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Pino Amato (Udc) scrive al sindaco di Molfetta: "Rifletti, Antonio, rifletti" Lettera del consigliere al Sindaco: riflessioni su ciò che è stato o potrebbe essere...
06 ottobre 2008

MOLFETTA -Riceviamo e pubblichiamo integralmente il testo della lettera che Pino Amato, consigliere Udc in forza all'opposizione, scrive idealmente al sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini. Il titolo: "Riflessioni su ciò che è stato o potrebbe essere l'operato del senatore Antonio Azzollini". Di seguito, il contenuto: "E' fuori discussione il fatto che Antonio Azzollini sia stato, forse anche più di Beniamino Finocchiaro, l'uomo politico più produttivo per la nostra città. Sarebbe interminabile e noioso elencare tutto ciò che dal lontano 1996, anno della sua prima elezione, ha fatto per Molfetta e per le città del Collegio Senatoriale. Io personalmente e non solo come uomo politico ma da semplice cittadino, che così come lui ama Molfetta gliene sono grato. Io personalmente sono orgoglioso che il Senatore Azzollini abbia raggiunto risultati politici rilevanti, in quanto egli così come me, fondava la sua politica ed otteneva il consenso stando fra la gente, tutta la gente, non solo tra i soliti suoi cortigiani. 1996-2006 dieci anni stupendi in cui Molfetta grazie soprattutto al Senatore Antonio Azzollini ed alle amministrazioni che si sono succedute, ha avuto espansioni in tutti i sensi, è diventata una città bellissima, ancor di più da amare. Purtroppo questo trend positivo per la nostra città si è interrotto dal momento in cui egli si è intestardito a ricoprire anche l'incarico di Sindaco. Infatti sono due anni che Molfetta subisce uno scacco dietro l'altro, non ultimo il non inserimento fra le città che godranno i privilegi della zona franca, che è un suo cavallo di battaglia da tempo immemorabile. E' strano, molto strano che tutte le testate giornalistiche a livello nazionale abbiano impiantato le tende a Molfetta, occupandosi ed a volte ingigantendo problemi che in altre città sono all'ordine del giorno. Tutto questo mi fa riflettere e mi pone il dubbio che anche ai piani alti della politica, soprattutto quella più vicina alla coalizione del Sindaco, abbiano mal digerito il suo doppio incarico. Sono due anni che la classe politica del centrodestra molfettese è stata annientata, per essere ridotta ad uno sciame di cortigiani pronti solo a mungere la vacca sino ad esaurimento latte, ma che nei momenti di crisi del loro Sindaco non fanno e non dicono nulla in sua difesa, questo è grave anzi vergognoso. Ricordo benissimo gli uomini di quella che fu Alleanza Nazionale scagliarsi veemente contro chiunque attaccasse la propria città ed il proprio Sindaco. Io non sto tanto a disquisire sul "noi si e voi no", sono sciocchezze, ed anche simpatiche, ma rifletto sul fatto che sia la reazione di un uomo stanco e lasciato solo con un fardello di responsabilità, umanamente insopportabili. Questa città che fino a due anni fa era, ripeto grazie soprattutto al Senatore Antonio Azzollini, proiettata verso un radioso futuro, ora è sporca, invivibile, dove la fanno da padrona gli ambulanti "stanziali", dove i pochi vigili urbani sono costretti per mancanza di personale e di direttive valide, ad operare prettamente all'interno degli uffici, senza una politica attenta alle fasce più deboli ed alle famiglie, dove gli assessori nominati, a caro prezzo per le casse comunali (150.000 euro annui circa) non hanno neanche le deleghe, e non sanno praticamente di cosa occuparsi, forse fare un po' di tutto o forse un po' di più, forse niente, ma non è del niente che ha bisogno questa città, che io così come Azzollini amo. Molfetta ha bisogno di una presenza costante a Palazzo di Città, che si immerga totalmente nella sua complessa realtà, che vada incontro alle necessità, agli umori ed in taluni casi ai drammi della sua gente. Molfetta non ha bisogno di un Sindaco che veda le realtà, le necessità, gli umori ed in taluni casi i drammi della sua gente, attraverso gli occhi di "altri", che a seconda delle proprie convenienze vedono o non vedono quello che bisognerebbe vedere, Molfetta ha bisogno del contatto fisico con il proprio Sindaco, e non di una figura astratta, Molfetta ha bisogno del Senatore Azzollini, in quanto Senatore, non del Senatore-Sindaco. Rifletto e ricordo quando glielo dicevo e gli prospettavo ciò che avrebbe provocato la scelta del doppio incarico, il tempo mi sta dando ragione, e sinceramente dispiace vedere depauperare tanto lavoro che in anni egli ha prodotto. Rifletto e mi dispiaccio nel vedere uno dei politici più intelligenti della nostra città lasciato solo e non difeso dai propri amici che da sempre alimenta, non certo con la nutella. Rifletto e mi dispiaccio nel vedere uno dei politici più intelligenti della nostra città non capire, anche perché mal consigliato, che solo gli stupidi non cambiano idea. Rifletto e mi chiedo cosa potrebbe essere il Senatore–Sindaco Antonio Azzollini se solo fosse o solo Sindaco o solo Senatore, una grande risorsa non solo per la nostra città ma anche per la nostra Nazione. Rifletti Antonio, rifletti".
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Il sottoscritto, non certo intellettualmente vicino allo schieramento attualmente al governo della Città, quindi di sinistra, rivendica il diritto, almeno in questo caso di fare dietrologia. Pino Amato: la tua lettera "aperta", più che una ideale comunicazione al S.S.P. personalmente mi sembra una sorta di assicurazione, nel caso in cui "succedesse" qualcosa e si fosse costretti a "cambiare" qualcosa (Sindaco, se fosse necessario, io son quà disponibile)! Mi si riterrà maligno, oltre che dietrologo, ma conoscendo la storia del Personaggio che sintetizzo, salvo errori, come: ex DC, UDC, AN, UDC, quindi capace di notevoli torsioni politiche (forse per questo recordman di preferenze), qualcosa mi dice che vorrebbe rientrare nei ranghi, cioè sul ponte di comando. Caro Amato: io penso che il Politico (cioè colui che cura la "polis") deve stare fra la gente, e non solo nei pranzi, cene, ricevimenti "offerti" non si sa bene con quali risorse, ma anche ascoltando la Gente. Per una buona parte del periodo che indichi, la Città non è stata governata dal C.D., quindi il merito della sua eventuale grande bellezza, andrebbe condiviso anche con altri. Leggendoti si ricava un'immagine del S.S.P. un pò alla Dr. Jeckhill e mr. Hyde, alterna momenti di amabilità, quasi ingenua, a momenti di passione e foga a volte così veemente da produrre i danni (d'immagine) che stiamo subendo. Nessuno ha obbligato il S.S.P. ad assumere non due, ma tre cariche istituzionali, quindi io tutta questa tenerezza non la condivido - pur riconoscendo alla Persona indubbi meriti. Ma si sa, io modestamente, non sono un Politico.

