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Piergiovanni (socialisti) denuncia irregolarità nelle commissioni per le mense comunali a Molfetta La gara, con una notevole base d'asta (7 milioni e 200mila euro), è prevista per la durata di ben 9 anni, appalto mai così lungo nella storia dell'amministrazione comunale. Cosa ne dice l'assessore alla socialità Roselli, medico pediatra?
05 luglio 2008

MOLFETTA - In questi primi mesi di attività della nuova Giunta Azzollini di centrodestra, mentre gli assessori fanno a gara a non parlare e a programmare il “nulla”, ben più attiva e attenta è l'attività dei consiglieri di opposizione. Dopo l'interrogazione del consigliere Pino Amato in merito alle modalità di aggiudicazione e svolgimento dei lavori di rifacimento della spiaggia in località “la Bussola”, la lettera al prefetto di Bari Schilardi della consigliera Carmela Minuto per quanto concerne la mancanza del gentil sesso in Giunta, in ultimo, ma non per questo di minor importanza, arriva anche la richiesta di chiarimento del consigliere della lista Socialisti-Italia dei Valori, Nicola Piergiovanni (foto), che attraverso una lettera presentata al sindaco il 9 giugno2008, successivamente inviata al presidente del Consiglio comunale come interrogazione all'amministrazione per il prossimo Consiglio comunale, ha evidenziato alcune perplessità sulla nomina e sulla composizione della commissione di gara per l'affidamento del servizio di ristorazione delle mense scolastiche comunali. Secondo il consigliere socialista, notoriamente vicino al settore ristorativo sia professionalmente sia per la sua attività associativa, nella scelta dei componenti non sono stati rispettati i dettati previsti dall'art. 84 del codice dei contratti e neanche le norme contenute nel vigente regolamento comunale per la disciplina dei contratti. Ciò che non convince Piergiovanni è la mancanza, all'interno della commissione (costituita da tre persone), di idonee professionalità capaci di valutare la natura del servizio da appaltare e i requisiti dei partecipanti alla gara. Condivisibile – sempre in base a quanto affermato dal consigliere socialista – la presenza nella Commissione dell'ing. Balducci, che curerà la parte tecnica e la predisposizione dei locali in cui verranno confezionati i pasti (che dovrebbero essere alcuni spazi inutilizzati all'interno dello stabilimento della Multiservizi, ndr), meno coerenti con la natura dell'appalto gli altri due componenti, il dirigente dell'assessorato alla Socialità Caputi e il dirigente degli Affari Generali Tangari (che sarebbe il presidente della commissione e responsabile del servizio).
“Come si può ben notare – ha dichiarato Piergiovanni – vi è la mancanza di un esperto nutrizionista/alimentarista, che sappia fornire un'adeguata analisi tecnica circa il servizio da offrire, che conosca perfettamente le norme igienico-sanitarie da rispettare nelle procedure di somministrazione dei pasti (la normativa HACCP, ndr), che consideri le diverse intolleranze alimentari di cui soffrono diversi bambini (intolleranti al glutine, al latte, ecc.)”.
A queste premure del consigliere, in data 27 giugno 2008, ha risposto il dirigente del settore Socialità, rag. Gaetano Caputi, che per quanto attiene la nomina dei componenti della commissione giudicatrice si è proceduto sulla base di quanto previsto dall'art. 84, commi 3 e 8 del codice degli appalti pubblici.
Nonostante queste precisazioni, il consigliere Piergiovanni chiede all'amministrazione comunale se ritenga di aver rispettato appieno la normativa appena indicata e soprattutto il regolamento comunale sugli appalti e sui contratti che è ancora in vigore; inoltre chiede l'inserimento in commissione di un professionista competente (possibilmente un docente universitario esperto nutrizionista), così come avvenuto per altri appalti particolarmente delicati e complessi.
Si tratta pur sempre di una gara con una notevole base d'asta, 7 milioni e 200mila euro per la durata di nove anni (appalto di affidamento mai così lungo proposto dal Comune di Molfetta, ndr) e di un servizio importantissimo che coinvolge quotidianamente una popolazione scolastica di circa 1.200 bambini. Per quest'ultima ragione, il consigliere Piergiovanni chiede un vivo interessamento sulla problematica dell'assessore alla socialità dott. Luigi Roselli, che, considerando anche la sua attività professionale privata di pediatra, dovrebbe essere particolarmente sensibile alle tematiche e vigilare sulla piena salubrità dei cibi somministrati ai bambini; inoltre, lo stesso assessore, dovrebbe intervenire per il pieno rispetto delle norme nella commissione giudicatrice, in quanto il presidente della stessa dovrebbe fare riferimento al settore Socialità e non al settore Affari Generali, come da attuale situazione.
Per cui, nel prossimo Consiglio comunale, il super indaffarato ed anche super agitato sindaco Azzollini avrà un'altra questione da risolvere. Certamente avrebbe preferito una minoranza silenziosa ed acconsenziente come la sua maggioranza; chissà se questa volta sarà supportato dagli assessori competenti, o se anche in questa circostanza, davanti al dialogo tra muti dei componenti della sua Giunta, sarà ancora il parafulmine di questa problematica, che cercherà di risolvere di sua iniziativa tra mille e sempre più difficili impegni.
Autore: Roberto Spadavecchia
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