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Porto di Molfetta, scomparsa neve di plastica: eliminati due pontili al polistirolo
15 giugno 2012

MOLFETTA - Circa un mese fa, Quindici online denunciava lo stato immondo in cui giaceva la parte più interna del porto di Molfetta: quella che i cittadini e i visitatori che passeggiavano sulla banchina san Domenico scorgevano più facilmente. Lo spettacolo era desolante, anche a causa della presenza deplorevole di una gran quantità di sferoidi di polistirolo che si staccavano da un galleggiante di sostegno delle banchine per il cosiddetto “porto turistico” (voluto e inaugurato nel 2005 dall’allora sindaco Tommaso Minervini). Per incuria, lo strisciamento contro la struttura in acciaio aveva grattugiato i blocchi di polistirolo con un pezzo di cacio.
All’incirca dieci giorni dopo (fine maggio), nulla era mutato: il blocco di polistirolo era sempre imprigionato nella struttura d’acciaio e continuava lentamente e inesorabilmente a rilasciare le sferette di plastica, poi disperse nel bacino portuale.
Da qualche giorno la situazione è, invece, mutata: è stata asportata la malmessa banchina che rischiava di andare alla deriva, origine della neve di plastica.
Senza voler rivendicare “meriti” impropri, forse per una fortunata combinazionee, guarda caso, dopo l’uscita della denuncia su Quindici on-line, qualcuno ha rimosso parzialmente l’inconveniente. In mancanza di notizie certe, si potrebbe pensare che il lavoro di rimozione di questo autentico pericolo, anche per la navigazione nel bacino portuale, fosse stato già stabilito e programmato. Forse Quindici on-line ha fornito la spintarella finale?
Tuttavia, una delle residue banchine, anch’esse malmesse, è ormeggiataalla bell’e meglio con un canapo alle colonnine di delimitazione della carreggiata stradale, con un galleggiante pronto a continuare l’opera di quelli rimossi. Accanto si nota addirittura un pezzo di carena di una barca semi-affondata. Uno sgradevole spettacolo, pur non rivaleggiando con quello precedente.
Non costerebbe meno eliminare i pontili residui in una volta, prima che un’altra burrasca li danneggi ulteriormente, con le conseguenze che già conosciamo? Inoltre, i due “artistici” cancelli di accesso alle passerelle (affondate) di adito ai pontili non sono certo un bel biglietto da visita per la «Città di Molfetta» (com’è scritto su di un pannello che sovrasta le porte), anche alla luce del fatto che è riportata anche la data di realizzazione, il 2005.
Non per niente, chi (turista o visitatore) dovesse fare qualche riflessione sullo stato del manufatto, che idea potrebbe farsi di qualcosa costruito e pagato con denaro pubblico nel 2005 che, a distanza di appena 12 anni, versa in quelle condizioni?
 
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