Non credo che il sign. Amato volesse ritirar fuori la storia delle donne in giunta. L'attuale opposizione non credo abbia candidato cosi tante donne in consiglio comunale tranne la Minuto. Non credo che il PD abbia ecceduto nelle sue primarie per candidate donna alla segreteria, quindi ci si faccia prima un esame di coscienza e insieme al centro destra credo che su questo tema debba vergognarsi tutta la politica molfettese e soprattutto le donne che, mi spiace dirlo, ma non hanno le palle. Le 2 signore che sono presenti in consiglio comunale sono le uniche che a parer mio hanno il diritto e dovere di sedere li. Possono non piacere i loro modi di fare o le loro idee politiche ma se sono li da tanto tempo e le votano un sacco di gente una ragione ci sta. A parte questo devo dar ragione a Pino Amato. Quando sono tornato a Molfetta dopo tanto sono rimasto stordito. Sporca, senza regole civili, con bancarelle di frutta in ogni dove. Sedmbrava un quartiere spagnolo napoletano allargato. Molfetta non merita questo. Chi non sa gestire l'azienda che si occupa della pulizia della città meriterebbe un bel calcio nel sedere e non uno stipendio. Andasse a raccogliere la spazzatura questo signore. E poi Pino Amato parla di AN. Alleanza Nazionale non esiste più: chi con un percorso che potrei condividere è confluito nel PDL e chi si è svenduto in partitelli più o meno grandi, accomunati tutti dal silenzio verso il grande capo. A questo punto credo davvero che la pross. volta ci voglia un volto nuovo caso mai donna anche se non proprio di destra, perchè no di bella presenza, con un grande consenso personale e con una storia politica lunga alle spalle e perche no con una coalizione fuori dagli schemi, con chi ci sta (visto che non ci sono piu partiti a Molfetta). sarebbe la soluzione ai troppi problemi che si vedono. Pino Amato potrai non piacere a qualcuno ma credo che sta volta ci hai azzeccato.





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