenza di appena 4 anni e 6 mesi al camionista polacco responsabile dell’omicidio di Gabriella Cipriani e della guerra in atto tra commissario e avvocati, a cui è dedicata anche la vignetta del nostro Michelangelo Manente.
Tema di grande attualità è quello dell’ospedale del Nord Barese, ne parliamo con il suo promotore, il dott. Felice Spaccavento intervistato da Beatrice Trogu.

Per la cultura, molto interessante gli articoli storici “E Salvemini scrisse: salvate il soldato Adelchi!” di Marco Ignazio de Santis e “La collisione del brik-scooner Concordia contro il Faro di Molfetta nel 1867” di Corrado Pappagallo.

Per l’Attualità, non poteva mancare la cronaca del viaggio ad Hoboken del vescovo con una delegazione di cittadini molfettesi per la festa della Madonna dei Martiri in Usa, con tante foto che raccontano l’evento. Ricordiamo anche la celebrazione dei 25 anni della Consulta femminile di Molfetta.

Ancora una volta un numero interessante dell’unica rivista con un prodotto completamente diverso dal giornale on line, perché, punta ad offrire un’informazione di verità e di qualità, completando e integrando così il panorama informativo offerto ogni giorno con i suoi contenuti esclusivi ed interessanti che non trovate su altri media e nemmeno su "Quindici on line", il primo e più diffuso quotidiano in internet. La rivista in edicola offre argomenti diversi e più approfonditi del giornale web, l'unico quotidiano locale al servizio dei lettori 365 giorni l'anno (festività comprese) con notizie in anteprima, articoli in esclusiva dei collaboratori e commenti liberi dei lettori.

Insomma il numero in edicola, come sempre, si presenta ricco di contenuti e temi interessanti con tanti nuovi argomenti che vi terranno compagnia per un mese di piacevole lettura, con approfondimenti che spaziano dalla cronaca alla politica, dall'economia all'attualità, dalla cultura allo sport.

“Quindici” giornalismo verità e qualità. Quindici: quello che gli altri non dicono, Quindici: la rivista che si sceglie in edicola.

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A "Q" vorrei raccontare il mio primo impatto con la differenziata porta a porta. Non sono contrario, dico che c'è necessità di correzioni e molto, onde evitare la giusta "rabbia" di molti cittadini. Vengo al sodo: in questi ultimi mesi, ho subito due interventi chirurgici di "peso" che hanno ridotto la mia autonomia del 50% (tutto tornerà nella norma dopo un minimo di due o tre mesi di convalescenza), più un'altra situazione gravosa che tende sempre a peggiorare nell'ambito della mia famiglia ma, su questo lasciamo perdere per non cadere in qualche pietismo. Ieri pomerigio, ore 16:30: suonano al citofono. Per puro caso sono solo in casa, reggendomi su due bastoni canadesi, lentamente mi avvicino al citofono, chiedo di che si tratta; mi dicono di scendere a ritirare i mastelli della differenziata. Chiedo cortesemente se, con l'ascensore, me li portano su al piano abitativo anche perchè ho da chiedere alcune delucidazioni in merito: assoluto silenzio, sono "scappati" subito via i distributori........ehi quanta fretta! Resto un po' in ascolto sul pianerottolo, silenzio assoluto. Rientro in casa, non posso correre il rischio di una ricaduta scendendo giù al portone per prendere i mastelli, attendo, dopo qualche ora, il ritorno delle due donne che mi fanno assistenza, non a me, bensì all'altra gravosa situazione famigliare. Come potete ben capire, inizia male il mio rapporto con la pap, così come avevo previsto. Speriamo meglio in seguito.....con le dovute correzioni, altrimenti insisto nel dire e scrivere: scellerata raccolta differenziata porta a porta e, forse, anche gli autori. (Avrei voluto chiedere l'autorizzazione dello scarico della "indiferenziata" ogni giorno, visto l'altra situazione famigliare, per non correre in sanzioni).
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